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Cronache

Figlio dell’ex boss assolto a Napoli: è incapace di intendere e volere

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Il Tribunale di Napoli ha assolto, perché “incapace di intendere e di volere al momento dei fatti” il figlio ventenne di un ex elemento di vertice della camorra accusato di stalking ai danni dell’ex e di rapina, reati contestati in due diversi procedimenti giudiziari. Il giovane, attraverso il suo legale, l’avvocato Giuseppe De Gregorio, è riuscito a dimostrare l’esistenza di una patologia psichiatrica che, quando si verificarono i fatti, non era tenuta sotto controllo dai farmaci. Le perizie a cui è stato sottoposto da entrambi di giudici davanti ai quali era sotto processo hanno accertato infatti la presenza della malattia e consentito l’avvio delle cure presso il Dipartimento Igiene Mentale dell’Asl Napoli 1 che così l’ha preso in carico. Le assoluzioni, per la rapina e lo stalking, sono poi giunte rispettivamente qualche giorno fa e nel mese di luglio. Dalle indagini è emerso che più volte nei messaggi inviati alla fidanzata dell’epoca il ragazzo ha fatto riferimento al ruolo che in passato la sua famiglia aveva ricoperto nel panorama criminale dei Quartieri Spagnoli della città.

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Cronache

Abuso su 13enne, bidello condannato per violenza sessuale

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Un bidello di 31 anni, di Senigallia (Ancona), è stato condannato a un anno di reclusione (pena sospesa) per violenza sessuale per aver molestato un’alunna minorenne. Il fatto risale al 20 maggio dello scorso anno, successo a Senigallia. La ragazzina, 13 anni all’epoca dei fatti, alunna di terza media in un istituto della città, si trovava a teatro impegnata in una attività con la scuola quando il collaboratore scolastico l’ha molestata davanti anche a delle sue amiche. Un gesto improvviso che la turbò profondamente tanto che arrivata a casa si confidò con la madre che poi si rivolse ai carabinieri per sporgere denuncia.

La condanna per il bidello, difeso dall’avvocato Catello De Simone, è arrivata martedì, inflitta dal gup Alberto Pallucchini, in abbreviato. Una perizia fatta fare dalla difesa ha evidenziato disturbi comportamentali dell’imputato, affetto da una sorta di immaturità, che lo avrebbe portato ad interagire con un eccessivo slancio affettuoso. Non si sarebbe voluto approfittare della minore.

Spiegazione che non è stata però ritenuta sufficiente dal giudice per poterlo prosciogliere. Il bidello è stato condannato a risarcire la vittima, parte civile attraverso i familiari con l’avvocato Simeone Sardella, di 15mila euro per i danni morali subiti. Disposta anche l’interdizione perpetua da qualunque ufficio attinente alla tutela, alla curatela o all’amministrazione di sostegno, e da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché da ogni ufficio o servizio in istituzioni o strutture pubbliche o private frequentate prevalentemente da minori. Interdizione temporanea anche dai pubblici uffici. Il collaboratore scolastico non ha più lavorato nella scuola della minore, poco dopo i fatti era scaduto il contratto.

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Cronache

Ragazzino di 14 anni morto a scuola, da 3 anni aspettava il trapianto di cuore

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Attendeva da quasi tre anni un trapianto di cuore dal policlinico Sant’Orsola di Bologna, dove era in cura per una patologia cardiaca, Tommaso Bisciari, il 14enne morto ieri per un malore a scuola Fano. Tre anni fa la famiglia aveva scoperto che il ragazzino, in affanno durante giri in bici, soffriva di una patologia genetica per cui le cellule del suo cuore erano più rigide del normale e l’organo non pompava bene il sangue.

Tommaso, a causa di questo problema cardiaco, non poteva fare sport ma stava bene e aveva una vita regolare. I genitori, Luca e Laura, si erano rivolti all’ospedale bolognese dove Tommaso era in lista d’attesa per l’intervento dal novembre 2021. Le donazioni pediatriche però sono piuttosto rare: la famiglia era stata avvertita di tenersi pronta per un’eventuale chiamata che purtroppo finora non era arrivata, Ieri a scuola, all’Istituto Olivetti di Fano, il giovane era andato in bagno, dicendo di sentirsi poco bene; al rientro in classe si era accasciato e aveva perso i sensi davanti ai compagni ed erano stati inutili i tentativi di rianimarlo da parte dei sanitari del 118 anche con l’ausilio di un defibrillatore. Il giovane è morto in ambulanza.

La morte di Tommaso ha scosso e addolorato tutta la comunità fanese e marchigiana, il Comune, di cui la madre del ragazzo è dipendente, e la parrocchia di San Cristoforo guidata dal parroco Don Mauro Bargnesi. Venerdì prossimo, alle 15 si svolgeranno i funerali del ragazzo che il 6 ottobre prossimo avrebbe dovuto ricevere la Cresima. “La morte improvvisa di Tommaso è un brutto colpo per la comunità, ha sorpreso tutti e rattrista. Sapevamo che era in cura a Bologna ma pensavamo potesse guarire e stare bene”, dice don Mauro che conosce la famiglia e vedeva Tommaso agli incontri pre-Cresima. L’ultimo appuntamento in parrocchia si era svolto venerdì e Tommaso avrebbe dovuto partecipare ad un altro incontro proprio venerdì prossimo, il giorno fissato invece per il funerale.

“Era un ragazzo tranquillo, allegro – ricorda il sacerdote – non scalmanato, anche a causa della patologia, e molto partecipe agli incontri”. Per commemorare il ragazzo, la parrocchia ha organizzato per giovedì sera, alle 21, una veglia di preghiera, con un rosario, che precederà la data delle esequie. Il cordoglio per la giovane vita spezzata era arrivato anche dal Comune di Fano: il sindaco Luca Serfilippi ha parlato di “una giornata di grande dolore per la comunità”, esprimendo la propria vicinanza alla famiglia del ragazzo.

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Caivano, raccolta sangue DonatoriNati: 29 settembre un appuntamento con la solidarietà

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Il prossimo 29 settembre, l’Associazione DonatoriNati farà tappa a Caivano per una straordinaria raccolta di sangue, in onore di San Michele Arcangelo. L’evento si svolgerà presso la Chiesa di San Paolo Apostolo, guidata da Don Patriciello, dalle 8:00 alle 12:00. L’iniziativa è parte di un impegno più ampio volto a rafforzare la cultura del dono e sensibilizzare la popolazione sull’importanza della donazione del sangue.

Un gesto di solidarietà

L’obiettivo dell’iniziativa è promuovere la solidarietà e il volontariato, in un contesto dove spesso si riscontra una carenza sistematica di sangue. Claudio Saltari, presidente nazionale dei DonatoriNati, ha invitato i cittadini e i donatori periodici a partecipare, sottolineando l’importanza del gesto: “Chi dona il sangue, dona la vita”.

Autorità presenti e finalità dell’evento

L’evento vedrà la partecipazione di diverse autorità civili e religiose, tra cui il Prefetto Filippo Dispenza, coordinatore dei commissari per il comune di Caivano, che da sempre sostiene le iniziative di DonatoriNati. La raccolta di sangue mira a incentivare la partecipazione alla vita sociale e civica del territorio, attraverso l’impegno della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco.

Promuovere la cultura del dono

Tommaso Delli Paoli, presidente di DonatoriNati Campania, ha evidenziato l’importanza di coinvolgere i giovani nel volontariato, rafforzando il legame con la comunità attraverso attività di sensibilizzazione alla donazione del sangue.

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