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Cronache

Carceri: Ordine medici Napoli, mancano risorse e personale

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“Come presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli, ma prima ancora come medico, sento di non potermi astenere dal commentare la situazione non piu’ sostenibile vissuta dai detenuti nelle carceri e dai colleghi medici che cercano di porre un argine alla deriva del sistema, garantendo il diritto alla salute di chi sta scontando una pena detentiva”.

Lo dice Bruno Zuccarelli, leader dei medici di Napoli e provincia, che sottolinea come la condizione delle carceri italiane rappresenti una delle piu’ gravi emergenze del nostro Paese e, per questo motivo, dovrebbe essere tra le massime priorita’ di qualsiasi programma di governo che voglia definirsi civile e democratico.

“Il sistema penitenziario italiano, in molti casi, non e’ all’altezza dei principi sanciti dalla Costituzione, che pone la dignita’ della persona al centro del sistema giuridico. Molti detenuti vivono in condizioni pessime, in strutture sovraffollate, dove gli spazi sono inadeguati e le condizioni igienico-sanitarie spesso precarie. Questa situazione non solo mina la dignita’ degli individui, ma rappresenta anche un serio problema per la sicurezza del personale chiamato ad occuparsi dei detenuti”, aggiunge.

Il presidente dei medici di Napoli pone l’accento proprio sul tema dell’assistenza sanitaria all’interno degli istituti penitenziari che e’ “estremamente carente. Quando si parla di assistenza sanitaria nelle carceri, non ci si riferisce soltanto all’aspetto medico, ma anche a quello psicologico e infermieristico. In molti casi, i detenuti non ricevono cure adeguate per malattie fisiche o psicologiche, lasciandoli in uno stato di sofferenza cronica”.

E punta il dito contro le carenze di personale e contro un sovraffollamento che rende impossibile una gestione adeguata delle scarse risorse disponibili: “Specchio di questa situazione patologica e’ l’aumento dei suicidi che negli ultimi anni si sono moltiplicati a dismisura””.

In questo contesto, dice il presidente dei medici di Napoli, il diritto alla salute, riconosciuto dalla Costituzione come fondamentale per ogni cittadino, viene troppo spesso di fatto negato all’interno delle carceri. Le gravi lacune nel sistema sanitario penitenziario non solo minano la possibilita’ di riabilitazione dei detenuti, ma rappresentano una forma di punizione aggiuntiva, in aperto contrasto con il principio per il quale la pena deve avere una funzione rieducativa e non punitiva.

“Un carcere che non garantisce la dignita’ e la salute dei detenuti diventa una fucina di disperazione, un luogo di abbandono sociale, e non uno strumento per il reinserimento. Affrontare con urgenza queste problematiche e’ un dovere morale e politico, poiche’ nessuna societa’ puo’ considerarsi giusta e civile se abbandona i suoi membri piu’ vulnerabili, anche quando essi si trovano a scontare una pena. La dignita’ umana e il diritto alla salute devono essere garantiti a tutti, senza eccezione”, conclude.

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A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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