Collegati con noi

Politica

EPP Group Study Days 2024: evento internazionale a Napoli dal 24 al 27 settembre

Pubblicato

del

Dal 24 al 27 settembre 2024, Napoli ospiterà gli EPP Group Study Days and Summer University, un evento di rilevanza internazionale che vedrà la partecipazione di importanti figure politiche e accademiche provenienti da tutta Europa. Organizzato dal Gruppo del Partito Popolare Europeo (EPP), l’incontro si svolgerà in diverse location prestigiose, tra cui il Palazzo Reale di Napoli, e affronterà temi cruciali per il futuro dell’Unione Europea.

Programma e Temi principali

Il 25 settembre, saranno trattati temi come la forza dell’Italia in Europa, con la partecipazione di accademici come il professor Sebastiano Maffettone della LUISS Business School, e discussioni sulla difesa dell’Europa e il ruolo della regione mediterranea. Ospiti come Roberta Metsola, Presidente del Parlamento Europeo, e Antonio Tajani, Ministro degli Affari Esteri italiano, guideranno le discussioni.

Il programma proseguirà nei giorni seguenti con workshop tematici su argomenti come riforme dell’UE per l’allargamento, la competitività europea e la lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata, con la partecipazione di esperti internazionali.

Eventi culturali

Non mancheranno momenti culturali, come la visita guidata agli scavi di Pompei e all’Osservatorio del Vesuvio, che offriranno ai partecipanti una visione del patrimonio storico e naturale della regione.

Conclusione

L’evento si concluderà il 27 settembre con una colazione accademica dedicata alle sfide del Mediterraneo, con la partecipazione di accademici di fama internazionale.

Questo importante appuntamento dimostra il ruolo centrale dell’Italia e di Napoli come punto di riferimento per il dibattito politico e culturale europeo.

Per il programma completo dell’evento clicca qui:

Advertisement
Continua a leggere

In Evidenza

Dall’Europa 37,4 milioni di euro contro la siccità

Pubblicato

del

Contro l’emergenza siccità nelle regioni del Sud Italia, assegnati dall’Europa 37,4 milioni di euro cofinanziabili a cui verranno aggiunti da fondi nazionali 74,8 milioni di euro. Più le risorse economiche investite tra il governo e la Regione Siciliana. I fondi comunitari verranno ripartiti tra le aree che hanno subito questo dramma e “saranno messi materialmente a disposizione attraverso un regolamento la cui approvazione è prevista per la prima decade di ottobre”. Ad annunciarlo è stato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, nel corso di un evento sul futuro dell’agricoltura e della pesca in un confronto con le Istituzioni italiane ed europee, organizzato a Siracusa nel quarto giorno dell’Expo DiviNazione che precede il G7 Agricoltura e Pesca. Ad aprire il G7, il 26, sarà un Forum sull’Africa, centrale nel programma di questa nove giorni siracusana dedicata all’agroalimentare, agricoltura e pesca.

E proprio sul Forum si è acceso un botta e risposta a distanza tra il ministro e il portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e sinistra, Angelo Bonelli. “Saluto il collega, se vuole qui troverà 11 governi africani. Non so se gli africani si fanno rappresentare da Bonelli, a me non risulta”, afferma Lollobrigida interpellato dai giornalisti replicando alle affermazioni di Bonelli, secondo il quale, come riportato da alcuni organi di stampa, il ministro vuole essere tutt’uno con gli africani senza gli africani. Dal ministro poi un post su Facebook a proposito dei fondi europei contro i danni provocati dalla siccità.

“A chi sbandierava presunte mancanze di questo esecutivo, il Governo Meloni, come sempre, risponde con i fatti. Saremo sempre in prima linea per l’agricoltura come per la pesca. Settori strategici che devono essere sostenuti, protetti e valorizzati per il bene della nostra Nazione”. Il Masaf aveva richiesto la solidarietà europea attraverso l’attivazione della riserva agricola della Politica agricola comune, inviando l’11 luglio scorso alla Direzione agricoltura della Commissione europea un dossier tecnico predisposto in collaborazione con Ismea. E un pezzo di Europa è sceso a Siracusa. Presente la presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Veronica Vrecionova e tanti europarlamentari italiani.

“Agli inizi di settembre – ha detto Vrecionova – la Commissione europea ha presentato i risultati del cosiddetto dialogo strategico, una sorta di nuova visione dell’agricoltura e del settore alimentare che getta le basi di quelle proposte che saranno attuate nel 2025. 
Mi piacerebbe poter dire che gli esiti del dialogo fra la Commissione e gli stakeholder, da agricoltori a ong Green, sono eccellenti, ma secondo me non è così”. Entro fine anno un elenco di priorità per la Politica agricola comune che deve vedere più coinvolgimento degli agricoltori e soprattutto meno burocrazia. Sulla necessità di semplificare è intervenuto il ministro delle Riforme, Elisabetta Casellati secondo la quale l’agroalimentare e l’agricoltura sono il “petrolio dell’Italia”. E sulla siccità in Sicilia “l’attenzione del governo è massima”, ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani. La giornata all’Expo sull’isola di Ortigia è iniziata con un’esercitazione della Guardia Costiera e dei Vigili del Fuoco, a cui ha assistito, oltre a Lollobrigida, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Nel pomeriggio Lollobrigida ha premiato quali Ambasciatori della Qualità Sergio Paolantoni, lo chef Alessandro Circiello, Marta Cotarella, Simona Rapastella insieme a Maria Teresa Maschio e lo chef Seby Sorbello. Sul palco anche Al Bano che ha raccontato la sua anima da contadino e intonando poi le note di Amara terra mia, in onore della Sicilia.

Continua a leggere

In Evidenza

Meloni incassa l’endorsement di Musk e parla all’Onu

Pubblicato

del

L’endorsement di Elon Musk, l’incontro con Volodymir Zelensky e l’impegno di restare a fianco di Kiev “per tutto il tempo necessario”, l’invito di Joe Biden a parlare al Vertice della Coalizione Globale contro la minaccia delle droghe sintetiche: si conclude così la tre giorni di Giorgia Meloni per l’assemblea generale dell’Onu a New York, suggellati da un intervento al Palazzo di Vetro per tracciare il punto di vista dell’Italia sui principali temi dell’agenda internazionale, a partire dalla guerra in Ucraina e dal conflitto in Medio Oriente. E sulle grandi sfide globali, come il governo dei flussi migratori e il contrasto all’immigrazione illegale di massa, la lotta alla criminalità internazionale, lo sviluppo dell’ intelligenza artificiale.

Senza dimenticare le iniziative della presidenza italiana del G7, il nuovo approccio di relazioni paritarie lanciato dall’Italia nei confronti dell’Africa (col piano Mattei) e la necessità di costruire un nuovo rapporto con il Sud Globale. Una missione in cui ha avuto vari bilaterali (tra cui uno con Erdogan) e incontrato i ceo di Google, Motorola e Open Ai per discutere i loro piani di investimento in Italia. E che avrà una coda mercoledì con un videocollegamento da Roma per un “evento Ucraina” all’Onu finalizzato a ribadire il sostegno della comunità internazionale a Kiev contro l’invasione russa. Meloni, che aveva deciso di tornare in Italia subito dopo il suo intervento alle Nazioni Unite, saltera’ quindi il tradizionale ricevimento offerto dal padrone di casa Biden ai leader mondiale al Metropolitan Museum of Art, disertato anche lo scorso anno.

Ma la premier sembra aver dissipato almeno in parte ogni speculazione su una lenta presa di distanza da Zelensky e da Biden in vista delle elezioni americane. Speculazioni alimentate dalla scelta di farsi consegnare lunedì sera il “Global Citizen Award 2024” dell’Atlantic Council da un fervente sostenitore di Donald Trump: Elon Musk, che l’ha definita una persona “addirittura più bella dentro che fuori”, “onesta, vera, autentica”, elogiando il suo “lavoro incredibile come premier, con una crescita e un’occupazione record”. Meloni tuttavia è stata molto chiara su Kiev e sulla difesa dei valori occidentali contro le autocrazie e i regimi autoritari, come ha evidenziato nel suo discorso per il premio, dove ha citato (oltre a Michael Jackson e a Giuseppe Prezzolini) Ronald Reagan per ricordare che la libertà “è un’arma che i nostri avversari nel mondo di oggi non hanno e quella che temono di più”.

“L’Italia – ha scandito – si schiera fermamente al fianco di chi difende la propria libertà e sovranità, non solo perché è giusto farlo, ma anche perché è nell’interesse dell’Italia e dell’Occidente impedire un futuro in cui prevalga la legge del più forte”. E il giorno dopo ha incontrato Zelensky ribadendo il convinto sostegno dell’Italia alla legittima difesa dell’Ucraina, con l’obiettivo di creare le migliori condizioni possibili per una pace giusta e duratura, nonchè assicurando che il nostro Paese continuerà a essere in prima linea anche nel 2025 con l’organizzazione a Roma della Ukraine Recovery Conference e sarà al fianco dell’Ucraina per tutto il tempo necessario. Parole che hanno riscosso il plauso del leader ucraino: “è sempre un piacere incontrare Giorgia Meloni.

A margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, abbiamo concordato i nostri prossimi piani comuni. Sono grato a Giorgia per tutti i passi decisivi compiuti dal G7 sotto la presidenza italiana e per il suo impegno a promuovere sforzi congiunti per stabilire una pace duratura e giusta”, ha scritto su X pubblicando una foto dell’abbraccio con la premier a New York.

La premier inoltre, su invito diretto di Biden, è intervenuta al summit della coalizione globale contro la minaccia delle droghe sintetiche, di cui l’Italia è tra le nazioni più attive. “Ci opponiamo a ogni tipo di droga: non c’è un diritto alla droga. Voglio mandare un chiaro messaggio: le droghe distruggono la vita delle persone e le istituzioni devono fare tutto quel che possono per contrastare la produzione e il traffico di droga”, ha detto Meloni, primo leader straniero a parlare dopo il presidente Usa, che ha organizzato l’evento a margine dell’assemblea generale Onu.

Continua a leggere

Politica

Alla Consulta la norma che ha abolito abuso d’ufficio

Pubblicato

del

Alla Consulta la norma che ha abolito abuso d’ufficio Tribunale Firenze accoglie questione legittimità e rimette atti E’ stata inviata all’esame della Corte costituzionale la norma con la quale, con l’approvazione del cosiddetto ddl Nordio composto di otto articoli avvenuta lo scorso luglio da parte della Camera, è stato abolito l’abuso d’ufficio. La ‘riforma’ è diventata legge ad agosto, con la firma del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’abolizione dell’abuso d’ufficio aveva sollevato molte polemiche e obiezioni. Ora il sospetto della sua incostituzionalità è stato messo nero su bianco dai magistrati fiorentini che hanno chiesto l’intervento della Consulta che adesso, in base ai suoi tempi, dovrà decidere se ammettere o meno la questione.

A breve, il 7 ottobre, agli atti inviati a palazzo della Consulta dalle toghe di Firenze, potrebbero aggiungersi anche quelli del Tribunale di Reggio Emilia, nell’ambito del processo sui presunti affidi illeciti in val d’Enza, il cosiddetto ‘caso Bibbiano’. La Procura reggiana ha infatti sollevato una questione di legittimità costituzionale della norma che ha abrogato il reato di abuso d’ufficio per il suo contrasto con gli articoli 3, 24 e 117 della Costituzione. Per il 7 ottobre è atteso il parere del Tribunale di Reggio Emilia. In particolare, il tribunale di Firenze ha ritenuto “non manifestatamente infondata” la questione sollevata dall’avvocato Manlio Morcella, legale di parte civile, nel corso del processo in corso per questo reato anche nei confronti della ex magistrato di Perugia Antonella Duchini. Il legale ha sostenuto la violazione dell’articolo 19 della Convenzione di Merida e dell’articolo 31 di quella di Vienna sul diritto dei trattati, in relazione agli articoli 11 e 117 della Costituzione.

Morcella domanda “come è possibile che uno Stato aderente alla Convenzione contro la Corruzione di Merida, obbligato a considerare l’inserimento del reato di abuso in atti d’ufficio nel proprio ordinamento, possa risolversi per la sua abrogazione?”. Il legale ha poi ricordato che l’articolo 31 della Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati stabilisce che “un trattato deve essere interpretato in buona fede, in base al senso comune da attribuire ai termini del trattato nel loro contesto ed alla luce del suo oggetto e del suo scopo”.

“Lo Stato, come l’Italia, che già disponeva del reato di abuso, abrogandolo, – rileva Morcella – non ha forse tradito lo spirito della Convenzione di Merida, per il quale la corruzione, in tutte le sue cangianti manifestazioni, deve essere alacremente combattuta?”. Il processo è stato quindi sospeso in attesa della Consulta. Nella stessa ordinanza di rimessione con la quale il Tribunale di Firenze ha mandato gli atti a Roma, i giudici fiorentini hanno definito “concreta” l’ipotesi di riqualificazione del reato di corruzione in atti giudiziari in abuso d’ufficio contestato a vario titolo nel processo.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto