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Un’estate da diva tra trasparenze, pizzi e cristalli

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Trasparenza è la parola d’ordine della prossima estate, almeno secondo le proposte viste in passerella in questa edizione della Milano Fashion Week, che prosegue anche domani in digitale, ma si chiude fisicamente oggi al teatro alla Scala con la consegna degli Awards alla sostenibilità organizzati dalla Camera della Moda. Gonne o abiti, sottovesti o tubini, il total look trasparente è una delle tendenze più forti emerse da questo giro di sfilate. In versione più castigata con le culotte o in quella più preziosa con l’intimo gioiello che brilla sotto veli leggerissimi di chiffon, tessuti da lingerie ma anche in lino e cotone, in versione easy da spiaggia. Una corsa a portare l’intimo a vista che dilaga anche nei top, dalle camicie di chiffon aereo anch’esso trasparente ai reggiseni a vista, anche a cono stile anni’50, come da Dolce e Gabbana.

Una sensualità che passa poi per longuette a matita con spacco, che sembrano aver sostituito le mini inguinali. Rimangono invece in primo piano gli shorts, ormai diventati un must dell’estate anche sulle passerelle. L’invito a scoprirsi è fatto anche di abiti di pizzo, semplici o tintinnanti di paillettes e cristalli luccicanti, cortissimi o lunghi fino ai piedi. Come sono spesso esagerati i capispalla, dai trench con strascico di Gucci ai cappotti rubati al papà di Bottega Veneta, che sembrano fatti apposta per celare mise notturne.

La seduzione passa anche per gli abiti a rete come da Del Core, dai bustier come propone Antonio Marras, dal maculato di Roberto Cavalli, dai tubini di paillettes di N21, sdrammatizzati dai giubbini di pelle da ribelle. Un gioco tra femminile e maschile che torna anche da Sportmax, tra trasparenze asimmetriche e capi scultorei, e da The Attico, dove l’abito da sera si porta con i tacchi e i cargo pants, all’insegna dell’empowerment femminile. Un gioco che si fa duro da Prada, dove la seduzione passa dall’intelletto, con le gonne a pieghe che più borghesi non si può, ma tenute su da una cinta con moschettoni e ganci in acciaio che lascia la pelle a vista.

Sulla stessa passerella celano completamente lo sguardo, invece, i cappelli-visiera con occhiali incorporati. Sono proprio i copricapi a dare il tocco finale da vera diva: giganti e di frange di rafia da Antonio Marras, di piume da The Attico, di pizzo da Dolce e Gabbana, nella versione con corona scelta da Madonna, star di questa Fashion Week ad alto tasso di divismo. Oltre alla regina del pop, per le sfilate sono arrivati a Milano la super top Naomi Campbell, tornata a sfilare su diverse passerelle, ma anche ospite allo show omaggio a Roberto Cavalli dove c’era anche Victoria dei Maneskin. Damiano David invece era da Diesel, dove è arrivato in pantaloni di pelle e a petto nudo, anche lui da vero divo.

Ma la più attesa era Imane Khelif, la pugilessa algerina che, dopo le polemiche per la sua sessualità, non solo ha trionfato a Parigi ma è stata la più fotografata della fashion week allo show di Bottega Veneta. A sorpresa, tra gli ospiti più assidui, l’artista Marina Abramovic, in prima fila da Fendi e da Ferragamo, mentre da Parigi i campioni azzurri sono arrivati sulla passerella di Boss e si sono seduti in prima fila da Emporio Armani, dove è la cravatta a guidare il gioco di equilibrio di maschile e femminile, in un invito a vivere il vestirsi con libertà e ironia. E con un consiglio, valido per approcciarsi alle tendenze della prossima estate: scoprirsi e divertirsi giocando alla diva sì, ma sempre con misura.

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È morta la conduttrice tv Paola Marella

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È morta a Milano, all’età di 61 anni, Paola Marella, architetto e conduttrice televisiva. A darne notizia il sito di news sulla tv di Davide Maggio. Paola Marella. che era affetta da tempo da un tumore, era nata a Milano, nel 1963. È stata uno dei primissimi volti di Real Time. Tra i suoi programmi Cerco casa disperatamente e Vendo casa disperatamente, Un sogno in affitto, in onda su Sky Uno, e Come la vorrei, in onda su Hgtv. Il suo ultimo post di lavoro su Instagram è di tre giorni fa.

Paola Marella era un punto di riferimento del mondo del design. Della sua malattia, contro la quale combatteva dal 2011, aveva parlato in una intervista a Panorama nel 2021 nella quale invitava a fare prevenzione e ad avere coraggio nell’affrontare il tumore: “Il messaggio che dobbiamo lanciare è che non dobbiamo avere paura, che non siamo soli, che purtroppo la malattia arriva ma oggi grazie alla scienza sappiamo come affrontarla”.

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Dissing Fedez e Tony Effe finisce con la canzone per Chiara

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Era partita con un dissing – un violento e crudo scambio di insulti e accuse reciproche in rima postate sui social in cui sono state tirati in ballo successi e insuccessi professionali ma anche donne mercificate e vilipese in modo sconcertante, ex mogli o fidanzate, e addirittura figli minorenni – tra gli ex amici Fedez (con il supporto di Niky Savage) e Tony Effe. Dopo una faida passata attraverso pezzi di attacchi reciproci, sembra finita con una canzone, “Allucinazione collettiva”, pubblicata nella notte del rapper milanese, al secolo Federico Leonardo Lucia, e dedicata all’ex moglie Chiara Ferragni e alla loro relazione naufragata negli ultimi mesi.

Nel testo Fedez da una parte lancia accuse all’influencer sposata nel 2018 e madre dei suoi due figli. “Penso al tuo volto e non ti riconosco/ Eppure fa male (Eppure fa male) eppure ricordo (Ehi, ehi)/ – canta Fedez – Dì al tuo avvocato che mi ha contestato un tentato suicidio/ Che chiedo scusa, che chiedo venia, per procurato fastidio/ Ho preso le gocce e no pezzi di vetro perché sapevo che non volevi che si sporcasse il tappeto (che c… di spreco)/ Valori e ideali, perle ai maiali/ I nostri c… messi in Piazza Affari/ La nostra è una gara a chi corre ai ripari/ Finché magistrato non ci separi”. E all’entourage della Ferragni: “Hai visto i tuoi amici? Sono yes man/ Saranno felici senza di me/ Sono parassiti, niente di che/ Io odiavo loro ma amavo te”. E dall’altra però Fedez sembra sperare in un riappacificamento: “Ed io mi chiedo ancora se c’è un lieto fine a una favola infelice e storta/ Se fossi stato un altro me/ Tu un’altra te forse sarebbe tutta un’altra storia”. O ancora: “Dimmi che è un incubo/ Mascherato da sogno/ Eppure lo so che mi hai donato le cose più belle che ho/ Con te ho vissuto cose che io non rivivrò mai più/ Vorrei cancellare tutta questa merda/ Guardarmi allo specchio tirarmi una sberla”. Non sembra pensarla così la diretta interessata che già ieri aveva intimato ai due rapper, specialmente all’ex, di smetterla di tirarla in ballo e soprattutto di tenere fuori i bambini. In serata poi, la Ferragni aveva avvertito con tono gelido: “Questa sera non uscirà l’ennesimo dissing che ha intrattenuto molto, ma una finta canzone romantica, priva di sincerità. Un palese tentativo di sfruttare il momento, un atto violento, considerando che sono stati dieci mesi molto difficili”. La Ferragni aveva spiegato che sta cercando di andare avanti nonostante tutto e chiede solo di essere lasciata fuori da questi giochi.

“In molte occasioni – scrive – ho scelto di restare in silenzio, forse troppe, per proteggere chi mi sta a cuore e tutelare la mia famiglia. Ma ora sono stanca. Stanca di subire gli attacchi gratuiti, pettegolezzi infondati e dicerie velenose. Credo sia giunto il momento di mettere un punto a tutto questo e di poter vivere serenamente, senza essere trascinata in situazioni che non mi appartengono né oggi, né mai più”. Del lungo dissing tra Fedez e Tony Effe, che ha preceduto tutto questo e ha monopolizzato i social in queste ultime ore, basta ricordare appunto l’estrema violenza degli “stracci” sotto forma di parole che i due si sono tirati addosso con l’aiuto per Fedez dell’altro trapper Niky Savage (che l’autore di Icon accusa di averlo copiato sia nel look che nel resto “Sei una brutta copia”). Da un lato Fedez: “Vuoi fare hype con i miei figli, Tony LucaRelli (…) ti hanno mai spiegato la differenza tra un tumore e uno str… che è accusato di essere un truffatore? Mi spiace che Chiara ti abbia dato confidenza, almeno con te possiamo dire che ha fatto beneficenza”. Dall’altra Tony Effe, ex membro della Dark Polo Gang e re delle classifiche estive assieme a Gaia con Sesso e Samba: “Non si lascia una mamma sola (…). Lei ti è rimasta accanto nella malattia, e quando aveva bisogno tu sei scappato via”. E ancora: “Hai fatto i figli solo per postarli, chissà che penseranno quando saranno grandi. Fai schifo, sei una vergogna”.

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Damiano David si lancia in un progetto solista: debutto con “Silverlines”

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Damiano David, noto come frontman dei Måneskin, ha annunciato ieri il suo primo progetto da solista con il singolo “Silverlines”, prodotto dal celebre cantautore e produttore inglese Labrinth. Il brano sarà disponibile a partire da venerdì 27 settembre. Dopo aver conquistato il mondo del rock con la sua band, Damiano si prepara ora a intraprendere un percorso più personale e intimo, esplorando nuove sfumature della sua carriera musicale.

Il cantante ha già condiviso alcuni teaser sui suoi profili social, suscitando grande curiosità e attesa tra i fan di tutto il mondo. In un video di presentazione, ha rivelato la profondità emotiva di questo nuovo capitolo della sua vita, dichiarando: “Ho viaggiato in tutto il mondo per trovare la mia voce, solo per finire dove tutto è iniziato”, aggiungendo con enfasi: “Oggi è il primo giorno della mia vita”.

Damiano, con i Måneskin, ha vissuto un’ascesa vertiginosa: partito dalle strade di Roma, ha vinto il Festival di Sanremoe trionfato all’Eurovision Song Contest, guadagnando fama e consensi internazionali. Il successo della band, che ha ottenuto riconoscimenti e premi in tutto il mondo, ha proiettato il gruppo nel firmamento del rock globale. Tuttavia, questo nuovo progetto solista sembra rispondere a una necessità personale per l’artista, desideroso di esplorare una parte più intima della propria espressione musicale.

Ma cosa riserva il futuro per i Måneskin? Oltre al progetto di Damiano, anche la bassista della band, Victoria De Angelis, ha recentemente pubblicato un singolo solista intitolato “Get up bch”**, inciso in collaborazione con la cantante e attrice brasiliana Anitta, protagonista della settima stagione della popolare serie televisiva spagnola Élite. L’uscita simultanea di due progetti individuali da parte di due membri chiave della band ha sollevato alcune domande tra i fan: si tratta solo di progetti paralleli, o potrebbe essere il preludio a una fase di cambiamento per la band?

Al momento, non ci sono dichiarazioni ufficiali sul futuro dei Måneskin, ma il debutto solista di Damiano rappresenta senza dubbio un momento cruciale nella sua carriera. Resta da vedere se questa nuova direzione creativa sarà solo una parentesi o l’inizio di un nuovo capitolo che potrebbe ridefinire il percorso della band.

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