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Cronache

Garante, a Poggioreale recluso mangia dito di un altro detenuto

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“Nel pomeriggio di mercoledì, all’interno della Casa Circondariale di Poggioreale, si è verificato un episodio terribile di cannibalismo. Un detenuto affetto da disturbo psichico, diagnosticatogli presso l’ospedale di Torre del Greco dal quale era stato dimesso, ha aggredito prima lanciando detersivo negli occhi, e poi letteralmente staccato e mangiato parte di un dito di un altro detenuto, anche lui affetto da problematiche psichiche”. E’ quanto rende noto il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello. “Oltre che l’aumento degli psichiatri, è ormai chiaro che serve nel carcere di Poggioreale una struttura adatta all’accoglienza di detenuti affetti da disturbi psichici. Se non una struttura, almeno un’unità operativa dedicata con infermieri, assistenti sociali, tecnici della riabilitazione e psicologi – spiega – Sono più di duecento i detenuti psichiatrici presenti nell’Istituto, una ottantina sono psicotici. Occorre applicare il decreto della Giunta regionale della Campania area sanitaria n.6 del 25/01/2018, art.33.3. Chi cura i pazienti psichiatrici liberi?”.

“Il Dipartimento di Salute Mentale è formato da psichiatri, psicologi, infermieri, assistenti sociali, tecnici della riabilitazione psichiatrica, educatori, oss – sottolinea – Dunque, per curare la malattia mentale non occorre solo lo psichiatra, motivo per il quale anche in carcere, sono necessarie queste figure professionali, dunque una Uosd. Così come esiste un SerD Area Penale, che è uguale ad un SerD esterno, può esistere una Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Salute Mentale in carcere”. Infine, il garante campano ricorda che “nella Casa Circondariale di Poggioreale sono presenti 2067 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 1404 posti. Ci sono sicuramente più di 200 soggetti con disturbi psichici. Di questi almeno 80 sono affetti da psicosi. Al padiglione Firenze, tra i primari, ci sono soggetti affetti da psicosi, così anche al Livorno sinistro, al padiglione Salerno e Roma. Non c’è diritto alla salute senza salute mentale!”.

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Cronache

Napoli, Quartieri Spagnoli: aggredisce moglie e suocera in strada, arrestato 38enne

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Due anni di terrore, botte e minacce. Due anni durante i quali una donna di 36 anni, madre di un bambino di 3, ha tentato di rifarsi una vita dopo la separazione dal marito. Ma quella scelta, maturata a seguito di vessazioni quotidiane, non ha portato la pace sperata. Nonostante la fine della convivenza, il marito non ha mai accettato la separazione e ha continuato a perseguitarla, trasformando ogni incontro in un momento di paura.

La sera dell’ultimo episodio di violenza, la donna si trovava in una pizzeria nei Quartieri Spagnoli, insieme alla madre e al figlio. Una serata tranquilla si è trasformata in un incubo quando il marito, appostato all’esterno del locale, ha atteso che le due donne uscissero per aggredirle. Prima la moglie, poi la suocera sono state prese a pugni, mentre l’uomo le minacciava di sfregiarle con l’acido, una minaccia già fatta in passato.

Il figlio, spettatore impotente, ha pianto disperato, mentre i presenti, clienti e dipendenti del locale, cercavano di reagire alla paura. Qualcuno ha prontamente chiamato il 112, ma l’aggressore si era già allontanato quando i Carabinieri della stazione Quartieri Spagnoli sono giunti sul posto.

Grazie alle indagini immediate, i militari hanno acquisito le immagini della pizzeria e quelle delle telecamere lungo il percorso di fuga dell’uomo. Il 38enne è stato rintracciato e arrestato poche ore dopo per maltrattamenti in famiglia. Ora si trova in carcere, in attesa di giudizio.

Per la moglie e la suocera, le ferite fisiche riportate guariranno in 20 e 7 giorni rispettivamente.

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Cronache

Fuorigrotta, il corpo di una donna morta da 48 ore lasciato in casa: la denuncia di Borrelli (AVS)

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A Fuorigrotta, il corpo di una donna di 86 anni deceduta due giorni fa rimane prigioniero in casa propria, senza che nessuna istituzione intervenga per rimuoverlo. La donna viveva con due figli affetti da disabilità, anche mentale, e nonostante le segnalazioni ai Carabinieri e agli assistenti sociali, la situazione è rimasta irrisolta.

Secondo un vicino di casa, che ha contattato il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli, “i Carabinieri hanno spiegato che, trattandosi di morte naturale, non possono fare nulla. Gli assistenti sociali, invece, hanno richiesto ai figli della defunta di presentare l’Isee per permettere al Comune di intervenire”. Di fronte a queste risposte, i figli si sono barricati in casa, mentre i residenti del rione sono esasperati per il cattivo odore che si sta diffondendo.

Borrelli ha denunciato quello che definisce “il classico scaricabarile della burocrazia”, sottolineando l’urgenza di un intervento. “Abbiamo allertato la ASL affinché intervenga quanto prima per evitare un problema sanitario. Lavorare nella pubblica amministrazione significa impegnarsi per la collettività, non scaricare responsabilità su un altro ufficio”, ha dichiarato il deputato, criticando duramente sia i Carabinieri che gli assistenti sociali per la gestione della vicenda.

Borrelli ha inoltre coinvolto il consigliere municipale Salvatore Orga affinché la situazione venga monitorata da vicino, auspicando una risoluzione rapida e rispettosa per evitare ulteriori disagi e sofferenze per la comunità locale.

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Cronache

Auto finisce in fossato e contro un muro, due morti

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Una donna e un uomo sono morti in un incidente avvenuto alle ore 6:30 a Camposampiero (Padova), in cui la loro automobile è finita fuori strada in un canale di scolo, schiantandosi contro un muretto di cemento di un passaggio pedonale. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento volontario di Borgoricco (Padova), che hanno messo in sicurezza l’auto ed estratto la coppia dall’abitacolo. Nonostante i soccorsi sanitari, il medico del Suem ha dovuto dichiarare la morte della donna, di 46 anni, e dell’uomo di 43. I carabinieri hanno deviato il traffico ed eseguito i rilievi del sinistro.

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