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Cronache

Beretta a Bellocco: è vero che mi volete ammazzare? E poi c’è colluttazione e omicidio

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“Cos’è questa storia che mi volete ammazzare?”. Sarebbero queste le parole che Andrea Beretta, capo ultrà della curva interista, avrebbe rivolto appena salito in auto, davanti ad una palestra di pugilato a Cernusco sul Naviglio, nel Milanese, ad Antonio Bellocco, erede dell’omonima cosca della ‘ndrangheta, entrato da quasi due anni nel direttivo della curva nord e ucciso la mattina di due giorni fa a coltellate da Beretta, rimasto ferito in modo lieve da un colpo di pistola.

Come emerge dalle indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo, coordinate dai pm di Milano Paolo Storari e Sara Ombra, Beretta, 49 anni, che aveva preso il posto di Vittorio Boiocchi, ammazzato nell’ottobre 2022, al vertice della curva, era a conoscenza del fatto che il clan Bellocco lo volesse eliminare. Stando alle dichiarazioni rese ai pm due giorni fa, il capo ultrà avrebbe detto che dentro la macchina dell’esponente della ‘ndrangheta, dopo le sue prima parole, Bellocco gli avrebbe risposto “sì ammazziamo te e tutta la tua famiglia” e lui avrebbe replicato: “figlio di p…., io non ho paura di te”.

Avrebbe tirato fuori la pistola e sarebbe partita la colluttazione che ha portato al ferimento di Beretta, disarmato, secondo la sua versione, dall’ex amico e rivale, e all’omicidio di Bellocco. Sul corpo il leader della “nord” ha infierito con quasi una decina di coltellate, anche rientrando nella macchina, dopo essere caduto fuori, fino a quando è stato tirato via da due testimoni, mentre era ancora nell’abitacolo. Tra i motivi di contrasto la gestione degli affari illeciti della curva e, a detta di Beretta, la volontà di Bellocco di avere parte degli utili di un negozio di merchandising a Pioltello (Milano).

Sulla dinamica dell’omicidio sono in corso le indagini, così come bisognerà verificare, anche attraverso l’autopsia in programma per la prossima settimana, se sia stato sparato un altro colpo. Un teste ha riferito di aver sentito uno sparo e un altro rumore simile. Intanto, oggi all’ufficio gip arriverà la richiesta di convalida del fermo e di custodia in carcere per Beretta, che si trova ad Opera, e dovrà essere fissata la data dell’interrogatorio.

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A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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