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Cronache

Tragedia in mare, l’imbarcazione affondata è un veliero di lusso tecnologicamente avanzato

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Continuano le ricerche dei dispersi del naufragio che si è consumato questa mattina intorno alle 5, quando una violenta burrasca ha colpito e affondato una imbarcazione a vela tra le più lussuose e tecnologicamente avanzate al mondo. La nave, uno sloop di nome Bayesian, si è inabissata in pochi minuti al largo della costa di Porticello, nella provincia di Palermo. A bordo si trovavano 22 persone, per la maggior parte cittadini britannici, il cui destino è ancora incerto. Sei i dispersi, un corpo è stato trovato nelle vicinanze del  luogo dove si è inabissata l’imbarcazione.

Il Bayesian, lungo 56 metri e largo 11, era un gioiello dell’ingegneria navale moderna, costruito dal celebre cantiere Perini Navi e consegnato nel 2008. Progettato per unire lusso ed efficienza, lo yacht vantava l’albero in alluminio più alto del mondo, con un’impressionante altezza di 75 metri, e un design degli interni curato dall’interior designer Remi Tessier, noto per il suo stile sofisticato e minimalista.

L’imbarcazione Bayesian. Le foto sono tratte dal sito della Perini Navi

Lo yacht poteva ospitare fino a 12 ospiti in sei cabine, tra cui una lussuosa suite padronale, tre cabine doppie e due cabine doppie aggiuntive. A bordo vi era anche spazio per un equipaggio di 10 persone. Il Bayesian offriva una vasta gamma di giochi d’acqua per il divertimento degli ospiti, tra cui due Jet-ski a tre posti, quattro Seabob e attrezzature per immersioni subacquee all’avanguardia, rendendolo una scelta ideale per chi desiderava esplorare i mari in totale comfort e sicurezza.

Costruito con uno scafo e una sovrastruttura in alluminio, con ponti in teak, lo yacht era alimentato da due motori diesel Mtu (8V 2000 M72) a otto cilindri, capaci di spingerlo a una velocità di crociera di 12 nodi e a una velocità massima di 15 nodi, con un’autonomia fino a 3.600 miglia nautiche, grazie ai suoi serbatoi di carburante da 57.000 litri.

Le autorità sono al lavoro per accertare le cause esatte dell’affondamento e per coordinare le operazioni di soccorso. La notizia ha scosso profondamente la comunità locale e internazionale, soprattutto considerando l’alto profilo della nave e dei suoi occupanti. La speranza è che i soccorritori possano intervenire tempestivamente per salvare vite e chiarire i dettagli di questa sciagura.

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Cronache

Bambino investito e ucciso alla periferia di Perugia

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Un bambino di pochi anni è morto dopo essere stato investito in strada alla periferia di Perugia. L’incidente è avvenuto nella zona di San Sisto. Sono in corso accertamenti della polizia locale per ricostruire quanto successo.

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Cronache

Eredità Agnelli: disposti sequestri per 74 milioni

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E’ stato disposto dalla procura di Torino un sequestro di beni preventivo per 74 milioni di euro nell’ambito dell’inchiesta che ruota intorno all’eredità di Gianni Agnelli. Il provvedimento riguarda i fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, il commercialista Gianluca Ferrero e il notaio svizzero Urs Robert Von Gruenigen.

Il sequestro è stato disposto da un gip del tribunale di Torino su richiesta della procura ed è finalizzato alla confisca, anche per equivalente, di beni mobili e immobili fino a 74,8 milioni. A eseguire il provvedimento è stata incaricato il nucleo di polizia economico-finanziaria di Torino della guardia di finanza. Il fascicolo è aperto per dichiarazione fraudolenta e truffa ai danni dello Stato.

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Cronache

Camorra: il pentimento shock di Luisa De Stefano, la boss del rione Pazzigno

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È un vero colpo di scena quello che emerge dalle aule di giustizia napoletane: Luisa De Stefano, leader indiscussa del gruppo camorristico delle “pazzignane”, ha deciso di collaborare con la giustizia dopo otto anni di detenzione. La notizia, riportata oggi dal Corriere del Mezzogiorno, getta nuova luce sulle dinamiche criminali di San Giovanni a Teduccio, rione di Napoli Est, dove il gotha della camorra era solito emettere le sue sentenze di morte.

Il nome di Luisa De Stefano è stato associato a crimini. Siamo in un quartiere dove sono stati commessi due omicidi di spicco  nel 2016: quello di Francesco Esposito, affiliato al gruppo Piezzo, e di Raffaele Cepparulo, scissionista del rione Sanità. Quest’ultimo agguato, avvenuto in un circolo ricreativo di via Cleopatra, costò la vita anche all’innocente Ciro Colonna, appena 19enne. De Stefano, durante una serie di udienze, ha ammesso le proprie responsabilità e ha iniziato a fornire dettagli preziosi sul ruolo del suo gruppo e dei clan rivali.

Secondo le prime dichiarazioni della neo pentita, le riunioni per decidere le sorti delle vittime avvenivano su una scala condominiale, fuori dall’abitazione di Ciro Rinaldi, storico capo dell’omonimo clan. Luisa De Stefano, tuttavia, poteva permettersi il lusso di dare del tu ai capi della malavita e di partecipare attivamente alle decisioni di vita e di morte.

Il suo pentimento, consumato in due udienze consecutive, potrebbe rappresentare un duro colpo per il cartello criminale di Napoli Est e segnare un’importante svolta nelle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia.

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