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Media, in fiamme deposito petrolio nella regione di Rostov

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Le difese aeree russe hanno abbattuto nella notte quattro droni sul territorio della regione di Rostov, nel sud del Paese: lo ha reso noto il governatore della regione, Vasily Golubev, come riporta la Tass. “Intorno alle 3:00 (ora di Mosca, le 2:00 in Italia, ndr) quattro Uav (droni, ndr) sono stati abbattuti nella regione di Rostov – ha affermato il governatore -. Secondo le prime informazioni nessuno è rimasto ferito”.

Un vasto incendio è scoppiato nella notte in un deposito di petrolio nel distretto di Kamensky, nella regione russa di Rostov, attaccato dalle forze ucraine: lo riporta il canale Telegram Rostov Novosti. In precedenza il governatore della regione aveva reso noto che quattro droni sono stati abbattuti sul territorio.

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New York Times: Israele dietro all’attacco con i cercapersone

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Israele ha messo l’esplosivo nei cercapersone venduti a Hezbollah. Lo riporta il New York Times, citando alcune fonti americane. L’esplosivo sarebbe stato posizionato vicino alla batteria di ogni dispositivo e attivato tramite un messaggino.

I cercapersone che Hezbollah aveva ordinato alla taiwanese Gold Apollo sarebbero stati manomessi prima di raggiungere il Libano, riporta il quotidiano americano. La maggior parte dei cercapersone era del modello AP924, anche se nella spedizione erano inclusi anche altri tre modelli. I dispositivi erano programmati per emettere un segnale acustico di diversi secondi prima di esplodere. Alla Gold Apollo sono stati ordinati più di 3.000 cercapersone. Non è chiaro né quando sono stati ordinati né quando sono arrivati in Libano.

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Morti 4 militari Israele a Gaza, anche prima soldatessa

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Quattro soldati israeliani sono stati uccisi e diversi altri sono rimasti feriti durante i combattimenti di ieri a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo hanno annunciato stamattina le Forze di difesa israeliane (Idf). Tra le vittime risulta anche la 20enne Agam Naim, sergente paramedico. Le Idf specificano che si stratta della prima soldatessa a morire nell’offensiva di terra contro Hamas, il cui bilancio sale a 348 vittime.

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Il mogul del rap Sean Combs incriminato, resta in cella

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Il miliardario del rap Sean ‘P. Diddy’ Combs, arrestato lunedi’ sera da agenti dell’Homeland Security in un albergo del centro di Manhattan, è stato incriminato da un gran giurì per oltre un decennio di reati sessuali. Pioniere dell’hip hop mondiale, Combs si e’ dichiarato non colpevole e resterà in carcere in attesa di un processo per il quale l’impresario rischia da 15 anni di carcere all’ergastolo. Combs è il secondo vip della musica recentemente incriminato per reati di sesso dopo R.Kelly, il cantante R&B condannato a oltre 30 anni per pedofilia a New York e Chicago.

Noto anche come Puff Daddy, Combs si era trasferito “volontariamente” la scorsa settimana al centralissimo Park Hyatt sulla 57/a strada per negoziare i termini dell’arresto. Mezz’ora prima di essere ammanettato, era stato visto in strada con il figlio Christian King, concedendo ai fan che lo avevano riconosciuto l’opportunità di qualche selfie con lui. “Non è perfetto ma in questo caso è innocente”, ha detto l’avvocato Marc Agnifilo proponendo alla giudice Robyn Tarnofsky di rimettere in liberta’ Combs dietro il pagamento di una cauzione di 50 milioni di dollari garantita da proprieta’ immobiliari a Miami.

“E’ a rischio di fuga”, ha stabilito invece la giudice minimizzando il rischio che l’impresario faccia in carcere la fine di Jeffrey Epstein, il finanziere pedofilo trovato morto in attesa di processo nella prigione di Rikers Island. L’incriminazione di 14 pagine si legge come un dossier a luci rosse. Menziona gli ormai tristemente famosi “freak parties”, definendoli “elaborate performance sessuali” organizzate da Combs che poi filmava la scena.

Afferma inoltre che l’impresario adescava donne con la lusinga di una relazione e poi usava la forza e le minacce per fargli fare per giorni sesso con prostituti. Dallo scorso inverno Combs è stato al centro di ripetute accuse di violenze da parte di donne e uomini con cui aveva avuto relazioni personali e professionali. In totale sono nove le denunce contro il rapper dal novembre 2023: la prima denuncia “patteggiata” nell’arco di 24 ore era stata della cantante R&B Cassie (Casandra Ventura), che Combs aveva messo sotto contratto con la sua etichetta Bad Boy e che per anni era stata la sua compagna.

Era stata lei la prima a raccontare che “Diddy” l’avrebbe picchiata, drogata e costretta a fare sesso per giorni con prostituti maschi, mentre lui filmava gli incontri in hotel di lusso a New York, Los Angeles, Miami e Atlanta. Combs ha 54 anni e negli anni ’90, lavorando con star come Notorious B.I.G. e Mary J. Blige, è stato il motore per la commercializzazione dell’hip-hop. L’impresario è ricchissimo, con una fortuna stimata a un miliardo di dollari ma dalle incriminazioni è uscito come un uomo violento, perverso e moralmente corrotto. In marzo agenti dell’Homeland Security avevano fatto irruzione nelle sue ville di Miami e Los Angeles in cerca di prove: avevano trovato fucili d’assalto, droghe e 1000 bottiglie olii e lubrificanti intimi.

Era quindi uscito in maggio un video choc in cui si vede Combs seminudo che picchia selvaggiamente Cassie nel corridoio di un hotel di Los Angeles mentre lei tenta disperatamente di raggiungere un ascensore per scappare dalle sue grinfie. L’impresario aveva allora fatto mea culpa: “Non ho scusanti. Sono disgustato oggi come lo ero allora per quel che ho fatto”.

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