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Cronache

La Nazionale italiana degli hacker ‘buoni’ pronta per Europei

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A circa un mese dall’inizio della European cybersecurity challenge, in programma a Torino dal 7 all’11 ottobre 2024, la nazionale italiana di hacker etici si è riunita a Lucca per prepararsi in vista della prossima competizione europea dedicata alla cybersicurezza a cui parteciperanno 40 delegazioni. La rosa dei giovanissimi convocati è composta da 20 membri, 10 senior e 10 membri junior. I candidati a rappresentare l’Italia nelle future competizioni hanno sviluppato tutti le proprie esperienze nel campo dell’hacking etico all’interno dei percorsi offerti da “The Big Game”, la filiera di formazione gratuita e gaming organizzata dal Cybersecurity nationallLab del Cini (Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica) rivolta ai giovani dai 14 ai 24 anni che intendono acquisire competenze e conoscenze in ambito cyber.

Il 13 settembre, presso la Scuola alti studi superiori Imt di Lucca, verranno presentati alla stampa i giovani campioni selezionati dalla rosa dei convocati per gareggiare a Torino. L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale che fin dalla sua nascita supporta il Team Italy sarà presente per raccontare le ragioni di questo costante supporto. “L’evento di Torino a ottobre – ha detto il direttore generale dell’Agenzia, Bruno Frattasi – è la conclusione di un lungo percorso che ha rappresentato per tanti giovani un’opportunità unica per addestrare il proprio talento.

L’European cybersecurity challenge non è solo un gioco, ma è una finestra aperta sul futuro e schiude, soprattutto possibili orizzonti professionali. Questi giovani talenti, domani, potranno infatti, essere fondamentali nella protezione delle nostre infrastrutture digitali, dimostrando come sia importante investire sulla preparazione tecnica delle nuove generazioni. Dobbiamo capire – ha aggiunto – che dalla sicurezza informatica dipende la qualità della nostra vita, la sicurezza delle nostre famiglie, dei nostri risparmi, dei nostri processi produttivi, la competitività delle nostre imprese e, non ultima, la continuità delle nostre strutture sanitarie. Dalla robustezza dell’ecosistema digitale nazionale dipende infatti la qualità della proiezione del nostro Paese nell’arena politica ed economica internazionale”.

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Cronache

Napoli: muore il 18enne Arcangelo Correra colpito alla testa in un agguato a via dei Tribunali

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È deceduto Arcangelo Correra, il giovane di 18 anni ferito stamattina all’alba nel centro storico di Napoli, dopo essere stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa. Correra era stato trasportato d’urgenza in condizioni gravissime all’Ospedale Vecchio Pellegrini, dove i medici hanno tentato di salvarlo senza successo.

L’agguato nel cuore di Napoli

Secondo le testimonianze raccolte dalla Polizia di Stato, l’episodio è avvenuto intorno alle 5 del mattino in via dei Tribunali, all’angolo con piazza Sedil Capuano. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto un uomo avvicinarsi a Correra e, senza esitazione, esplodere un colpo di pistola alla testa prima di fuggire. Le indagini sono ora in corso per identificare il responsabile dell’agguato e chiarire le motivazioni dietro questo tragico evento.

Legami familiari con precedenti episodi di cronaca

Arcangelo Correra era il cugino di Luigi Caiafa, il 17enne ucciso nel 2020 da un poliziotto durante un tentativo di rapina nel cuore di Napoli. La famiglia Correra-Caiafa si trova nuovamente coinvolta in un grave fatto di cronaca, suscitando un’eco di sconcerto nella comunità locale.

Indagini e interrogativi sul contesto dell’agguato

La Squadra Mobile sta lavorando per far luce sul movente dell’omicidio e per individuare eventuali collegamenti con altre vicende del passato. L’omicidio di Correra ha riportato l’attenzione sulle dinamiche di violenza che purtroppo segnano a tratti il centro storico di Napoli, una zona frequentata anche da molti turisti. Le forze dell’ordine stanno intensificando le attività di controllo per garantire maggiore sicurezza nel quartiere e dare risposte alla comunità colpita da questo ennesimo atto di violenza.

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Cronache

Napoli, giovane di 18 anni in fin di vita: ferito da colpi d’arma da fuoco nel centro storico

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Un 18enne è stato ferito gravemente da colpi d’arma da fuoco e si trova ora ricoverato in pericolo di vita presso l’Ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli. L’episodio è avvenuto intorno alle 5 del mattino nel cuore del centro storico, precisamente nella zona dei Tribunali.

La ricostruzione dei fatti e l’intervento della Polizia

Secondo le prime informazioni raccolte dalla Polizia di Stato, la vittima sarebbe stata raggiunta dai colpi d’arma da fuoco poco prima delle 5. La Squadra Mobile di Napoli ha avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Gli investigatori sono al lavoro per accertare il contesto in cui è maturato il drammatico episodio, cercando di risalire ai responsabili e di comprendere il movente dell’attacco.

Un nuovo episodio di violenza nel centro storico

L’accaduto getta una nuova ombra sulla sicurezza del centro storico di Napoli, un’area frequentata e turistica che, nelle ultime ore, è stata teatro di un grave fatto di sangue. Le autorità sono in allerta e al lavoro per prevenire ulteriori episodi di violenza, soprattutto nei punti sensibili del centro città.

Le condizioni del giovane restano critiche e il personale medico dell’Ospedale Vecchio Pellegrini sta facendo tutto il possibile per stabilizzarlo. Ulteriori aggiornamenti sono attesi nelle prossime ore, mentre le forze dell’ordine proseguono le indagini con l’obiettivo di assicurare alla giustizia i responsabili.

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Cronache

Pompei, biglietti nominativi e massimo 20mila visitatori al giorno

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Gli Scavi di Pompei, secondo sito archeologico più visitato d’Italia dopo il Colosseo, si apprestano a implementare due novità importanti: dal 15 novembre sarà fissato un limite giornaliero di 20.000 visitatori, e verranno introdotti biglietti nominativi per tutte le categorie di accesso. Queste misure sono state stabilite per affrontare i rischi derivanti dall’eccessiva presenza di visitatori, soprattutto dopo la stagione estiva da record e il picco massimo registrato la prima domenica di ottobre, con ben 36.480 ingressi gratuiti.

Misure per una gestione sostenibile del sito

Le nuove regole sono state concordate durante un tavolo in Prefettura, alla presenza di rappresentanti delle forze dell’ordine e dei Vigili del Fuoco, e rappresentano un cambio di passo voluto dal direttore del Parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel. Il direttore ha sottolineato la necessità di un turismo sostenibile e “slow”, capace di preservare l’integrità del sito archeologico unico e fragile.

Limiti di accesso e fasce orarie nel periodo estivo

Dal 1 aprile al 31 ottobre, periodo di maggiore affluenza turistica, gli ingressi saranno regolati in base a fasce orarie per garantire una distribuzione ordinata delle visite:

  • 9:00 – 12:00: massimo 15.000 ingressi
  • 12:00 – 17:30: massimo 5.000 ingressi

Questa regolamentazione mira a ridurre la pressione sulle strutture storiche e a migliorare l’esperienza di visita, evitando sovraffollamenti potenzialmente pericolosi, specie in caso di eventi sismici.

Biglietti nominativi e acquisto online per migliorare la sicurezza

Un’altra novità sostanziale è l’introduzione del biglietto nominativo, per tutte le categorie, per il quale sarà richiesto un documento d’identità originale. L’acquisto dei biglietti sarà possibile sia online sia direttamente sul posto, ma il sistema mira a facilitare il controllo e a scoraggiare il turismo di massa, promuovendo invece un turismo più consapevole e di qualità.

Promozione dei siti archeologici vesuviani

Oltre a queste nuove regole, il Parco archeologico di Pompei si propone di valorizzare i siti archeologici vesuviani meno conosciuti, come Boscoreale, Torre Annunziata, Villa dei Misteri, Civita Giuliana e Stabia. L’obiettivo è promuovere un turismo distribuito che possa aiutare anche le realtà culturali circostanti a beneficiare della notorietà di Pompei, offrendo così un’esperienza turistica più ricca e diversificata.

Una visione condivisa per il futuro del turismo culturale

Il direttore Zuchtriegel ha rimarcato l’importanza di una strategia condivisa con il territorio e con gli operatori del settore, per gestire al meglio i cambiamenti post-pandemia e le sfide del turismo moderno. La sostenibilità è la chiave per una crescita qualitativa e rispettosa del patrimonio culturale, ed è solo attraverso la collaborazione che si può costruire un futuro duraturo per Pompei e i suoi siti affiliati.

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