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Cronache

Stuprò 16enne a Ponza, domiciliari dopo oltre un mese

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Dopo oltre un mese di indagini è scattato l’arresto per Manuel Lovecchio, il trentenne romano che lo scorso 7 luglio si introdusse nell’abitazione dei suoi vicini sull’isola di Ponza per violentare la loro figlia sedicenne. Fin da subito i carabinieri avevano stretto il cerchio intorno al giovane, il quale era stato allontanato dall’isola con un foglio di via e denunciato a piede libero. Un provvedimento che scatenò nelle scorse settimane non poche polemiche. Quella domenica sera la minorenne, sola in casa visto che i suoi genitori, entrambi lavoratori stagionali, erano impegnati in un ristorante, era uscita probabilmente per buttare la spazzatura. A quel punto si era trovata di fronte l’uomo, anche lui sull’isola per lavorare come cameriere – ma che non aveva superato il periodo di prova perché aveva importunato alcune clienti -, che l’ha stuprata. Dopo aver subito la violenza, la ragazza aveva trovato la forza di rintracciare sua madre e raccontarle tutto. Era stata la donna a chiamare i carabinieri per denunciare lo stupro, con sua figlia che, nonostante non parlasse l’italiano, era comunque riuscita a raccontare cosa le era successo.

In poco tempo i carabinieri erano riusciti ad identificare il trentenne, già gravato da diversi precedenti penali, che aveva preso con altri due inquilini un’abitazione in affitto proprio accanto a quella della famiglia della vittima. Nei suoi confronti era stato emesso un foglio di via dall’isola e la Procura di Cassino lo aveva denunciato per violenza sessuale aggravata. Il trentaquattrenne, tuttavia, era rimasto in stato di libertà, tant’è che poche ore dopo aveva pubblicato su Instagram un suo selfie in spiaggia, seguito da un’altra stories dove riprendeva due ragazze che ballavano in uno stabilimento balneare a Fiumicino, vicino Roma. Dopo le polemiche di quei giorni, anche il Csm aprì una pratica in merito alla richiesta del consigliere Ernesto Carbone, il quale chiese un “chiarimento sul mancato intervento della magistratura di Cassino in ordine ai fatti di violenza sessuale su minorenne consumata sull’isola di Ponza”.

Oggi pomeriggio, oltre un mese dopo quella richiesta, è scattato il suo arresto per violenza sessuale e l’uomo è finito agli arresti domiciliari, con contestuale applicazione del braccialetto elettronico. Il gip del Tribunale di Cassino motiva l’arresto sottolineando “il pericolo concreto ed attuale che reiteri le condotte delittuose analoghe a quelle commesse nei confronti della giovane vittima”.

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Cronache

A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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