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Cronache

Medici aggrediti a Foggia, ora indaga la Procura

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Asserragliati in una stanza d’ospedale, con scrivanie e cassettiere a bloccare la porta, mentre dall’esterno tentavano di sfondare l’accesso. L’aggressione subita da alcuni medici al Riuniti di Foggia da parte dei familiari di una ragazza deceduta durante un intervento chirurgico finisce sul tavolo dei magistrati della Procura che hanno aperto un fascicolo su quanto avvenuto ieri nell’ospedale del capoluogo pugliese. “Abbiamo anche avuto paura di morire. Quella sera abbiamo rischiato la vita”, ha raccontato uno dei medici vittima della brutale aggressione durante la quale sono state pronunciate anche “minacce di morte”. Oggi in Prefettura si è tenuto un vertice con le forze dell’ordine e il sottosegretario alla salute Marcello Gemmato per definire interventi per garantire la sicurezza dei sanitari, più volte vittime di aggressione nel policlinico cittadino.

“C’è una indagine della magistratura – ha annunciato il direttore generale, Giuseppe Pasqualone al termine della riunione -, quindi bisogna mantenere il riserbo necessario. Ovviamente esprimo vicinanza alla famiglia per il decesso di una ventenne che è una cosa che dispiace tantissimo. Siamo vicini anche ai sanitari che sono stati aggrediti. Non si giustificano questi episodi di cui sono vittime ormai da diverso tempo in tutta Italia. È un fenomeno che va non solo stigmatizzato in maniera assoluta ma in qualche modo anche risolto”. Gemmato, dal canto suo, ha promesso una maggiore presenza dello Stato ricordando anche l’inasprimento delle pene nei confronti degli aggressori voluto dal governo Meloni. “Naturalmente – ha aggiunto – c’è anche un problema di carattere culturale. Perché oggi si pensa di poter far valere i propri diritti aggredendo gli operatori sanitari. Questo non è ammissibile e tollerabile”.

Intanto la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale si prepara a indire “un’ora di interruzione di ogni attività sanitaria di tutti gli ambulatori, i servizi e i reparti”. Un’iniziativa, spiega la Fimmg pugliese, “per far capire a tutti, ai cittadini come alle istituzioni, cosa potrebbe succedere se i medici e tutto il personale sanitario dovessero definitivamente stancarsi di essere un bersaglio inerme e decidessero di abbandonare la sanità”. E sull’ennesima aggressione, cui è rimasto vittima anche un giovane studente del Policlinico, è pronta anche un’interrogazione parlamentare da parte dell’ex ministro della Salute, Roberto Speranza. “La violenza contro gli operatori sanitari è inaccettabile – ha detto -. Le ultime immagini che arrivano da Foggia sono oltre i limiti. Serve una reazione unitaria di tutte le forze politiche e sociali a difesa di chi ogni giorno lavora nel Servizio Sanitario Nazionale”.

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A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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