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Cronache

Inchiesta della Finanza a Napoli: scoperta frode su fondi della ripresa economica post-Covid

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Le Guardia di Finanza di Napoli ha disarticolato una vasta rete di frode fiscale legata ai fondi della ripresa economica dopo la pandemia. L’indagine, concentrata sui crediti d’imposta del programma SuperAce, ha portato alla chiusura di 229 partite IVA sospette, utilizzate per frodi economiche. Queste aziende, denominate “partite IVA apri e chiudi”, esistevano solo formalmente, senza attività imprenditoriale reale, e servivano a rivendicare illegalmente crediti di imposta.

Il sistema di frode

Le imprese, principalmente nei settori dell’edilizia, manifatturiero e agricolo, simulavano attività economiche come acquisti e pagamenti di stipendi per ottenere crediti d’imposta, senza alcun effettivo movimento di denaro. A giugno, la Guardia di Finanza aveva già sequestrato oltre 117 milioni di euro di crediti ritenuti illegittimi, e ora si sono intensificate le operazioni con la chiusura delle partite IVA coinvolte.

Il contesto dell’inchiesta

Coordinata dalla Procura di Napoli, sotto la supervisione del procuratore Nicola Gratteri, l’indagine ha fatto luce su un sistema volto a sfruttare i fondi destinati alla ripresa economica post-pandemia. Questo modus operandi ha creato un vero e proprio mercato nero di crediti fiscali, che venivano successivamente ceduti ad altre aziende, aumentando l’esposizione debitoria nei confronti del fisco.

Il futuro delle indagini

La chiusura delle partite IVA è solo un primo passo: le aziende coinvolte potranno riaprire solo dopo aver depositato una polizza fideiussoria del valore di 50mila euro. Le indagini sono ancora in corso e si attendono ulteriori sviluppi.

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Ischia: Presentata Irmap, la piattaforma per il monitoraggio della ricostruzione post-sisma

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E’ stata presentata a Ischia la Irmap (Ischia Reconstruction Monitoring App), una piattaforma digitale innovativa unica in Italia che consentirà di monitorare lo stato di avanzamento dei lavori di ricostruzione sull’isola. L’app utilizza moderne tecnologie per fornire una fotografia aggiornata di tutti gli interventi in corso, coinvolgendo direttamente i soggetti attuatori che potranno caricare le informazioni sui lavori in tempo reale.

Un sistema digitale avanzato per la trasparenza

L’obiettivo principale di Irmap è garantire un monitoraggio continuo dei progetti di ricostruzione e migliorare la trasparenza e l’efficacia degli interventi. Gli utenti potranno visualizzare l’avanzamento dei lavori tramite una mappa georeferenziata dell’isola, consultabile online. Le informazioni caricate includeranno immagini e contenuti multimediali, offrendo una visione completa dello stato dei cantieri.

Collaborazione tra istituzioni e tecnologie avanzate

La piattaforma è stata sviluppata grazie all’assistenza tecnica della Banca Europea per gli Investimenti (Bei) e implementata da Ambiente Spa, utilizzando la tecnologia di Esri, leader mondiale del settore. Questo sistema innovativo permetterà a tutti i cittadini di accedere alle informazioni sui lavori, contribuendo a migliorare la resilienza climatica e a pianificare una ricostruzione sostenibile per Ischia.

Funzionalità della piattaforma

Irmap è disponibile sia in versione desktop, per una gestione centralizzata dei progetti e dei dettagli finanziari, sia in versione mobile, che consente agli operatori di caricare dati direttamente dal campo tramite smartphone. Il Commissario straordinario per la ricostruzione, Giovanni Legnini, ha sottolineato l’importanza di questa piattaforma per garantire trasparenza e qualità nelle operazioni di ricostruzione.

Conseguenze per i soggetti attuatori inadempienti

Con il decreto del Commissario straordinario, è stata disposta l’acquisizione della piattaforma e disciplinato il suo funzionamento. In caso di mancato aggiornamento da parte dei soggetti attuatori, non saranno erogate risorse finanziarie e scatterà l’intervento sostitutivo della struttura commissariale.

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Tragico incidente stradale a Ischia: un morto e 5 feriti

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Il bilancio di un terribile incidente stradale avvenuto questa mattina a Ischia è drammatico: un morto e cinque feriti, tra cui uno in gravi condizioni. Lo scontro frontale è avvenuto lungo la strada che collega Ischia Porto a Barano, coinvolgendo un furgone Piaggio Porter e un bus dell’azienda pubblica di trasporto Eav.

La dinamica dell’incidente

Per motivi ancora da chiarire, il furgone ha invaso la corsia opposta, scontrandosi frontalmente con il bus. Il conducente del furgone, un giovane di 27 anni, è stato soccorso dai vigili del fuoco, che hanno dovuto usare le cesoie pneumatiche per estrarlo dalle lamiere accartocciate. Trasportato in codice rosso all’ospedale Rizzoli, il giovane è stato successivamente trasferito in elicottero al Cardarelli di Napoli, dove purtroppo è deceduto a causa delle gravissime lesioni riportate.

Feriti sul bus

Tra i feriti, cinque persone si trovavano a bordo del bus, inclusi l’autista e un turista francese che ha riportato la frattura della clavicola. Tutti i feriti sono stati ricoverati presso l’ospedale isolano.

Il cordoglio dell’Eav

Il presidente dell’Eav, Umberto De Gregorio, ha espresso il suo cordoglio per la morte del giovane, sottolineando che, secondo una prima ricostruzione, il furgone avrebbe improvvisamente invaso la corsia del bus. Ha inoltre offerto il suo sostegno emotivo all’autista del bus, che è rimasto scosso dall’accaduto.

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Omicidio a Viadana: arrestato un 17enne per la morte di Maria Campai

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Il tragico incontro tra Maria Campai, 42 anni, e un giovane conosciuto online ha portato alla sua morte, avvenuta a Viadana, in provincia di Mantova. Dopo una settimana di ricerche, il corpo della donna è stato trovato in un giardino di una villetta abbandonata. La vicenda ha sconvolto la cittadina e ha portato all’arresto di un 17enne, ritenuto il presunto responsabile dell’omicidio.

Il ritrovamento e le indagini

Maria, di origini romene, era scomparsa il 19 settembre 2024, dopo essere arrivata a Viadana con un amico da Parma per quello che sembrava un colloquio di lavoro con una persona conosciuta su internet. Il giorno successivo, non avendo più sue notizie, la sorella ha dato l’allarme, facendo scattare le ricerche, che si sono concluse con la scoperta del cadavere il 26 settembre.

Le indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Mantova e della stazione di Viadana, hanno portato all’arresto del 17enne, sospettato di aver ucciso Maria dopo un incontro intimo.

La dinamica del delitto

Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo avrebbe colpito la donna con violenza alla testa, provocando ferite letali. Non è ancora chiaro se abbia anche tentato di soffocarla. Dopo il delitto, il 17enne avrebbe trasportato il corpo della vittima in un rudere, cercando di occultarlo.

Le indagini in corso

Il cadavere di Maria è stato sottoposto all’esame autoptico da parte del medico legale Antonello Cirnelli, che dovrà stabilire con precisione le cause della morte e se siano riconducibili al giovane arrestato. Le indagini proseguono per chiarire ulteriormente i dettagli della vicenda.

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