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Cronache

Neres rapinato armi in pugno fuori lo stadio: la paura della compagna e le scuse per non aver firmato autografi

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Il debutto di David Neres, nuovo acquisto del Napoli, è stato segnato da un episodio di violenza che ha lasciato un’amara nota a margine di una serata che, fino a quel momento, era stata indimenticabile. Il calciatore brasiliano, dopo aver contribuito con un assist decisivo alla vittoria in extremis dei partenopei contro il Parma, è stato vittima di una rapina a mano armata fuori dallo stadio Maradona.

Due malviventi, a bordo di uno scooter, hanno sfondato il vetro del minibus su cui Neres viaggiava insieme alla sua compagna, Kira Winona, e sotto la minaccia di una pistola, lo hanno costretto a consegnare l’orologio che portava al polso, dal valore stimato di 100mila euro. Sconvolto dall’accaduto, Neres ha evitato di fermarsi a salutare i tifosi che lo attendevano all’esterno dell’hotel, mentre la compagna ha successivamente spiegato l’accaduto sui social, chiedendo scusa a chi era rimasto deluso dalla mancata interazione.


L’episodio ha suscitato sdegno e preoccupazione tra i tifosi e la comunità partenopea, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza in città, in particolare per quanto riguarda i calciatori, spesso bersaglio di rapine. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che questi episodi, per quanto gravi e inaccettabili, non devono macchiare l’onore di un’intera città. Napoli, con la sua storia, la sua cultura e la passione della sua gente, non può essere ridotta a stereotipi negativi a causa delle azioni criminali di pochi individui.

Gli episodi di violenza contro i calciatori non sono purtroppo una novità, né sono circoscritti a Napoli. Le rapine ai danni di atleti, sia in Italia che all’estero, sono un fenomeno che colpisce indistintamente e che, purtroppo, non risparmia nessuna grande città. Da Roberto Baggio a Vicenza a Gigio Donnarumma a Parigi, questi attacchi sono un problema globale, che richiede risposte concrete e una maggiore protezione per chi, come Neres, vive sotto i riflettori.

Napoli, città amata per la sua ospitalità e per l’immenso affetto che riserva ai suoi eroi sportivi, non può e non deve essere associata solo a questi episodi di criminalità. La violenza metropolitana, seppur presente, rappresenta una minima parte della realtà di una comunità ricca di umanità, cultura e solidarietà.

Le autorità hanno già avviato le indagini, partendo dalle riprese delle numerose telecamere di sorveglianza presenti nella zona dello stadio. L’augurio è che i responsabili vengano presto identificati e assicurati alla giustizia, affinché episodi del genere non si ripetano più e affinché la fiducia nel tessuto sociale della città possa essere ripristinata.

È importante, quindi, non lasciarsi sopraffare dal pessimismo e dalla paura, ma continuare a sostenere i valori positivi che rendono Napoli unica nel suo genere. La passione, la solidarietà e il calore umano della città devono prevalere, dimostrando che Napoli è molto di più di qualche triste episodio di cronaca nera.

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A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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