Collegati con noi

Cronache

Manovra pro lavoro e figli. Prima cuneo e Irpef

Pubblicato

del

Sostenere i redditi dei lavoratori, con il taglio del cuneo e quello dell’Irpef, con la riduzione delle aliquote che, se si riusciranno a trovare altri 2,5 miliardi di risorse rispetto al passato, potrebbe essere estesa anche per i redditi fino a 50-60mila euro. E poi le famiglie con figli, con interventi che puntano a favorire la natalità e che partono dalla conferma dei bonus mamme che saranno allargati dalle lavoratrici dipendenti alle partite Iva. Inoltre, anche se non fa parte della manovra, è in arrivo in parlamento a settembre il decreto delegato su Irpef-Ires: riorganizza queste due imposte per alcuni aspetti tecnici, ma soprattutto prevede l’arrivo a gennaio del Bonus Befana di 80 euro per i redditi più bassi, in attesa a regime di un intervento di alleggerimento delle tasse sulle tredicesime.

Il governo Meloni è al lavoro sulla manovra. In molti dicasteri i ministri hanno incontrato i propri uffici tecnici per delineare proposte e risparmi. Incontri tra tecnici per il tema pensioni sono invece previsti solo tra una settimana. Ma prima del varo vero e proprio la manovra dovrà passare due diversi step. Il primo snodo è politico, riguarda la definizione delle linee guida, che saranno al centro del confronto previsto venerdì tra la premier e i due viceministri, Salvini e Tajani. E di certo lavoro e figli sono e rimarranno la priorità. Il secondo passaggio è finanziario: il quadro sarà definito nel ‘Piano Strutturale di Bilancio’. E’ un nuovo documento che serve a definire l’aggiustamento settennale richiesto dalle nuove regole Ue sui conti, un aggiustamento che vale circa 10 miliardi l’anno e che l’Italia ha già considerato nelle previsioni inserite ad aprile nel Def.

Il nuovo documento, il Psb, arriverà a Bruxelles intorno al 20 settembre ma prima sarà definito a metà mese e poi portato all’esame del Parlamento che dovrà approvarlo con delle risoluzioni. L’iter di avvicinamento alla manovra cambia: scompare la Nadef, cioè la nota di aggiornamento del Def che contiene le nuove stime macroeconomiche. Ma soprattutto cambiano anche i contenuti con i nuovi indicatori previsti dall’Ue che cambieranno i contenuti, soprattutto nelle tabelle ‘programmatiche’. Nel caso dell’Italia indicheranno il percorso per 7 anni, anche se ogni anno potranno essere aggiornate. Sarà questo quadro economico quello dentro il quale il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti intende muoversi.

La manovra, anche grazie al buon andamento delle Entrate, non sarà certo lacrime e sangue. Ma non si potrà largheggiare. Per ora si stimano interventi per 23 miliardi. Riguardano la riproposizione del taglio del Cuneo, che vale poco meno di 10 miliardi, e il primo intervento Irpef, stimato sui 4 miliardi. Un ulteriore taglio, questa volta per l’aliquota Irpef che è ora al 35% che si applica fino a 50.000 euro, costerebbe 1,1-1,2 miliardi per punto percentuale. L’intervento – che si ipotizza di due punti e quindi varrebbe sui 2-2,5 miliardi – è legato al successo del concordato preventivo biennale: i dati arriveranno però a fine ottobre, dopo il varo concreto della manovra e quindi sarà un decreto collegato a portare eventuali buone notizie per i contribuenti. C’è poi il capitolo famiglia. Ora il bonus per le mamme lavoratrici con 2 figli vale solo fino a dicembre. Sarà esteso e applicato anche alle donne che lavorano con partita Iva, alle professioni.

Ma non è escluso che possano esserci anche altri interventi per sostenere la genitorialità e per contrastare la denatalità. Il capitolo pensioni è certo tra quelli su cui si ipotizzano interventi, ma solo dopo aver affrontato le priorità e le cosiddette spese indifferibili, come ad esempio le risorse per il rinnovo dei contratti pubblici. Al momento Quota 103 non ha ricevuto grandi adesioni e l’intenzione sarebbe quella di riproporla, insieme alle altre misure: l’Opzione Donna, l’Ape sociale, la decontribuzione (il cosiddetto bonus Maroni) per chi rimane al lavoro dopo la scadenza dell’età pensionabile.

Si valuta anche l’introduzione di una certa obbligatorietà per i versamenti del Tfr nei fondi pensione e, il più contestato, allungamento delle ‘finestre’ per chi va in pensione anticipatamente. Più difficile che possano arrivare norme come ‘Quota 41’, fortemente voluta dalla Lega. Ma il confronto è appena iniziato e non si è arrivati nemmeno al calcio d’inizio per la definizione concreta delle misure.

Advertisement

Cronache

Fuorigrotta, il corpo di una donna morta da 48 ore lasciato in casa: la denuncia di Borrelli (AVS)

Pubblicato

del

A Fuorigrotta, il corpo di una donna di 86 anni deceduta due giorni fa rimane prigioniero in casa propria, senza che nessuna istituzione intervenga per rimuoverlo. La donna viveva con due figli affetti da disabilità, anche mentale, e nonostante le segnalazioni ai Carabinieri e agli assistenti sociali, la situazione è rimasta irrisolta.

Secondo un vicino di casa, che ha contattato il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli, “i Carabinieri hanno spiegato che, trattandosi di morte naturale, non possono fare nulla. Gli assistenti sociali, invece, hanno richiesto ai figli della defunta di presentare l’Isee per permettere al Comune di intervenire”. Di fronte a queste risposte, i figli si sono barricati in casa, mentre i residenti del rione sono esasperati per il cattivo odore che si sta diffondendo.

Borrelli ha denunciato quello che definisce “il classico scaricabarile della burocrazia”, sottolineando l’urgenza di un intervento. “Abbiamo allertato la ASL affinché intervenga quanto prima per evitare un problema sanitario. Lavorare nella pubblica amministrazione significa impegnarsi per la collettività, non scaricare responsabilità su un altro ufficio”, ha dichiarato il deputato, criticando duramente sia i Carabinieri che gli assistenti sociali per la gestione della vicenda.

Borrelli ha inoltre coinvolto il consigliere municipale Salvatore Orga affinché la situazione venga monitorata da vicino, auspicando una risoluzione rapida e rispettosa per evitare ulteriori disagi e sofferenze per la comunità locale.

Continua a leggere

Cronache

Auto finisce in fossato e contro un muro, due morti

Pubblicato

del

Una donna e un uomo sono morti in un incidente avvenuto alle ore 6:30 a Camposampiero (Padova), in cui la loro automobile è finita fuori strada in un canale di scolo, schiantandosi contro un muretto di cemento di un passaggio pedonale. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento volontario di Borgoricco (Padova), che hanno messo in sicurezza l’auto ed estratto la coppia dall’abitacolo. Nonostante i soccorsi sanitari, il medico del Suem ha dovuto dichiarare la morte della donna, di 46 anni, e dell’uomo di 43. I carabinieri hanno deviato il traffico ed eseguito i rilievi del sinistro.

Continua a leggere

Cronache

Dia sequestra beni per 12 milioni a commercialista Messina

Pubblicato

del

Beni per un valore complessivo di 12 milioni di euro sono stati sequestrati dalla Dia a un noto commercialista di Messina. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione Misure di Prevenzione del tribunale; il professionista è stato coinvolto in numerosi procedimenti penali per truffa finalizzata al conseguimento di erogazioni pubbliche, reati fiscali, riciclaggio e autoriciclaggio, ed è stato sottoposto anche alla sorveglianza speciale per due anni con l’obbligo di soggiorno nel comune di residenza.

Secondo le indagini, coordinate dalla Dda di Messina, il commercialista avrebbe “da sempre strumentalizzato la sua attività professionale per la costituzione di un sistema truffaldino fondato sull’utilizzo di schemi societari non corrispondenti al dato reale, attraverso il quale egli ha rivolto a suo vantaggio consistenti contributi di natura pubblica”, tra cui gli incentivi previsti a favore delle attività produttive delle aree depresse, “così realizzando un imponente arricchimento personale”. Il provvedimento di confisca riguarda 9 imprese, operanti nel campo dell’assistenza fiscale, dell’assistenza agli anziani ed in quello immobiliare, 7 appartamenti, un fabbricato e 17 terreni nelle province di Messina e Palermo, nonché decine di rapporti finanziari.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto