Collegati con noi

Esteri

Trump e Musk show, cyberattacco prova a fermarli

Pubblicato

del

Uno show durato più di due ore e iniziato con 40 minuti di ritardo a causa di problemi tecnici attribuiti da Elon Musk a un cyberattacco non precisato. La conversazione fra Donald Trump e il patron della piattaforma è uno scambio di complimenti e di domande facili che consentono all’ex presidente di cavalcare e ripetere, anche se con toni più dimessi, i suoi cavalli di battaglia contro l’immigrazione e soprattutto contro Kamala Harris. “E’ un’incompetente, una radicale di sinistra che ha distrutto San Francisco”, ha tuonato Trump. “E’ peggio di Joe Biden, contro il quale c’è stato un colpo di stato. E’ anti-Israele e gli ebrei che votano per lei dovrebbero farsi visitare. La vogliono far sembrare moderata ma non lo è”, ha aggiunto lamentando i tentativi di farla sembrare anche “bella come la nostra grande First Lady Melania”.

Musk si è detto d’accordo con l’ex presidente sul tentativo dei democratici di “riscrivere la storia” e di dipingere Harris come una moderata quando non lo è. I due hanno concordato anche sul rischio di una terza guerra mondiale – Trump è anche tornato ad aleggiare l’ipotesi di una Iron Done per gli Stati Uniti – e sulla necessità di avere un presidente duro che sia in grado di intimidire leader come Vladimir Putin, Xi Jinping e Kim Jong-Un. “Puoi immagine Xi che negozia con Kamala? Io andavo d’accordo con Putin, mi rispettava e lo misi in guardia dal non invadere l’Ucraina”, ha ricordato Trump. Se vinceranno i democratici alla prossime elezioni sarà un “horror show” e vorrà dire che “la prossima volta ci vedremo in Venezuela, un posto più sicuro rispetto al nostro paese”, ha ironizzato l’ex presidente suscitando l’ilarità di Musk. Il Venezuela è stato uno degli esempi citati da Trump sull’immigrazione: “hanno svuotato le loro carceri e hanno mandato i cattivi da noi”, ha osservato. “Se vincono i democratici 50-60 milioni di persone arriveranno al nostro confine da tutto il mondo” in un momento in cui “siamo già travolti dai migranti. Con me però ci sarà la maggiore deportazione della storia e il nostro confine sarà di nuovo sicuro”, ha messo in evidenza l’ex presidente.

Il miliardario ha condiviso con Trump i suoi timori per il “momento critico” che gli Stati Uniti stanno vivendo: “Spero in una tua vittoria per il bene del paese”, ha detto il miliardario spiegando di non essere mai stato finora una persona particolarmente impegnata in politica. “Ho un passato più da democratico. Ho votato Barack Obama e trascorso ore in fila per potergli stringere la mano”, ha ricordato. Musk fino a qualche anno fa non era un sostenitore di Trump e lo aveva ripetutamente criticato, anche per essere troppo anziano per guidare il Paese. Critiche distanti ormai anni luce: nelle due ore di conversazione i due si sono detti praticamente d’accordo quasi su tutto, anche sugli elogi al presidente argentino Javier Milei, e si sono scambiati una serie di complimenti. Per Musk quindi un cambio radicale: è passato in pochi anni da simbolo della California liberal a esponente del movimento Make America Great Again, riflettendo la trasformazione in atto in parte della Silicon Valley, per anni bastione liberal che ora però sta voltando le spalle al partito democratico.

Trump e Musk hanno fatto fronte comune anche nell’attaccare l’Unione Europea dopo la lettera del commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton, che ha ricordato al miliardario il rispetto delle regole e la necessaria rimozione “tempestiva” di eventuali contenuti illeciti o fake news. “Ci sono tentativi di censura da parte di altri paesi”, ha detto Musk. Trump ha colto l’occasione per criticare l’Ue che si “approfitta” degli Stati Uniti sul fronte commerciale mentre “noi li difendiamo con la Nato”. L’Europa – è tornato a ribadire Trump – dovrebbe investire di più nella difesa e pagare “quanto noi” per l’Ucraina.

Advertisement

Esteri

Criptovalute: Trump lancia piattaforma World liberty financial

Pubblicato

del

Donald Trump, insieme ai suoi figli ha lanciato una nuova piattaforma di criptovaluta, che dovrebbe competere con le istituzioni finanziarie tradizionali. World Liberty Financial intende offrire diversi servizi basati sulla cosiddetta finanza decentralizzata, un meccanismo che non utilizza piu’ un intermediario come una banca per effettuare transazioni con terzi. La finanza decentralizzata o DeFi si basa sulla tecnologia “blockchain”, che mantiene un registro delle transazioni teoricamente inviolabile, visibile a tutti. World Liberty Financial consentira’ di prestare e prendere in prestito criptovalute da altri utenti, un servizio che gia’ offrono molte piattaforme, una delle piu’ conosciute e’ Aave. “Questo e’ l’inizio di una rivoluzione finanziaria”, ha detto su X Donald Trump Jr., il figlio maggiore del candidato repubblicano alle presidenziali. Zachary Folkman e Chase Herro, capi del progetto, imprenditori gia’ affermati nel settore delle criptovalute, hanno indicato che la piattaforma utilizzera’ principalmente “stablecoin”, che sono garantiti da una valuta tradizionale, molto spesso il dollaro. Di conseguenza, il loro valore e’ stabile e sono esenti dalle fluttuazioni a volte brutali sperimentate dalla maggior parte delle altre valute digitali.

World Liberty Financial cerca di attirare quante piu’ persone possibile verso le criptovalute, “non per correre molti rischi sul prossimo bitcoin, ma per utilizzare le stablecoin e generare interessi o ottenere liquidita’”, ha spiegato Zachary Folkman. Nel secondo caso, l’utente deposita criptovalute come garanzia per ottenere un prestito di importo maggiore. Il progetto prevede anche la vendita, in un secondo momento, di token, che daranno diritto a partecipare alla governance della piattaforma e non potranno essere rivenduti. “Il 63% circa sara’ messo in vendita al pubblico, ha spiegato Corey Caplan, consulente del progetto, anche se non e’ stato comunicato alcun programma di rilascio. Inizialmente molto critico nei confronti delle criptovalute, da lui definite addirittura una “truffa”, Donald Trump ora ha cambiato radicalmente la sua posizione, al punto da presentarsi ora come un paladino delle valute digitali. Durante un’importante conferenza di settore alla fine di luglio a Nashville (Tennessee), ha promesso che, se rieletto, sarebbe stato “il presidente pro-innovazione e pro-bitcoin di cui l’America ha bisogno”. Donald Trump si schiera quindi in posizione opposta rispetto al governo Biden, favorevole ad una regolamentazione severa del settore.

Continua a leggere

Esteri

Meta bandisce Rt e altri media russi dalle sue piattaforme

Pubblicato

del

Meta ha dichiarato di aver bandito Rt, Rossiya Segodnya e altre reti di media statali russe dalle sue piattaforme. “Dopo un’attenta riflessione, abbiamo ampliato la nostra applicazione in corso contro media statali russi: Rossiya Segodnya, Rt e altre entità correlate sono ora bandite dalle nostre app a livello globale per attività d’interferenza straniera”, ha affermato oggi in un comunicato la società proprietaria di Facebook e Instagram.

Continua a leggere

Esteri

Bus si schianta in Perù, ‘6 italiani gravemente feriti’

Pubblicato

del

Sei italiani e altre decine di turisti sono rimasti gravemente feriti in Perù quando il loro autobus si è schiantato mentre scendeva dall’antica cittadella Inca di Machu Picchu, ha detto la polizia locali. L’autista avrebbe perso il controllo e il mezzo è precipitato fuori dalla strada di montagna a zigzag che collega il sito storico con la città turistica di Aguas Calientes, cadendo per circa 15 metri.

“Abbiamo 30 turisti feriti: sono stati tutti portati a Cusco”, ha detto un funzionario di polizia peruviana. Subito dopo l’incidente, le autorità e i residenti locali sono accorsi in aiuto dei turisti per aiutarli a raggiungere il centro sanitario della città. Almeno 20 persone tra cui italiani, cileni e guatemaltechi sono stati ricoverati in ospedale per fratture ossee. Sono rimasti feriti anche cinque cittadini messicani, due giapponesi e un cinese. La polizia ha aperto un’indagine sull’incidente.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto