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Cronache

Giallo nel comasco, ex vicesindaco ucciso a coltellate

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Poco più di un giorno dopo la scoperta del cadavere, resta un mistero la morte di Candido Montini, 76 anni, ex vicesindaco di Garzeno (Como) e titolare di un piccolo negozio di alimentari nella frazione di Catasco, sui monti dell’Alto lago di Como, sopra Dongo. L’anziano, vedovo, due figli, è stato trovato senza vita ieri mattina nell’abitazione in cui viveva da solo a Catasco, a poca distanza dal suo emporio.

Montini è stato ucciso con più coltellate, quella letale l’ha raggiunto alla gola e, secondo il medico legale l’omicidio risalirebbe a circa 12 ore prima del ritrovamento, quindi intorno alle 20 o 21 di martedì. Il corpo è stato scoperto ieri alle 8 da un conoscente, allarmato dal fatto che il fornaio ieri mattina, quando è andato a consegnare il pane in negozio, l’aveva trovato stranamente chiuso. Il conoscente è entrato dalla porta d’ingresso di casa, aperta, e ha scoperto il cadavere. Sulle prime non si era pensato a un omicidio, ma l’ipotesi violenta è stata confermata non appena l’anatomopatologo ha potuto effettuare la prima ricognizione sulla salma.

Dalla casa pare non mancassero oggetti di valore: il portafogli è stato trovato all’esterno dell’abitazione, vuoto, e con tutta probabilità è stato abbandonato dall’assassino durante la fuga, ma addosso l’uomo aveva dei contanti che nessuno ha toccato. Questo farebbe in teoria scartare l’ipotesi di un aggressione a scopo di rapina e farebbe pensare magari a un tentativo di furto andato male oppure a una discussione che improvvisamente è degenerata. Al momento, comunque, nessuna ipotesi viene esclusa. Montini è descritto come una persona normale e tranquilla, molto legato alla sua attività che non ha voluto mai abbandonare, nonostante avesse da tempo raggiunto l’età della pensione. Fino allo scorso anno è stato consigliere comunale di maggioranza a Garzeno, dove negli anni Ottanta era stato anche vicesindaco. “Nonno amorevole e negoziante prezioso” lo definisce il sindaco Eros Robba.

Nessun problema con la giustizia, nessun rancore conosciuto, nessun litigio, nessun motivo di astio che possa in qualche modo spiegare l’accaduto. In questo quadro, pare difficile ipotizzare che il pensionato possa essere stato vittima di un’aggressione mirata a scopo di vendetta o a qualcosa di simile. Anche oggi i carabinieri dei reparti scientifici hanno fatto rilievi e prelievi nell’abitazione della vittima e nel suo negozio alla ricerca di elementi utili. Tra ieri e oggi sono stati sentiti i due figli, che non vivono in paese, parenti, conoscenti e vicini di casa, mentre sotto esame ci sono anche le riprese delle telecamere di vigilanza della zona.

Una zona isolata e tranquilla, in mezzo ai monti, di case antiche, muri a vista e strade strette, con una sola via carrozzabile per arrivarci, dove tutti si conoscono e si chiamano per nome, in dialetto. Una zona in cui i “forestieri” vengono subito notati; una zona che sarebbe sbagliato definire povera, perché la stragrande maggioranza dei residenti lavora come frontaliere in Svizzera, parte all’alba, torna la sera tardi ma guadagna bene. Il luogo meno indicato per ambientare una tragedia del genere, anche se Catasco negli anni passati aveva vissuto altri due gravi fatti di sangue: nel 2006 un uomo rapì la ex fidanzata e la portò in una baita di montagna in Valle Spluga: la uccise e poi si tolse la vita. Nel 1995 un altro femminicidio: un uomo ammazzò la ex che lo aveva lasciato.

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Cronache

Ischia: Presentata Irmap, la piattaforma per il monitoraggio della ricostruzione post-sisma

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E’ stata presentata a Ischia la Irmap (Ischia Reconstruction Monitoring App), una piattaforma digitale innovativa unica in Italia che consentirà di monitorare lo stato di avanzamento dei lavori di ricostruzione sull’isola. L’app utilizza moderne tecnologie per fornire una fotografia aggiornata di tutti gli interventi in corso, coinvolgendo direttamente i soggetti attuatori che potranno caricare le informazioni sui lavori in tempo reale.

Un sistema digitale avanzato per la trasparenza

L’obiettivo principale di Irmap è garantire un monitoraggio continuo dei progetti di ricostruzione e migliorare la trasparenza e l’efficacia degli interventi. Gli utenti potranno visualizzare l’avanzamento dei lavori tramite una mappa georeferenziata dell’isola, consultabile online. Le informazioni caricate includeranno immagini e contenuti multimediali, offrendo una visione completa dello stato dei cantieri.

Collaborazione tra istituzioni e tecnologie avanzate

La piattaforma è stata sviluppata grazie all’assistenza tecnica della Banca Europea per gli Investimenti (Bei) e implementata da Ambiente Spa, utilizzando la tecnologia di Esri, leader mondiale del settore. Questo sistema innovativo permetterà a tutti i cittadini di accedere alle informazioni sui lavori, contribuendo a migliorare la resilienza climatica e a pianificare una ricostruzione sostenibile per Ischia.

Funzionalità della piattaforma

Irmap è disponibile sia in versione desktop, per una gestione centralizzata dei progetti e dei dettagli finanziari, sia in versione mobile, che consente agli operatori di caricare dati direttamente dal campo tramite smartphone. Il Commissario straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini, ha sottolineato l’importanza di questa piattaforma per garantire trasparenza e qualità nelle operazioni di ricostruzione.

Conseguenze per i soggetti attuatori inadempienti

Con il decreto del Commissario straordinario, è stata disposta l’acquisizione della piattaforma e disciplinato il suo funzionamento. In caso di mancato aggiornamento da parte dei soggetti attuatori, non saranno erogate risorse finanziarie e scatterà l’intervento sostitutivo della struttura commissariale.

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Tragico incidente stradale a Ischia: un morto e 5 feriti

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Il bilancio di un terribile incidente stradale avvenuto questa mattina a Ischia è drammatico: un morto e cinque feriti, tra cui uno in gravi condizioni. Lo scontro frontale è avvenuto lungo la strada che collega Ischia Porto a Barano, coinvolgendo un furgone Piaggio Porter e un bus dell’azienda pubblica di trasporto Eav.

La dinamica dell’incidente

Per motivi ancora da chiarire, il furgone ha invaso la corsia opposta, scontrandosi frontalmente con il bus. Il conducente del furgone, un giovane di 27 anni, è stato soccorso dai vigili del fuoco, che hanno dovuto usare le cesoie pneumatiche per estrarlo dalle lamiere accartocciate. Trasportato in codice rosso all’ospedale Rizzoli, il giovane è stato successivamente trasferito in elicottero al Cardarelli di Napoli, dove purtroppo è deceduto a causa delle gravissime lesioni riportate.

Feriti sul bus

Tra i feriti, cinque persone si trovavano a bordo del bus, inclusi l’autista e un turista francese che ha riportato la frattura della clavicola. Tutti i feriti sono stati ricoverati presso l’ospedale isolano.

Il cordoglio dell’Eav

Il presidente dell’Eav, Umberto De Gregorio, ha espresso il suo cordoglio per la morte del giovane, sottolineando che, secondo una prima ricostruzione, il furgone avrebbe improvvisamente invaso la corsia del bus. Ha inoltre offerto il suo sostegno emotivo all’autista del bus, che è rimasto scosso dall’accaduto.

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Omicidio a Viadana: arrestato un 17enne per la morte di Maria Campai

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Il tragico incontro tra Maria Campai, 42 anni, e un giovane conosciuto online ha portato alla sua morte, avvenuta a Viadana, in provincia di Mantova. Dopo una settimana di ricerche, il corpo della donna è stato trovato in un giardino di una villetta abbandonata. La vicenda ha sconvolto la cittadina e ha portato all’arresto di un 17enne, ritenuto il presunto responsabile dell’omicidio.

Il ritrovamento e le indagini

Maria, di origini romene, era scomparsa il 19 settembre 2024, dopo essere arrivata a Viadana con un amico da Parma per quello che sembrava un colloquio di lavoro con una persona conosciuta su internet. Il giorno successivo, non avendo più sue notizie, la sorella ha dato l’allarme, facendo scattare le ricerche, che si sono concluse con la scoperta del cadavere il 26 settembre.

Le indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Mantova e della stazione di Viadana, hanno portato all’arresto del 17enne, sospettato di aver ucciso Maria dopo un incontro intimo.

La dinamica del delitto

Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo avrebbe colpito la donna con violenza alla testa, provocando ferite letali. Non è ancora chiaro se abbia anche tentato di soffocarla. Dopo il delitto, il 17enne avrebbe trasportato il corpo della vittima in un rudere, cercando di occultarlo.

Le indagini in corso

Il cadavere di Maria è stato sottoposto all’esame autoptico da parte del medico legale Antonello Cirnelli, che dovrà stabilire con precisione le cause della morte e se siano riconducibili al giovane arrestato. Le indagini proseguono per chiarire ulteriormente i dettagli della vicenda.

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