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Tumore polmone, in Campania la cura arriva a casa del paziente

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La Campania amplia l’offerta di servizi domiciliari, garantendo ai pazienti con tumore al polmone un’assistenza più completa e personalizzata. Il modello organizzativo della Regione consente ai pazienti oncologici di assumere la terapia direttamente a casa, semplificando così il percorso di cura. Si tratta di farmaci di fascia H non classificati per somministrazione ospedaliera che possono essere dispensati dalle farmacie territoriali della Asl di appartenenza e, quindi, consente anche ai pazienti con diagnosi di tumore al polmone non a piccole cellule (Nsclc) “oncogene addicted”, ovvero i pazienti con una forma di tumore legata a una specifica mutazione genetica (in Campaniacirca 1500 all’anno), di assumere i farmaci orali direttamente a casa propria. Tempi burocratici per la somministrazione domiciliare 120 giorni a fronte di una media nazionale che si attesta su un anno.

“La Rete oncologica della Campania è un esempio virtuoso di multidisciplinarietà e inclusività – dichiara Gennaro Sosto, direttore Asl di Salerno -. Sono stati infatti istituiti team oncologici multidisciplinari che si riuniscono per esaminare caso per caso e per definire in maniera congiunta la terapia più indicata. L’obiettivo è quello di rendere più semplice la vita dei pazienti e dei loro cari costretti già ad affrontare una malattia difficile che ha un alto tasso di mortalità”. Il tumore del polmone è considerato un ‘big killer’. Nel 2023, l’Italia ha registrato circa 44mila nuove diagnosi di tumore del polmone, di cui circa 4000 in Campania. “I trattamenti personalizzati possono determinare un aumento significativo della sopravvivenza e un miglioramento della qualità della vita”, spiega Alessandro Morabito(nella foto) direttore dell’Oncologia clinica toraco-polmonare del Pascale. Se ne parlerà oggi pomeriggio a Napoli in occasione della tavola rotonda “Il valore dell’innovazione nei percorsi di cura dei pazienti con Nsclc Oncogene Addicted”, incontro realizzato da Amgen Italia.

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Esteri

‘Propaganda russa rilancia video su attacco nucleare a Londra’

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Nuovo filmato di minacce a Londra della propaganda russa. Un canale televisivo, Tsargrad ,di proprietà dell’oligarca russo Konstantin Malofeev stretto alleato di Vladimir Putin, ha rilanciato sul suo Telegram una simulazione di un attacco nucleare alla capitale del Regno Unito: un video di 4 minuti che mostrava – riporta il tabloid britannico Express – la dinamica, sottolineando che causerebbe la morte di 850 mila persone e 2 milioni di feriti. Minacce nucleari del Cremlino che – ricorda Express – arrivano mentre il Regno Unito sta valutando la possibilità di consentire all’esercito ucraino di usare i missili Storm Shadow per colpire obiettivi all’interno della Russia. Pubblicato originariamente tre mesi fa, “il video è stato riciclato – conclude – nel tentativo di aumentare la pressione psicologica sul Regno Unito”. Malofeev, 50enne stretto alleato di Putin, è un banchiere d’investimento e magnate dei media, anche noto come “l’oligarca ortodosso” per via dei suoi legami con la chiesa russa.

 

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Approvato il ddl Valditara: torna il voto in condotta e sanzioni per le scuole

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La Camera dei Deputati ha dato il via libera definitivo al ddl Valditara sul voto in condotta, con 154 voti a favore, 97 contrari e 7 astenuti. La riforma prevede cambiamenti significativi per il sistema scolastico italiano, introducendo il ritorno alla valutazione numerica del comportamento nelle scuole medie e stabilendo regole più severe per la condotta degli studenti.

Bocciatura con 5 in condotta e valutazione numerica

La riforma introduce la bocciatura automatica per gli studenti che non raggiungono almeno il 6 in condotta, sia alle scuole medie che alle scuole superiori. Questo significa che un voto di 5 in condotta comporterà il ripetersi dell’anno scolastico, misura già presente ma ora rafforzata. Per le scuole superiori, il voto di condotta influenzerà anche l’assegnazione del credito scolastico: solo gli studenti con un voto pari o superiore a 9 decimi potranno ottenere il punteggio più alto.

Debiti formativi e educazione civica

Nel caso di una valutazione di 6 in condotta nelle scuole superiori, gli studenti dovranno affrontare un debito formativo. Sarà richiesto di presentare un elaborato di educazione civica per recuperare il debito, rendendo così la condotta un fattore cruciale non solo per la promozione, ma anche per l’accesso al diploma.

Multe per aggressioni al personale scolastico

Un’altra novità della riforma riguarda le sanzioni amministrative per chi commette aggressioni al personale scolastico. Gli atti di violenza verso insegnanti e personale scolastico saranno puniti con multe, in aggiunta ai procedimenti penali già previsti dalla legge. Questo cambiamento punta a garantire una maggiore protezione per gli insegnanti e a ristabilire l’autorità scolastica.

Commento degli esperti

Secondo Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp), la riforma è un passo importante per ristabilire l’autorevolezza dei docenti. Ha sottolineato che è giusto responsabilizzare gli studenti per i loro comportamenti e considera positivo l’introduzione di multe per chi aggredisce il personale scolastico, poiché queste sanzioni amministrative possono accelerare i tempi di giustizia rispetto ai processi penali.

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Esteri

Thailandia approva i matrimoni tra persone dello stesso sesso: la storia di Kunchanok e Edward

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In un giorno di giugno, Kunchanok Khantiphong ed Edward Jonathan Caiga stavano lavorando quando è arrivata la notizia che avrebbe cambiato la loro vita: il Senato thailandese aveva votato a favore della legalizzazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. La sera, la coppia ha celebrato a casa, riflettendo su come il matrimonio e la costruzione di una famiglia, che per loro era un sogno da lungo tempo, stessero per diventare realtà.

Thailandia: terzo Paese asiatico a legalizzare i matrimoni LGBTQ+

Martedì, il disegno di legge sull’uguaglianza matrimoniale è stato ufficialmente approvato dopo la firma del Re Maha Vajiralongkorn. A partire da gennaio, le coppie LGBTQ+ potranno finalmente registrare i loro matrimoni, facendo della Thailandia il terzo Paese in Asia, dopo Taiwan e Nepal, a permettere il matrimonio tra persone dello stesso sesso.

La speranza di una vita insieme

Per Edward, originario delle Filippine e residente in Thailandia da 17 anni, questa legge rappresenta una nuova stabilità. “Mi sento più sicuro sapendo che posso vivere permanentemente nel mio paese adottivo”, ha affermato, aggiungendo che ora sarà possibile costruire una famiglia adottando un bambino o acquistando una casa insieme al suo partner. Il tatuaggio sul braccio destro di Edward, con la scritta “Freed” (Liberato), rappresenta la sua liberazione dalle percezioni negative che la società può avere su razza e diversità.

Un nuovo inizio per Kunchanok e Edward

Kunchanok, 27 anni, e Edward, 42 anni, sono pronti a sposarsi non appena la legge entrerà in vigore. La Thailandia, pur essendo nota per la sua inclusività, ha dovuto affrontare lunghe battaglie per approvare questa legge, vista la resistenza di una società in gran parte conservatrice. Tuttavia, il governo attuale, guidato dal partito Pheu Thai, ha fatto dell’uguaglianza matrimoniale una priorità.

Kunchanok descrive la legge come un traguardo importante, dichiarando che ora potranno finalmente essere una coppia legale, consentendo a lui di prendersi cura di Edward, che vive da solo nel paese.

Un futuro pieno di promesse

In una limpida mattina di sabato, la coppia si è concessa una passeggiata in bicicletta in un parco vicino, e successivamente ha avuto una videochiamata con la famiglia di Edward nelle Filippine. “La Thailandia è quello che ora chiamo casa”, ha detto Edward, mentre guarda con speranza al loro futuro insieme.

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