Collegati con noi

Sport

Riecco il Napoli e con Conte è in testa, frena l’Inter

Pubblicato

del

Una striscia di tre vittorie grazie a Lukaku e Conte, il braccio e la mente, come ai tempi dello scudetto dell’Inter. Il Napoli sembra avere archiviato l’anno orribile e torna protagonista, primo in classifica approfittando della frenata dell’Inter a Monza. I campioni d’Italia vanno sotto nella ripresa, la sblocca al 36′ Mota di testa, ma rimedia sette minuti dopo Dumfries. Sorride Nesta, già sotto esame sulla panchina brianzola, Inzaghi con l’1-1 sale a quota 8 con Juve e Torino, alle spalle del Napoli. Che a Cagliari fa festa con un poker ai sardi: il belga, due assist e un gol, non è il solo mattatore di giornata. Le coppe europee sono pronte a decollare e Lookman rispunta dal nulla, dopo un fine mercato da separato in casa.

Ma l’Atalanta sa perdonare perché, dopo la tripletta che ha fruttato l’Europa League, il nigeriano lascia il segno, con un gol e un assist, nella rimonta sulla Fiorentina, al termine di una delle migliori gare di inizio stagione. L’Atalanta riparte dopo due ko di fila e si riporta in quota sfruttando anche il nuovo rallentamento della Juve, che sembra avere perso la facilità di gioco dell’avvio per il problematico inserimento dei pezzi grossi Douglas Luiz e Koopmeiners. Supera l’approccio buio il Milan con un poker in 45′ al disorientato Venezia di un Di Francesco già in difficoltà.

A quattro punti arrancano, oltra alla Fiorentina, altre due squadre che non riescono a vincere: la Roma dà segni di risveglio, ma si fa raggiungere all’ultimo respiro del recupero dal Genoa, mentre il Bologna si salva nel finale da un disastroso ko a Como, alla vigilia del ritorno in Champions. Resta in alto il Torino che però in casa acciuffa un pari che sta stretto all’ottimo Lecce. Con Conte si vince. Lo stanno imparando con grande gusto i tifosi napoletani. Arriva il tris di successi dopo il ko di Verona, ma stavolta non è una passeggiata di salute perché il Cagliari disputa una gara di ottimo livello (per gli scontri tra le tifoserie rivali il match è stato interrotto sette minuti nel corso del primo tempo), subisce lo svantaggio con un tiro di Di Lorenzo deviato da Mina. Poi i sardi fanno la partita, Meret sbroglia vari pericoli, Marin colpisce la traversa.

L’equilibrio dura poco, però, perché sale in cattedra Lukaku, e non ce n’è per nessuno: assist per Kvara che non perdona in contropiede, poi il belga si mette in proprio e sigla il terzo gol. Alla fine arriva il poker di Buongiorno. Conte si presenterà ora allo Stadium davanti alla Juventus. L’Atalanta fa pace con Lookman e i risultati cominciano a vedersi. Il folletto nigeriano regala un assist e un gol d’autore che ribaltano la difficile e divertente partita con un’ottima Fiorentina, che continua a restare però senza vittorie. Ma a Bergamo ci sono i fuochi d’artificio, soprattutto nel primo tempo: passano i viola con Martinez Quarta, ma rimedia Retegui col suo consueto colpo di testa.

La Fiorentina di Palladino dispone di un Kean rinato, che riporta i suoi in vantaggio. Ma la Dea in 2′ minuti ribalta la gara coi suoi gioielli ritrovati: De Ketelaere prima e poi Lookman fissa il 3-2 che non cambierà nella ripres. Non decolla la Roma di De Rossi: arriva il primo gol di Dovbik dopo un interminabile controllo Var, ma la superiorità non frutta il raddoppio. Poi nella ripresa si infortuna Saelemaekers, entra Hermoso, ma la benzina si esaurisce. All’ultimo minuto di recupero, appena espulso De Rossi per doppia ammonizione, arriva il pari di De Winter a difesa schierata. Passo indietro del Torino di Vanoli, che sforna ancora una classifica da applausi, ma si fa imbrigliare dal bel Lecce di Gotti, che avrebbe meritato i tre punti con varie incursioni pregevoli a cui si è’ opposto un altro eccellente portiere, Milinkovic-Savic, migliore uomo in campo. Qualche fischio ingeneroso per i granata che, a otto punti, tengono il passo della Juve.

Advertisement

In Evidenza

Americas Cup, Luna Rossa batte American Magic e sfiderà Ineos per accedere alla finale contro New Zealand

Pubblicato

del

Luna Rossa si è qualificata per la finale della Louis Vuitton Cup, dove affronterà Ineos Britannia.

L’equipaggio italiano del team Prada Pirelli ha ottenuto il punto decisivo contro American Magic nell’ottava regata della semifinale, chiudendo la serie con un punteggio di 5-3. Nonostante un iniziale vantaggio di 4-0, Luna Rossa ha visto un parziale recupero da parte degli statunitensi, che si sono portati sul 4-3, prima della reazione decisiva degli italiani. La finale contro Ineos Britannia si giocherà al meglio delle 13 regate a partire dal 26 settembre, e decreterà chi sfiderà Team New Zealand nell’America’s Cup, che si terrà dal 12 ottobre.

Continua a leggere

Sport

Attesa per Juve-Napoli, per Conte è un ritorno a casa: nessuno potrà cancellare mia storia

Pubblicato

del

Ritorno nella sua storia, quella che ha scritto prima in campo e poi in panchina e che “nessuno potrà mai cancellare”. Antonio Conte ha presentato, in conferenza stampa, la sfida che il suo Napoli giocherà contro la Juventus all’Allianz Stadium sabato. Gli azzurri arrivano al match dopo il sorpasso in classifica della settimana scorsa, un +1 che ha caricato l’ambiente partenopeo per quella che è sempre stata e sempre sarà la partita. Prima di ogni ragionamento, però, Conte ha voluto ricordare Totò Schillaci con cui ha condiviso i suoi primi passi proprio alla Juventus: “A soli 59 anni ci viene a mancare una persona che per noi del Sud è stato un emblema, una persona che ce l’aveva fatta. Sono veramente molto rattristato e dispiaciuto – ha detto Conte -. Un pensiero alla famiglia per la perdita di un’ottima persona”.

Schillaci nel cuore, la Juventus nella testa: “La mia storia parla di 13 anni trascorsi alla Juve da calciatore dove sono stato capitano e abbiamo vinto tutto. Ho avuto la possibilità di fare l’allenatore e di aprire un ciclo che è durato 9 nove anni. Faccio parte della storia della Juventus e nessuno me la potrà cancellare”, ha affermato Conte che non ha poi nascosto che per lui “sarà una grande emozione” tornare in uno ‘Stadium’ pieno. La prima volta che il tecnico salentino, infatti era tornato a Torino da allenatore, ai tempi dell’Inter, quando arrivò con lo scudetto appena conquistato sul petto, gli spalti erano vuoti a causa delle restrizioni imposte dal Covid: “Ci saranno i tifosi”, ha aggiunto Conte, che ha poi evidenziato che la partita arriva in una “fase di assestamento per le squadre”. Non un match scudetto, al momento, ma una partita da “tre punti”. Un test da affrontare “in modo serio”.

Per quanto riguarda l’avversario Conte si è detto sicuro: “Siamo su due piani diversi, ma credo che entrambe abbiamo voglia di rivalsa. La Juve non si può accontentare del terzo posto dell’anno scorso, noi dell’anno scorso”. Poi un pensiero su Thiago Motta: “È stato un mio calciatore, è un ragazzo molto serio, bravo – ha affermato Conte -. A Bologna ha fatto benissimo, gli auguro il meglio, ma non nelle partite contro di noi. L’eredità che raccoglie è un’eredità pesante, perché Allegri ha scritto parecchie pagine di storia. Allenare la Juve non è mai banale, perché la richiesta è sempre la vittoria”. Quella vittoria che è il centro del lavoro quotidiano di Conte, un lavoro che quest’anno può proseguire liscio perché non ci sono coppe europee. Un vantaggio? Conte ha analizzato le due facce della medaglia: “Non giocare le coppe dà il vantaggio di poter lavorare di più e quando arrivi in un nuovo club hai bisogno di tempo per lavorare sulle tue idee. Se avessimo dovuto giocare tante partite eravamo fregati – ha affermato Conte -. Lo svantaggio è che la rosa non è competitiva come quella di una squadra costruita per fare le coppe”.

Continua a leggere

Sport

Champions: l’Inter argina il City, 0-0 all’Etihad Stadium

Pubblicato

del

L’avventura dell’Inter nella nuova Champions League inizia con un pareggio in casa del Manchester City. All’Etihad Stadium finisce 0-0 tra sofferenza e qualche potenziale occasione non sfruttata da parte dei nerazzurri, autori comunque di una bella prestazione a livello caratteriale.

Una gara quasi tutta d’attesa e ripartenze da parte degli uomini di Simone Inzaghi, costretti a serrare le linee per arginare nel miglior modo possibile i citizens, stranamente poco freddi sotto porta in diverse situazioni molto interessanti. Dopo le fatiche d’Europa ora l’Inter sara’ attesa dal delicato derby contro il Milan in campionato. In avvio gli inglesi provano subito a portare grande pressione nella meta’ campo avversaria, cercando il varco per far male ai nerazzurri. Gli uomini di Inzaghi serrano le linee, restano in attesa e appena recuperano palla tentano un paio di discese in contropiede potenzialmente pericolose, ma sempre innocue. Al 24′ la prima vera chance per il City capita sul mancino di Savinho dopo un cross da sinistra, ma il brasiliano impatta male e indirizza sul fondo.

Una decina di minuti piu’ tardi, invece, e’ Haaland a sfiorare il palo alla sinistra di Sommer con un diagonale strozzato dal limite dell’area. La risposta interista e’ affidata prima a Thuram, che al 42′ sbaglia la mira con un destro di prima intenzione su una palla messa al centro da sinistra, poi allo scadere del primo tempo e’ Carlos Augusto ad impegnare Ederson con un mancino da posizione ravvicinata.

Nella ripresa la squadra di Guardiola torna a fare la partita e al 69′ crea una palla gol gigante per il vantaggio: Grealish e Gundogan liberano Foden al tiro dopo un bellissimo scambio nello stretto, il giovane inglese pero’ non riesce ad angolare il destro e viene bloccato da Sommer. L’Inter soffre ma resta viva, tornando a farsi vedere in avanti al 76′ ancora grazie ad una ripartenza conclusa dai neo entrati Dumfries e Mkhitaryan: l’olandese scappa a destra e mette al centro dove arriva l’armeno che calcia alto da posizione invitante. Nel finale gli inglesi premono a caccia del gol vittoria, ma le due ultime chances capitate sulla testa di Gundogan non vanno a buon fine.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto