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Cronache

Cnr, i parenti della ricercatrice Prati: grati alla magistratura, chiediamo verità e giustizia

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Prati e Filace

Fabio Murena, docente e marito di Maria Vittoria Prati, ha commentato la conclusione delle indagini preliminari relative alla tragica morte della moglie e del tirocinante Fulvio Filace, avvenuta un anno fa. “Mia figlia ed io abbiamo appreso dagli organi di stampa della conclusione delle indagini preliminari. Anche se nulla potrà mai restituirci la nostra amata Mavi, siamo grati agli inquirenti per il lavoro finora svolto. Come sempre dichiarato, abbiamo piena fiducia che la giustizia farà il suo corso e che tutte le responsabilità verranno accertate. È un dovere che tutti abbiamo per onorare il ricordo di Mavi e Fulvio”, ha dichiarato Murena.

La tragedia si è consumata il 23 giugno dello scorso anno, quando l’auto prototipo, una Volkswagen Polo modificata per funzionare in modalità ibrida grazie a un pannello solare, prese fuoco durante un test sulla tangenziale di Napoli. Maria Vittoria Prati, 66 anni, ricercatrice del CNR, e Fulvio Filace, 25 anni, stavano entrambi lavorando al progetto quando il veicolo esplose, causando la morte della ricercatrice il giorno seguente e del giovane stagista alcuni giorni dopo.

L’indagine, condotta dai carabinieri sotto la direzione del pm Manuela Persico e della procuratrice aggiunta Simona Di Monte, ha portato alla notifica di sei avvisi di conclusione delle indagini. Gli esperti hanno stabilito che una scintilla partita dalla batteria del veicolo avrebbe innescato l’incendio, sollevando così l’ipotesi di cooperazione in omicidio colposo, basata sulla possibile sottovalutazione di un difetto di funzionamento.

Gli stretti congiunti di Maria Vittoria Prati, rappresentati dal penalista napoletano Ivan Filippelli, si affidano alla giustizia per ottenere risposte e chiarire le responsabilità dell’incidente. Anche la madre di Fulvio Filace ha espresso determinazione nel cercare giustizia, sottolineando che la morte del figlio è avvenuta durante la sua attività di tirocinante, un aspetto cruciale nella ricerca della verità.

La Procura di Napoli è pronta a dimostrare in sede dibattimentale che il difetto di funzionamento dell’auto è stato sottovalutato, e le famiglie delle vittime attendono con speranza l’esito del procedimento giudiziario, affinché venga fatta giustizia per onorare la memoria di Maria Vittoria Prati e Fulvio Filace.

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A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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