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Cronache

Il mistero della scomparsa di Cristina Golinucci: 32 anni di domande senza risposta

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La tragica vicenda di Cristina Golinucci, scomparsa a Cesena nel 1992 all’età di 21 anni, continua a rimanere avvolta nel mistero. A oggi, nonostante dieci inchieste e altrettante richieste di archiviazione, la verità sul suo destino resta sconosciuta. A portare avanti la battaglia per ottenere risposte è soprattutto Marisa Degli Angeli, madre di Cristina, sostenuta dalle avvocate dell’associazione Penelope.

La scomparsa e le prime indagini

Cristina Golinucci sparì il 1 settembre 1992. Quel giorno, si era recata al convento dei frati Cappuccini di Cesena, dove aveva un appuntamento con padre Lino, il suo confessore. La sua auto venne ritrovata vuota nel parcheggio del convento, ma di lei non vi fu più traccia. Le indagini iniziarono con grande ritardo, solo 15 giorni dopo la sua scomparsa. Una decisione che, secondo la madre di Cristina, compromette gravemente le possibilità di ritrovare la ragazza o individuare indizi utili. “I carabinieri ci dissero di aspettare, nessuno avrebbe rapito la figlia di un contadino”, ha raccontato Marisa, evidenziando come le autorità avessero inizialmente minimizzato la gravità della situazione.

L’ombra del convento e il parallelo con il caso Claps

Le investigazioni si sono spesso concentrate sul convento dei Cappuccini, dove Cristina fu vista l’ultima volta. Per la madre, quel luogo potrebbe nascondere segreti cruciali. Il pensiero corre inevitabilmente a casi simili, come quello di Elisa Claps, i cui resti vennero ritrovati in una chiesa di Potenza 17 anni dopo la sua scomparsa. Anche per Cristina, si ipotizza che possa essere stata vittima di un tentativo di abuso sessuale, finito tragicamente.

Un nuovo testimone e l’udienza in corso

Dopo nove archiviazioni, una nuova testimonianza ha riaperto la speranza. Una donna ha raccontato che il padre, oggi 87enne, le ha confessato di aver visto, all’epoca, un uomo con “capelli da frate” entrare in un bosco vicino al convento con una ragazza. Questa nuova rivelazione è stata portata davanti al giudice nella decima udienza, svoltasi a Forlì, in cui si è discussa l’opposizione all’archiviazione del caso.

La battaglia per la verità continua

Nonostante le difficoltà, Marisa Degli Angeli non si è mai arresa. La petizione lanciata su Change.org ha raccolto oltre 41.500 firme, un chiaro segno che la storia di Cristina Golinucci non è stata dimenticata. “Tutte queste persone mi fanno sentire meno sola”, ha dichiarato Marisa, che continua a lottare per ottenere giustizia.

La scomparsa di Cristina è più di un caso individuale: rappresenta una lotta per la verità e per dare voce a chi è stato dimenticato.

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Cronache

La sorella di Maria Campai: ho riconosciuto il 17enne

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“L’ho riconosciuto, era quel ragazzo con cui Maria è andata via quella sera, quando l’ho accompagnata a Viadana”. Lo ha dichiarato alla Gazzetta di Mantova Roxana Campai, sorella di Maria, la 42enne romena sparita per 6 giorni e trovata cadavere ieri in una villetta abbandonata a Viadana, nel Mantovano. Per l’omicidio è stato fermato un 17enne, con il quale la donna avrebbe avuto un incontro. Ieri Roxana era di nuovo a Viadana e, ha spiegato, “casualmente” ha incontrato quel giovane con cui la sorella si era allontanata il 19 settembre: “Stava entrando in una farmacia. L’ho riconosciuto, era lui. Poi so che è andato in caserma”.

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Cronache

Morgan accusato di stalking ammesso a giustizia riparativa

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Il Tribunale di Lecco ha accolto la richiesta di Marco Castoldi, in arte Morgan, di essere ammesso alla giustizia riparativa, nell’ambito del processo per stalking ai danni della ex fidanzata. Lo ha deciso oggi il giudice, che ha sciolto la riserva dopo la richiesta formulata direttamente dall’artista lo scorso 13 settembre. La procedura, complementare al processo, prevede un incontro per la risoluzione del conflitto tra Morgan e Angelica Schiatti, alla presenza di un mediatore, dopo un percorso di lavoro individuale con degli specialisti per Castoldi. Questa decisione potrebbe concorrere a una riduzione della pena in caso di condanna.

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Cronache

Vaticano: lavoratori in assemblea, ‘basta penalizzare i salari’

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Oltre 340 votanti, la sala di Santa Maria Bambina piena. L’assemblea dell’Adlv (Associazione Dipendenti Laici Vaticani) di mercoledi 25 settembre è stata ampiamente partecipata ed è andata ben oltre le aspettative di molti. D’altra parte, l’estesa partecipazione degli associati all’ evento è un segnale delle preoccupazioni che serpeggiano tra i dipendenti vaticani. C’è voglia di capire dove si sta andando. In particolare per quanto riguardo l’auspicata rivalutazione dei salari, le pensioni, il taglio al potere d’acquisto delle famiglie.

Nell’assemblea bisognava rinnovare gli organi direttivi, ma soprattutto affrontare una serie di questioni che andranno a interessare il mondo del lavoro in Vaticano. Una trentina di mozioni approvate sui temi più vari. Ma è chiaro che proprio la questione stipendi, pensioni e rivalutazione dei salari è stata preponderante. Ad esempio, è stato chiesto che il biennio di anzianità tagliato sia perlomeno computabile sulla liquidazione e sulla pensione dei dipendenti. E poi, i livelli, bloccati da troppo tempo; un blocco che, nei fatti, ha ridotto in modo drastico il potere d’acquisto dei salari. E’ un dato di fatto che la maggior parte dei dipendenti vaticani, negli ultimi anni, sia diventata più povera, anche se promozioni e nuove dirigenze per alcuni sono diventate realtà. E poi, la questione della trasparenza sui bilanci, perché, “se è vero che il personale rappresenta un costo, sarebbe utile capire quanto esso realmente incida sul deficit totale e se ci siano altre voci sulle quali risparmiare”, sottolinea l’Adlv.

Una spesa, hanno detto in tanti, non può essere considerata l’assistenza per i disabili, che invece hanno bisogno di maggiori tutele sanitarie e di vedersi riconosciuto un futuro lavorativo anche in Vaticano. La famiglia, inoltre, “va sostenuta concretamente grazie a un robusto sistema di assegni familiari, che oggi esclude i più, ma anche con strumenti che permettano una maggiore conciliazione con i tempi dedicati al lavoro”. Il sostegno alla famiglia, d’altronde, non è al centro delle sollecitazioni della Chiesa? Più attenzione hanno poi chiesto i pensionati. La differenza di età pensionabile tra chi ha la pensione vaticana e chi ha quella Inps rischia di creare troppi “esodati”. Allo stesso tempo, vanno applicate tutte le misure per limitare i tempi di attesa per accedere ai medici o in farmacia. Secco no a una possibile riforma che tagli gli assegni pensionistici in Vaticano, “non certo da nababbi”, rileva l’Adlv. Insomma, tanti punti che hanno visto gli iscritti confrontarsi per quattro ore, “coscienti che solo l’unità porterà a risultati concreti”, commentano all’Adlv, secondo cui l’alto numero di presenze “è stato un segnale positivo, che sta a dire quanto ci sia voglia di partecipare”, considerato anche “che nessuno ha potuto beneficiare di permessi di lavoro per intervenire all’incontro”.

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