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Cronache

Figlio drogato e violento, genitori costretti a dormire a turno per paura

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Per vent’anni, una coppia di anziani di Cercola ha vissuto un incubo quotidiano. Insulti, intimidazioni e umiliazioni sono stati il pane quotidiano di questi genitori, tormentati incessantemente dal loro figlio di 34 anni. La situazione è degenerata a tal punto che, negli ultimi tempi, i due coniugi erano costretti a restare svegli per evitare che il loro figlio, sotto l’effetto di droghe e alcol, potesse compiere una tragedia.

La vita dei due anziani è stata un inferno, segnato da violenze fisiche e psicologiche continue. Il figlio, un uomo che viveva di espedienti e già noto alle forze dell’ordine, chiedeva incessantemente denaro ai genitori per acquistare stupefacenti. I maltrattamenti erano così gravi che il 30 agosto scorso, dopo l’ennesimo episodio violento, il padre 75enne era dovuto ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso, che gli hanno diagnosticato una prognosi di cinque giorni. La madre, invalida e costretta su una sedia a rotelle, aveva invece scelto di non farsi refertare, preferendo mantenere il silenzio.

La notte di lunedì, il 34enne ha raggiunto il culmine della sua furia. Si è presentato alla porta di casa dei genitori, calciandola e urlando minacce di morte se non avesse ottenuto i soldi richiesti. Era chiaro che l’uomo era in preda alla rabbia e, ipotizzano gli inquirenti, potrebbe essere stato sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. La situazione ha raggiunto un punto di non ritorno, e solo l’intervento tempestivo dei carabinieri ha evitato una possibile tragedia.

Grazie alla segnalazione dei genitori e alla pronta azione delle forze dell’ordine, l’aggressore è stato arrestato e ora dovrà rispondere di maltrattamenti e tentata estorsione. È stato portato in carcere, dove rimarrà in attesa di giudizio.

Questa triste vicenda racconta l’ennesimo caso di violenza domestica, aggravata da problemi di tossicodipendenza e disagio sociale. Il coraggio e la disperazione dei genitori hanno finalmente messo fine a vent’anni di sofferenze, ma l’orrore e l’angoscia di cui sono stati vittime restano un tragico monito sulle conseguenze della dipendenza e della violenza familiare.

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Cronache

Femminicidio a Cagliari, il marito ha confessato

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Ha confessato: dopo oltre sei mesi in cui si è sempre dichiarato innocente ha ammesso le proprie responsabilità Igor Sollai, il 43enne attualmente in carcere con le accuse di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere per aver ucciso e nascosto il corpo della moglie, Francesca Deidda, di 42 anni, sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti sono stati trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125.

Sollai, difeso dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, è stato sentito in carcere a Uta dal pm Marco Cocco. Un interrogatorio durato quattro ore durante il quale il 43enne ha confessato il delitto descrivendo come ha ucciso la moglie e come poi si è liberato del cadavere. Non avrebbe invece parlato del movente. Nessun commento da parte dei legali della difesa. Non è escluso che l’interrogatorio riprenda la prossima settimana.

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Cronache

‘Ndrangheta: patto politico-mafioso, assolti i boss

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featured, Stupro di gruppo, 6 anni ,calciatore, Portanova

Mafia e politica, assolti i boss. La Corte di Appello di Catanzaro ha ribaltato totalmente la sentenza di primo grado riformando la sentenza di primo grado del processo “Sistema Rende”. I giudici di secondo grado hanno assolto i boss e gli appartenenti alle cosche di Cosenza e Rende finiti nell’inchiesta su mafia e politica che coinvolse amministratori ed esponenti dei principali clan cosentini. Assoluzione perche’ il fatto non sussiste per Adolfo D’Ambrosio e Michele Di Puppo (che in primo grado erano stati condannati rispettivamente a quattro anni e 8 mesi di reclusione), l’ex consigliere regionale Rosario Mirabelli e per Marco Paolo Lento (condannati in primo grado entrambi a 2 anni di carcere). Confermate poi le assoluzioni di Francesco Patitucci e Umberto Di Puppo, condannato in passato per aver favorito la latitanza del boss defunto Ettore Lanzino. Secondo l’inchiesta “Sistema Rende”, alcuni politici e amministratori rendesi (tra i quali gli ex sindaci Sandro Principe e Umberto Bernaudo) avrebbero stipulato un patto politico-mafioso grazie al quale avrebbero ottenuto sostegno elettorale in cambio di favori come le assunzioni in alcune cooperative del Comune. Ora la parola spetta alla Cassazione.

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Attacco hacker ad archivi InpsServizi, alcuni server bloccati

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“InpsServizi S.P.A. (Società in House di INPS) ha recentemente subito un attacco informatico di tipo ransomware che ha portato al blocco di alcuni server, rendendo temporaneamente indisponibili alcuni applicativi gestionali e i dati forniti a propri clienti”. E’ quanto si legge in una nota dell’Inps nella quale si precisa che “l’accaduto è stato denunciato prontamente a tutte le autorità competenti”. “Attualmente, sono in corso indagini approfondite. È importante rassicurare i cittadini che il Contact Center, principale servizio di assistenza, non è stato colpito dall’attacco e rimane operativo”. “Le azioni in corso sono concentrate sul ripristino delle infrastrutture compromesse in modo tempestivo e sicuro”.

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