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Carceri: ecco chi erano i 65 detenuti suicidi nella prima metà del 2024

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Si sono impiccati quasi tutti, chi col laccio dei pantaloni, chi con le lenzuola, chi con una corda. Qualcuno si e’ soffocato con un sacchetto di plastica, qualche altro riempiendosi i polmoni di gas o altre sostanze. A volte in cella non erano soli, c’erano dei compagni. A volte non sono morti subito, gli agenti della penitenziaria hanno provato a rianimarli. Eta’ media 37 anni, piu’ stranieri che italiani. Reati dall’omicidio al piccolo spaccio, tanti con dipendenza dalla droga, diversi con sofferenze psichiatriche. Ecco i 65 uomini e donne che si sono tolti la vita nelle carceri italiani dal primo gennaio 2024. Nel 2022 alla fine se ne erano contati 85, mai cosi’ tanti. Non di tutti sono noti nomi e cognomi, della maggior parte i sindacati penitenziari, che a loro volta registrano sette suicidi di agenti in questo anno, hanno diffuso, assieme ad associazioni, garanti e legali, minimi brandelli delle loro storie. 6 gennaio 2024: Matteo Concetti, 23 anni. Stava male da tempo, soffriva di disturbo bipolare. Era rientrato nel carcere di Ancona perche’, svolgendo la pena alternativa lavorando in una pizzeria, aveva sforato sull’orario di rientro a casa.

Il 5 gennaio aveva detto alla madre: “Se mi riportano in isolamento, mi ammazzo” 8 gennaio 2024: Stefano Voltolina, 26 anni, detenuto a Padova, soffriva di depressione. Una volontaria ha affidato il suo ricordo a ‘Ristretti orizzonti’: “Era sveglio, buono, curioso. Abbiamo fallito” 10 gennaio 2024: Alam Jahangir, 40 anni, originario del Bangladesh, si e’ impiccato con un pezzo di lenzuolo a Cuneo, pochi giorni dopo il suo ingresso 12 gennaio 2024: Fabrizio Pullano, 59 anni, si e’ impiccato nel padiglione di alta sicurezza del carcere di Agrigento 15 gennaio 2024: Andrea Napolitano, 33 anni. A Poggioreale per l’omicidio della moglie, soffriva di disturbi psichiatrici 15 gennaio 2024: Mahomoud Ghoulam, 38 anni, marocchino senza fissa dimora, era entrato da poco a Poggioreale 22 gennaio 2024: Luciano Gilardi, gli mancava un mese alla liberta’ ma e’ morto prima da detenuto a Poggioreale 23 gennaio 2024: Antonio Giuffrida, 57 anni, era in carcere a Verona Montorio per truffa 24 gennaio 2024: Jeton Bislimi, 34 anni, si e’ ucciso nel carcere di Castrogno a Teramo: musicista macedone, 34enne, aveva provato ad ammazzare sua moglie. Aveva gia’ tentato il suicidio 25 gennaio 2024: Ahmed Adel Elsayed, 34 anni, e’ stato trovato dagli agenti impiccato nel bagno della sua cella a Rossano Calabro. Gli mancava poco per il fine pena 25 gennaio 2024: Ivano Lucera, 35 anni, si e’ impiccato nel carcere di Foggia. Soffriva di dipendenze 28 gennaio 2024: Michele Scarlata, 66 anni, si e’ ucciso nel carcere di Imperia pochi giorni dopo esserci entrato con l’accusa di avere tentato di uccidere la compagna.

3 febbraio 2024: Alexander Sasha, ucraino di 38 anni, aveva gia’ tentato di tagliarsi la gola prima di impiccarsi a Verona Montorio 3 febbraio 2024: un detenuto disabile di 58 anni si e’ impiccato nel carcere di Carinola (Caserta). Il suo nome non e’ noto. 8 febbraio 2024: Hawaray Amiso, 28 anni, doveva scontare solo tre mesi a Genova. Invece avrebbe “manomesso la serratura del cancello della cella per ritardare l’intervento degli agenti di custodia” prima di impiccarsi 10 febbraio 2024: Singh Parwinder, 36 anni, bracciante agricolo, si e’ ucciso nel bagno del carcere di Latina 11 febbraio 2024: cittadino albanese, 46 anni, imprenditore. Si e’ ucciso a Terni. Gli erano state revocate da poco le misure alternative al carcere. 13 febbraio 2024: Rocco Tammone, 64 anni, era in semliberta’. Rientrato dal lavoro, si e’ ucciso nel cortile del carcere di Pisa 14 febbraio 2024: Matteo Lacorte, 49 anni, si e’ impiccato nel carcere di Lecce nel reparto di massima sicurezza. La Procura indaga per istigazione al suicidio 26 febbraio 2024: cittadino marocchino, 45 anni, si e’ impiccato a Prato 12 marzo 2024: Jordan Tinti, trapper, 27 anni, in carcere a Pavia per rapina aggravata dall’odio razziale. Aveva tentato il suicidio pochi mesi prima 13 marzo 2024: Andrea Pojioca, senza fissa dimora, 31 anni, ucraino. In carcere a Poggioreale per tentata rapina 13 marzo 2024: Patrck Guarnieri, e’ morto il giorno in cui compiva 20 anni per asfissia nel carcere di Teramo. Il pm indaga perche’ l’autopsia lascia dei dubbi che si sia trattato davvero di suicidio 14 marzo 2024: Amin Taib, 28 anni, tossicodipendente, si e’ ucciso nella cella di isolamento a Parma 21 marzo 2024: Alicia Siposova, 56 anni, slovacca, si e’ suicidata mentre era in corso una visita del cardinale Matteo Zuppi nel carcere di Bologna. 24 marzo 2024: Alvaro Fabrizio Nunez Sanchez, 31 anni, attendeva come molti l’ingresso in una Rems da alcuni mesi per gravi sofferenze psichiatriche. Invece si e’ ucciso nel carcere di Torino 27 marzo 2024: cittadino italiano, 52 anni, di cui non state rese note le generalita’, si e’ impiccato al cancello della cella con il laccio dei pantaloni nel carcere di Tempio Pausania 1 aprile 2024: Massimiliano Pinna, 32 anni, si e’ impiccato al secondo giorno di carcere a Cagliari dove era stato portato per un furto 7 aprile 2024: Karim Abderrahin, 37 anni, si e’ impiccato in cella a Vibo Valentia 10 aprile 2024: Ahmed Fathy Ehaddad, 42 anni, egiziano, attendeva l’inizio del processo per un caso di violenza sessuale nel carcere di Pavia 17 aprile 2024: Nazim Mordjane, 32 anni, palestinese, e’ morto inalando gas da un fornello da campeggio nel carcere di Como. Nel settembre dell’anno scorso era evaso ferendo un agente di polizia 22 aprile 2024: Yu Yang, 36 anni, si e’ impiccato attaccandosi alla terza branda del letto a castello a Regina Coeli.

4 maggio 2024: Giuseppe Pilade, 33 anni, pativa disturbi psichiatrici e sarebbe dovuto stare in una Rems ma, come per la maggior parte di chi ci dovrebbe stare, non c’era posto per lui e si e’ tolto la vita nel carcere di Siracusa 16 maggio 2024: Santo Perez, 25 anni, si e’ impiccato nella sezione media sicurezza del carcere di Parma 23 maggio 2024: Maria Assunta Pulito, 64 anni, si e’ soffocata con due sacchetti di plastica annodati intorno alla testa e alla gola a Torino. Accusata di violenza sessuale assieme al marito, aveva sempre respinto le accuse 2 giugno 2014: George Corceovei, 31 anni, ha approfittato che due detenuti uscissero dalla cella che condividevano con lui per impiccarsi a Venezia 2 giugno 2024:Mustafa’, 23 anni, si e’ impiccato nel carcere di Cagliari ma il suo corpo non ha ceduto subito. E’ morto due giorni dopo in ospedale 4 giugno 2024: Mohamed Ishaq Jan, pakistano, 31 anni. Da una decina di mesi aspettava di essere processato per lesioni e rapina a Roma Regina Coeli 11 giugno 2024: Domenico Amato, 56 anni, viene trovato impiccato alla mattina presto nel carcere di Ferrara. Con la sua morte, e’ stato osservato, lo Stato ha perso due volte perche’ era un collaboratore di giustizia e perche’ era nella custodia dello Stato 13 giugno 2024: A.L.B., italiano di 38 anni, si e’ tolto la vita nel carcere di Ariano Irpino impiccandosi alle otto della sera 14 giugno 2024: Alin Vasili, 46 anni, rumeno, si e’ impiccato nel penitenziario di Biella 15 giugno 2024: Giuseppe Santolieri, 74 anni, condannato a 18 anni per l’omicidio della moglie, si e’ ucciso nel carcere di Teramo soffocandosi con una corda. Lo aveva annunciato ai compagni di prigionia: “Non posso piu’ andare avanti” 15 giugno 2022: un detenuto di 43 anni si e’ impiccato nel carcere di Sassari con un lenzuolo nel reparto ospedaliero 21 giugno 2024: Ali’, un ragazzo algerino di 20 anni, si e’ impiccato nel carcere di Novara. “con un cappio rudimentale”, riferisce il sindacato della penitenziaria. Era detenuto per reati di droga 26 giugno 2024: Francesco Fiandaca di 28 anni che lavorava nella cucina ed era impegnato in diverse attivita’ rieducative, si e’ impiccato nel carcere ‘Malaspina’ di Caltanissetta 27 giugno 2024: Luca D’Auria, un ragazzo di 21 anni, gia’ sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio, si e’ ucciso inalando gas nel carcere di Frosinone 27 giugno 2024: egiziano, 47 anni, era stato condannato per immigrazione clandestina. Si e’ impiccato con la cintura nel carcere genovese di Marassi.

1 luglio 2024: Giuseppe Spolzino, un ragazzo di 21 anni si e’ impiccato nel carcere di Paola. Nel maggio del 2027, a 24 anni, avrebbe potuto ricominciare, uscendo 2 luglio 2024: un uomo di cui non sono note le generalita’ si e’ ucciso nel carcere di Livorno a 35 anni 4 luglio 2024: Yousef Hamga, 20 anni, egiziano, si e’ impiccato nella casa circondariale di Pavi 4 luglio: nel carcere Sollicciano di Firenze si e’ tolto la vita il ventenne Fedi Ben Sassi. Poco prima di uccidersi, era saltata per mancanza di connessione una sua chiamata alla madre in Tunisia 7 luglio 2024: Vincenzo Urbisaglia, accusato dell’omicidio della moglie, si e’ ucciso a 81 anni nel carcere di Potenza. Ai legali era stata negata pochi giorni prima la scarcerazione chiesta per il suo stato psicofisico. 9 luglio 2024: Fabrizio Mazzaggio, 57 anni, si e’ impiccato nel bagno della sua cella a Varese. Aveva problemi di tossicodipendenza. 12 luglio 2024: Fabiano Visentini, 51 anni, si e’ ucciso a Verona Montorio 13 luglio 2024: un uomo di 45 si e’ suicida to a Monza chiudendosi la testa in un sacchetto di plastica nella cella dove stava da solo 15 luglio 2024: Alessandro Patrizio Girardi, 37 anni, detenuto per spaccio, si e’ impiccato nella sua cella nella casa circondariale Santa Maria Maggiore a Venezia dove stava per reati legati alla droga 21 luglio 2024: alla Dozza di Bologna si e’ tolto la vita Musta Lulzim, 48 anni, albanese. E’ stato trovato impiccato nella sua cella infuocata dall’estate. 25 luglio 2024: Giuseppe Pietralito, 30 anni, si e’ ammazzato in cella a Rebibbia dopo avere manomesso la porta per ritardare i soccorsi. Aveva saputo da poco che sarebbe uscito nel 2026, 4 anni prima del previsto perche’ gli era stata riconosciuta la continuazione dei reati. “Ma non ho un lavoro, nessuno credera’ in me” aveva detto ai suoi legali. 27 luglio: ennesimo suicidio a Prato dove un giovane di 26 anni si e’ tolto la vita 28 luglio 2024: Ismael Lebbiati, 27 anni, fine pena previsto nel 2032, si e’ impiccato nel carcere di Prato dove nelle ore precedenti c’era stata una rivolta. 30 luglio 2024: Kassab Mohammad si e’ suicidato a 25 anni nel reparto isolamento del carcere di Rieti dov’era stato portato dopo i disordini del giorno prima.

3 agosto 2024: un recluso marocchino, 31 anni, senza dimora, si e’ impiccato nel carcere di Cremona 5 agosto: nel bagno del Tribunale di Salerno, dopo la convalida del suo arresto, si e’ ammazzato stringendosi un cappio al collo Luca Di Lascio, arrestato per codice rosso 5 agosto 2024: a Biella, A.S., albanese, 55 anni, stava facendo lo sciopero della fame perche’ aveva chiesto di essere trasferito in un carcere piu’ vicino ai suoi familiari. Poi, si e’ ucciso 7 agosto: 35 anni, tunisino, si e’ tolto la vita impiccandosi con un laccio dei pantaloni nel carcere di Prato.

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Cronache

Terremoto in Irpinia: 44 anni dopo, il ricordo di una tragedia che unì l’Italia

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Il 23 novembre 1980 è una data incisa nella memoria dell’Italia. Alle ore 19:35, una scossa di terremoto di magnitudo 6,8, seguita da un’altra di magnitudo 5, devastò le province di Avellino, Salerno e Potenza, colpendo anche altre zone della Campania e della Basilicata. Una tragedia che causò migliaia di vittime e distrusse interi paesi, lasciando ferite profonde nel cuore delle comunità.

A 44 anni di distanza, i Vigili del Fuoco di Avellino, insieme alle istituzioni e ai cittadini, vogliono rendere omaggio alle vittime e ai feriti di quella catastrofe, ricordando anche il sacrificio di chi, con coraggio e abnegazione, si mobilitò per portare soccorso.

Il ricordo dei soccorritori
I Vigili del Fuoco furono tra i protagonisti della risposta all’emergenza. Nonostante le difficoltà rappresentate da un territorio montagnoso, dalle condizioni meteorologiche avverse e dalle vie di comunicazione interrotte, operarono senza sosta per mesi. Ragazzi che, con il loro spirito di adattamento, riuscirono a superare ogni ostacolo, guadagnandosi il rispetto e l’ammirazione della popolazione colpita.

«Vogliamo ricordare l’immane lavoro dei nostri colleghi Vigili del Fuoco, che affrontarono sacrifici personali senza precedenti per fronteggiare una situazione straordinaria», sottolineano oggi i rappresentanti del corpo.

Un messaggio dal Ministro Piantedosi
Il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha partecipato alle commemorazioni a Sant’Angelo dei Lombardi, uno dei comuni più colpiti dal sisma, ricordando con commozione il sacrificio delle vittime e il moto di solidarietà che ne seguì.

«Quella tragedia rappresentò uno spartiacque per il nostro Paese, evidenziando la necessità di un Sistema nazionale di protezione civile. Oggi, la Protezione Civile italiana è un modello d’eccellenza riconosciuto a livello internazionale», ha dichiarato Piantedosi.

L’impatto storico e umano
La scossa devastò un’area di 17.000 chilometri quadrati, rendendo i soccorsi estremamente complessi. Cinque giorni dopo il sisma, tutti i corpi erano stati estratti dalle macerie, ma il lavoro di ricostruzione e assistenza durò per mesi. Allora, il presidente Sandro Pertini denunciò i gravi ritardi nei soccorsi, sollevando l’urgenza di migliorare le risposte alle emergenze.

Quella tragedia fu il punto di partenza per la nascita, nel 1982, del Dipartimento della Protezione Civile, che oggi coordina le emergenze sul territorio nazionale con rapidità ed efficacia.

Un tributo all’Italia solidale
L’anniversario del terremoto in Irpinia è un’occasione per ricordare non solo il dolore, ma anche la straordinaria solidarietà che unì il Paese. Da ogni angolo d’Italia arrivarono soccorritori e aiuti per sostenere le popolazioni colpite.

I Vigili del Fuoco di Avellino celebrano oggi il coraggio e la dedizione di chi si sacrificò per portare speranza e sollievo in un momento di disperazione, riaffermando il valore della memoria collettiva e dell’impegno civile.

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Terremoto sul Vesuvio: lieve scossa avvertita nella zona di Ottaviano

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Questa mattina, alle ore 8:35, è stata registrata una lieve scossa di terremoto di magnitudo 2,2 della scala Richter sul Vesuvio, precisamente sul versante di Ottaviano. La scossa, localizzata a una profondità di appena 20 metri, è stata percepita dalla popolazione locale, sebbene senza provocare danni.

Un evento di natura superficiale

La particolarità di questo evento sismico è la sua natura superficiale: essendo avvenuto a una profondità molto ridotta, il movimento del suolo è stato avvertito con maggiore intensità nelle aree circostanti l’epicentro, pur trattandosi di una magnitudo contenuta.

La rete di monitoraggio sul Vesuvio

Il Vesuvio, uno dei vulcani attivi più monitorati al mondo, è costantemente sotto osservazione dagli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Gli eventi sismici di bassa intensità e profondità, come quello di questa mattina, rientrano nelle normali attività vulcaniche e tettoniche dell’area.

Cosa significa per la popolazione

Gli esperti sottolineano che una scossa di questa entità non rappresenta un motivo di preoccupazione. Tali fenomeni sono parte della normale attività geodinamica dell’area vesuviana e non indicano necessariamente cambiamenti significativi nel comportamento del vulcano.

Consigli per la cittadinanza

È sempre utile che la popolazione residente in aree vulcaniche adotti semplici pratiche di prevenzione e segua le comunicazioni ufficiali delle autorità locali e degli enti scientifici.

L’evento odierno, pur avvertito dalla cittadinanza, rientra nella casistica di scosse leggere che non destano particolari allarmi, ma che ricordano l’importanza di vivere consapevolmente in una zona caratterizzata da fenomeni naturali unici.

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Avellino, una donna e i suoi figli tratti in salvo da Polizia e Vigili del fuoco

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Ad Avellino l’intervento congiunto dei Vigili del Fuoco e della Polizia di Stato hanno portato al salvataggio di una donna e dei suoi figli da una situazione critica.

Il delicato intervento si è svolto ad Avellino, in via Circumvallazione, dove i Vigili del Fuoco sono intervenuti su richiesta della Polizia di Stato per affrontare una grave situazione di emergenza familiare. Un uomo, armato di coltello, minacciava la sua compagna, una donna di origini senegalesi, e i loro tre figli: due bambine e un maschietto.

La donna, temendo per la propria vita e quella dei suoi figli, si era rifugiata in una stanza chiusa a chiave. In cerca di aiuto, aveva portato i bambini sul balcone, attirando così l’attenzione delle forze dell’ordine e dei soccorritori. La tempestività dei Vigili del Fuoco, intervenuti con un’autoscala, ha permesso di mettere subito in salvo le due bambine, che sono state portate in un luogo sicuro.

Mentre l’operazione di soccorso continuava per raggiungere la madre e il figlio, l’uomo è riuscito a sfondare la porta della stanza, aumentando ulteriormente il rischio per i presenti. È stato in quel momento che gli agenti della Polizia di Stato, già sul posto, sono intervenuti con prontezza, riuscendo a bloccare e neutralizzare l’aggressore prima che potesse ferire qualcuno.

Completata la messa in sicurezza dell’uomo, i Vigili del Fuoco hanno riportato le bambine al fianco della madre, concludendo con successo l’intervento. Nessuno tra i coinvolti ha riportato ferite, e la donna e i suoi figli sono stati affidati alle cure dei servizi sociali per il supporto necessario.

 

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