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Economia

L’inflazione ancora in discesa, ad agosto giù all’1,1%

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L’inflazione continua a calare e spiana la strada al secondo taglio dei tassi d’interesse. In Italia ad agosto scende all’1,1%, l’Eurozona al 2,2% rivede i minimi da giugno 2021, e anche se i prezzi dei servizi continuano a salire gli economisti rassicurano che è solo l’effetto temporaneo del turismo estivo. La “bestia” dell’inflazione, come la chiamava il presidente della Bundesbank Joachim Nagel, sembra insomma definitivamente domata. E se il taglio dei tassi nella prossima riunione della Bce il 12 settembre sembra ormai certo, tanto che le Borse non si entusiasmano dopo i dati dell’inflazione, sui passi successivi non c’è certezza. Per il membro del comitato esecutivo, Isabel Schnabel, bisogna procedere con gradualità e cautela. In Italia dopo l’aumento di luglio (1,3% dal 0,8% di giugno) l’indice nazionale dei prezzi al consumo ad agosto è risceso all’1,1%.

Il lieve rallentamento, spiega l’Istat, riflette prima di tutto il calo dei prezzi dell’energia che si amplia (da -6% a -8,6%), ma anche quello dei prezzi dei servizi legati alla casa come rifiuti e manutenzione (da 2,7% a 2,5%). In aumento invece il cosiddetto ‘carrello della spesa’ (da 0,7% a 0,9%), e i trasporti (da 2,2% a 2,9%). Per una coppia con due figli, spiega l’Unione nazionale dei consumatori, significa 88 euro in più che se ne vanno solo per mangiare e bere. C’è poi il capitolo estate e l’effetto turismo: il costo dei servizi resta elevato e la dinamica continua ad accelerare, passando dal 3% di luglio al 3,2% di agosto. La differenza tra costo dei beni e costo dei servizi si va insomma ampliando, portandosi al 3,7% dal 3,1% di luglio. L’aumento più consistente è proprio quello di hotel e ristoranti: i prezzi ad agosto sono saliti del 4,4% rispetto all’anno scorso. Per il Codacons è una stangata sulle ferie degli italiani: i pacchetti vacanza hanno avuto un rincaro record del 37,4%, i listini di villaggi vacanza e campeggi crescono del 12,9%. Calano solo i biglietti aerei, con le tariffe dei voli nazionali che scendono del 5,2% e i voli internazionali del 9,6% rispetto ad agosto del 2023. Dopo gli ottimi dati dei prezzi in Germania, scesi sotto il 2% per la prima volta dal 2021, l’Eurostat certifica il calo dell’inflazione per l’intera Eurozona, che dal 2,6% di luglio torna al 2,2% visto l’ultima volta a giugno 2021.

I servizi salgono dal 4% al 4,2%, ma è una febbre destinata a ridursi con la fine della stagione vacanziera. Per questo, secondo il governatore della banca centrale estone Madis Muller, non ci sono più dubbi sulla prossima tappa della Bce: “Possiamo essere sempre più fiduciosi che a settembre sarà possibile tagliare i tassi”, ha assicurato, ma senza sbilanciarsi sul futuro. Gli occhi dei mercati, che stanno già scontando un taglio da 25 punti base il prossimo mese, sono ora puntati su ottobre cercando di capire quanti altri tagli ci saranno entro l’anno. Schnabel, esponente di punta dei falchi nel Consiglio direttivo della Bce, richiama alla cautela. “Il passo dell’allentamento della politica monetaria non può essere meccanico, deve basarsi su dati e analisi”, ha avvertito, invitando ad avere un approccio “cauto e graduale”. Le conferme sul buon andamento dell’inflazione arrivano anche negli Stati Uniti. L’indice dei prezzi delle spese per consumi personali ad agosto è rimasto fermo al 2,5%, come previsto.

Anche l’inflazione Pce, depurata dalle componenti alimentari ed energetiche, l’indicatore preferito dalla Fed, è rimasta al 2,6%, meno del 2,7% stimato. L’unico dubbio dei mercati, che si aspettano il primo taglio dei tassi nella riunione del 17 settembre, è se sarà da 25 punti base o no. Se i dati sull’occupazione della prossima settimana dovessero essere deboli, potrebbe anche essere più ampio.

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Economia

Campari: ceo Fantacchiotti si dimette, interim a Marchesini e Di Fede

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Campari comunica che Matteo Fantacchiotti si è dimesso da amministratore Delegato e membro del Consiglio di amministrazione “per motivi personali” e che le dimissioni sono effettive da oggi. Il board del gruppo “ha deciso di nominare Paolo Marchesini (Chief Financial and Operating Officer) e Fabio Di Fede (General Generale e Business Development Officer) co-ceo ad interim e come membri esecutivi di un Leadership Transition Committee, che sarà presieduto da Bob Kunze-Concewitz (non-executive Director).

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Economia

Firmato l’accordo di coesione: sbloccati 3,5 miliardi per la Campania, investimenti in sanità e infrastrutture

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È stato firmato l’atteso accordo di coesione che sblocca 3,5 miliardi di euro per la Regione Campania, segnando un momento di distensione tra il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il commissario UE per il PNRR Raffaele Fitto e il presidente della Regione Vincenzo De Luca. Questo accordo arriva dopo mesi di discussioni e correzioni sulle proposte di investimento avanzate dalla Campania e si aggiunge ai 2 miliardi già destinati ad altre opere cruciali, tra cui la riqualificazione di Bagnoli.

Investimenti in sanità e ambiente

Una parte significativa dei fondi sarà destinata al settore sanitario, con 441 milioni di euro investiti in edilizia sanitaria. Tra gli interventi principali, 12 milioni andranno al nuovo ospedale pediatrico Santobono, 83 milioni al restauro degli Incurabili, 50 milioni alla ristrutturazione del Cardarelli, e oltre 3 milioni per il Polo socio-sanitario di Ponticelli.

Sul fronte ambientale, 356 milioni sono stati stanziati per la rimozione delle ecoballe di rifiuti e 250 milioni per la costruzione di biodigestori. Altri 72 milioni saranno destinati alle bonifiche delle discariche e fondi aggiuntivi andranno a ristrutturare le strade della regione.

Progetti per Napoli

Napoli sarà al centro di numerosi interventi infrastrutturali. Tra questi, 50 milioni andranno alla riqualificazione dello stadio Collana, mentre 20 milioni saranno destinati all’ampliamento del Museo Madre. Per la metropolitana Linea 1, 47 milioni saranno investiti nel tratto Piscinola-Capodichino e 73 milioni per la Galleria Poggioreale. Inoltre, 200 milioni saranno dedicati alla riqualificazione del nodo intermodale di Napoli Garibaldi e alla nuova sede della Regione Campania.

Le reazioni

La premier Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza dell’accordo, affermando che “gli interventi incideranno profondamente sulla qualità della vita dei cittadini campani” e che “l’obiettivo è accelerare il percorso di crescita e sviluppo della Regione”. Anche il presidente De Luca si è detto soddisfatto, riconoscendo che l’accordo arriva dopo un lungo anno di confronti duri, ma che permetterà finalmente di completare progetti sospesi e migliorare infrastrutture essenziali.

Sindacati e imprenditori hanno accolto positivamente la firma dell’accordo. Nicola Ricci, segretario campano della Cgil, ha evidenziato che “si tratta di una spinta importante per il piano di investimenti”, mentre Giovanni Sgambati della Uil ha parlato di “una svolta necessaria per avviare infrastrutture fondamentali”. Anche Doriana Buonavita della Cisl ha sottolineato la necessità di collaborazione istituzionale per ottimizzare gli interventi.

Confindustria, rappresentata da Costanzo Jannotti Pecci, ha apprezzato il clima di distensione tra Meloni e De Luca, auspicando una collaborazione costruttiva. Per le imprese edili, il presidente di Ance Campania, Luigi Della Gatta, ha espresso soddisfazione, dichiarando che “finalmente si possono avviare investimenti e grandi opere attesi da troppo tempo”.

Un passo decisivo per lo sviluppo della Campania

L’accordo, che prevede un totale di 6,5 miliardi programmati per la regione, rappresenta un’opportunità cruciale per migliorare infrastrutture, sanità e ambiente, garantendo un futuro di sviluppo e crescita per la Campania.

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Economia

Davide Leone investe su Tim, compra 10% risparmio

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Davide Leone & Partners scommette su Tim. La società d’investimento con base a Londra, ha in portafoglio il 10% delle azioni di risparmio del gruppo guidato da Pietro Labriola. Da tempo per Tim si parla del progetto di conversione delle risparmio ma non c’è nulla all’orizzonte. Le risparmio di Tim nella prima seduta della settimana hanno chiuso in rialzo dell’1,4% a 0,279 euro e sono ai massimi da fine febbraio, con un picco di acquisti a metà della scorsa settimana. Dall’11 settembre sono infatti salite dell’11%. Le ordinarie hanno invece chiuso in aumento dell’1,3% a 0,249 euro.

Noto in Italia per il suo investimento in Banco Bpm, fonti vicine a Davide Leone sottolineano che dall’operazione su Tim c’è un buon margine per estrarre valore. Il gruppo di tlc è uno delle poche società quotate a Piazza Affari che ancora conservano le risparmio: questo tipo di titoli non danno diritto di voto ma dividendo. Dopo mesi di lunghe trattative, Tim a luglio ha portato a termine la vendita della sua rete fissa a Kkr, in un’operazione che ha valutato la rete 22 miliardi di euro. Vendendola Tim ha ridotto l’indebitamento snellendosi per competere in uno dei mercati più competitivi al mondo sulla telefonia. Di recente è emerso che il finanziere Davide Leone, con un’operazione datata 23 febbraio, si è riportato sopra la soglia del 5% in Banco Bpm, per quanto sia una partecipazione potenziale, costruita per il 3,251% su opzioni e per 2,223% riferibile ad azioni. In totale, emerge dagli aggiornamenti Consob sulle partecipazioni rilevanti, i diritti di voto sono al 5,474%, attraverso Dl Partners Opportunities Master Fund e Dl Partners A Fund.

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