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US Open: Djokovic e Musetti salutano, avanza Zverev

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Ventiquattro ore dopo il ko di Carlos Alcaraz, agli US Open cade anche Novak Djokovic. Il campione in carica ha perso al terzo turno contro Alexei Popyrin, n. 28 del seeding, con il punteggio di 6-4, 6-4, 2-6, 6-4. Una prova impeccabile dell’australiano che quest’anno aveva perso contro Djokovic al Roland Garros e Wimbledon. Stavolta l’epilogo è stato diverso, con Popyrin che raggiunge gli ottavi in uno Slam per la prima volta in carriera. Saluta New York anche Lorenzo Musetti: per la seconda volta in carriera al 3° turno dello Slam amricano, il carrarino ha perso contro Brandon Nakashima: 6-2, 3-6, 6-3, 7-6(4) lo score in 3 ore e 13 minuti di gioco. E così Djokovic chiude il 2024 senza uno Slam vinto: non accadeva dal 2017. “Per come mi sono sentito e ho giocato dall’inizio del torneo il terzo turno è un successo – ha spiegato Nole in conferenza stampa – Sono arrivato a New York senza sentirmi fresco mentalmente e fisicamente. Ci ho provato essendo gli US Open. Non ho avuto problemi fisici, mi sentivo senza benzina. Si è visto dal modo in cui ho giocato fin dall’inizio”.

Il serbo ha poi analizzato le differenze fra la meravigliosa Olimpiade e queste opache prestazioni, collegate proprio agli sforzi dei Giochi. “Ero scarico dopo tutte le energie che avevo speso per vincere a Parigi. Qui la superficie è diversa ed ero a corto di benzina. Non ho mollato perché sono gli Us Open e ho fatto un tentativo. Pazienza, la vita va avanti e guardo al futuro. Può succedere di giocare male e che non funzioni niente, qui è accaduto. Ho provato a cambiare molte cose nel mio gioco, ma perdevo tempismo e movimenti, perdevo le basi”. Tanta delusione ma anche ma anche estrema lucidità da parte di Musetti nelle dichiarazioni rilasciate ai giornalisti che gli chiedevano una analisi del match: “E’ stata una partita di altissimo livello – ha detto Lorenzo – , Brandon ha meritato e il servizio è stata la sua arma vincente. Fa male perché credo di aver giocato una delle migliori partite da quando sono sul cemento, ho espresso un ottimo livello di tennis, a parte il primo set in cui lui mi ha investito, ma dal secondo set in poi ho dominato lo scambio e questo mi faceva ben sperare. E’ stata impressionante la sua continuità al servizio e questo lo ha sicuramente aiutato a rimanere in partita. Da un lato sono contento del Lorenzo visto oggi in campo, anche se il risultato è parecchio amaro”.

La testa di serie più alta ancora in corsa nella parte bassa del tabellone è Sascha Zverev. Il n. 4 al mondo (ma virtualmente n. 2 dopo gli US Open) ha finito il proprio match alle 2.35 di notte, battendo in quattro set l’argentino Tomas Etcheverry con il punteggio di 5-7, 7-5, 6-1, 6-3. Una battaglia di 3 ore e 35 minuti, in cui il tedesco ha alzato il livello del gioco soprattutto negli ultimi due parziali. Rimonta anche per Casper Ruud contro il cinese Juncheng Shang, mentre non hanno avuto difficoltà Rublev e Dimitrov rispettivamente contro Lehecka e Griekspoor.

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Morto Toto’ Schillaci, eroe delle notti magiche

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Totò Schillaci, idolo di Italia 90, è morto a 59 anni. L’ex calciatore era stato ricoverato in gravi condizioni lo scorso 7 settembre nel reparto di pneumologia dell’ospedale Civico a Palermo. Lo comunica l’azienda sanitaria. Il bomber della Nazionale, della Juve e dell’Inter sembrava nei giorni scorsi rispondere alle cure del medici. Tanto che i bollettini segnalavano un leggero ma costante miglioramento. Nelle ultime ore le sue condizioni si sono aggravate. La camera ardente potrebbe essere allestita nello stadio Renzo Barbera del Palermo. 

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Salta la prima panchina in serie A, la Roma esonera Daniele De Rossi

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L’AS Roma ha annunciato ufficialmente di aver sollevato Daniele De Rossi dall’incarico di allenatore della Prima Squadra. La decisione, come spiegato dal Club, è stata presa nell’interesse della squadra, con l’obiettivo di riprendere il percorso auspicato in un momento in cui la stagione è ancora nelle sue fasi iniziali.

Il Club giallorosso ha espresso gratitudine a De Rossi per il lavoro svolto nei mesi trascorsi come tecnico, sottolineando la passione e la dedizione con cui ha guidato la squadra. Nonostante la separazione professionale, De Rossi sarà sempre considerato una figura di casa nella Roma, simbolo di un legame indissolubile con i colori giallorossi.

La società ha inoltre fatto sapere che seguiranno ulteriori comunicazioni riguardanti la guida tecnica della squadra, con l’intento di dare una nuova direzione al progetto sportivo per il resto della stagione.

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Champions: Thiago esordio da sogno, Juve fa 3-1 con PSV

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La Juve di Champions è la versione più bella di questo inizio stagione. I bianconeri travolgono il Psv per 3-1, Thiago Motta vive un debutto da sogno e Yildiz fa impazzire i 40mila dello Stadium: la perla del turco è degna del miglior Del Piero, a 19 anni e 136 giorni supera proprio Alex nella classifica dei marcatori più giovani della Juve nella competizione. A tempo scaduto arriva il 3-1 di Saibari che “rovina” l’imbattibilità dei bianconeri, ma non la festa. Thiago Motta fa solo due cambi rispetto alla squadra che ha cominciato ad Empoli: nell’undici titolare non c’è Douglas Luiz ma McKennie con Locatelli davanti al quartetto difensivo formato da Kalulu, Gatti, Bremer e Cambiaso.

In porta torna Di Gregorio, resta ancora fuori Danilo mentre davanti vengono confermati Gonzalez e Koopmeiners con Yildiz alle spalle di Vlahovic. Bosz lancia De Jong come punta centrale del tridente completato da Bakayoko e Tillman. Tra i pali non c’è Benitez, rientrato in Olanda per la nascita del figlio, bensì il suo vice Drommel. E’ l’esordio di Thiago Motta in Champions, ma anche di Chiellini nella sua nuova veste: l’ex capitano bianconero è tornato in società da dirigente, il “battesimo” è avvenuto al pranzo Uefa al ristorante “Del Cambio” in pieno centro a Torino.

Allo Stadium torna a suonare la “musichetta” a distanza di 685 giorni dalla sfida contro il Psg di novembre 2022, il primo tiro in porta è del Psv con Veerman dopo sette minuti ma Di Gregorio blocca a terra senza affanni. La manovra olandese appare più fluida, i bianconeri rispondono con un colpo di testa di Nico Gonzalez smorzato da Dams.

E’ il segnale che la Juve sta prendendo le misure, al 21′ arriva il vantaggio: Yildiz prende palla e punta Ledezma, poi fa partire un destro a giro che si infila sotto l’incrocio dei pali. E’ il classico gol alla Del Piero, proprio l’idolo del turco che esulta con la linguaccia di “Pinturicchio” e quasi non si rende conto della sua prodezza al debutto in Champions. Lo Stadium è una bolgia, la squadra di Thiago Motta spinge sull’acceleratore e va subito vicina al raddoppio ma Drommel si supera di piede su McKennie.

Il Psv barcolla e si salva anche su Nico Gonzalez, poi al 27′ becca il 2-0 firmato dall’americano che questa volta non sbaglia. I due allenatori non fanno cambi nell’intervallo, ma soprattutto non cambia l’atteggiamento offensivo dei bianconeri che trovano subito il tris: Vlahovic si traveste in uomo-assist, Nico Gonzalez è dimenticato in mezzo all’area e tutto solo batte ancora Drommel. Thiago Motta inserisce Danilo e Thuram e al 69′ concede lo standing ovation a Yildiz, Bosz prova a scuotere il suo Psv con Saibari e Lang.

La reazione della sua squadra è tutta in un destro centrale di Saibari, Vlahovic si divora il poker e a tempo scaduto arriva il gol della bandiera per gli olandesi realizzato proprio dal subentrato marocchino. La Juve può esultare per l’esordio vincente in Champions, sabato sempre allo Stadium ci sarà il big-match contro il Napoli: l’obiettivo è ripartire anche in campionato dopo due 0-0 di fila, all’orizzonte c’è il primo crash-test per lo scudetto contro il grande ex Antonio Conte.

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