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Cronache

Tragedia in Alta Badia: muore il base jumper Raian Kamel

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Raian Kamel, nome d’arte di un esperto base-jumper di 36 anni, ha perso la vita in un tragico incidente a 2.400 metri di quota, mentre si lanciava dal Piz da Lech, una località molto frequentata dagli appassionati di questo pericoloso sport. Raian, nato a Breno (Brescia) e residente a Cinisello Balsamo, si è schiantato in un canalone ghiacciato. I suoi amici, con cui condivideva la passione per il volo estremo, lo attendevano giù a valle, ma l’allarme è scattato quando si sono resi conto che non era atterrato nel luogo stabilito.

I soccorritori dell’Aiut Alpinisc Alta Badia hanno ritrovato il corpo senza vita di Raian grazie a un’operazione di ricerca con l’elicottero. Gli amici, preoccupati, avevano attivato i soccorsi non appena si erano accorti dell’assenza di Raian. La notizia della sua morte ha colpito profondamente la comunità degli sport estremi e i suoi numerosi follower sui social media.

Raian Kamel amava raccontare i suoi voli spericolati e mozzafiato attraverso video girati con droni e GoPro, che condivideva con oltre cinquemila follower sui suoi profili social. Si definiva un amante della montagna e dell’esplorazione del mondo, vivendo ogni lancio come un’esperienza unica e avventurosa. Era molto attivo su YouTube, dove due anni fa aveva condiviso un’altra discesa dal Piz da Lech, lo stesso luogo del suo ultimo volo.

Tecnicamente, Raian era sia uno skydiver che un base jumper, definendosi un “amante della montagna”. In un video girato sul Monte Breno in Trentino, aveva descritto il base jumping come una “sensazione unica, perché in pochi secondi vivi una storia, un momento, la vita”. La sua passione per il volo estremo lo portava a sfidare continuamente i suoi limiti, sorvolando paesaggi spettacolari e documentando le sue avventure.

Il base jumping è uno sport estremamente pericoloso e in molti Paesi è addirittura illegale. Tra il 1981 e il 2019, ci sono state almeno 382 morti legate a questa disciplina. Raian Kamel non è il primo a morire sul Piz da Lech; nel 2020, Simone Rizzi, un brianzolo di 33 anni, ha perso la vita nello stesso punto, e l’anno scorso è morto un base jumper finlandese di 33 anni.

I soccorritori hanno faticato a individuare e recuperare il corpo di Raian, e ora si lavora per accertare le cause dell’incidente. Sotto osservazione ci sono le condizioni meteo al momento del lancio, l’attrezzatura utilizzata e le manovre compiute durante il volo. Il base jumping è una disciplina che non perdona: basta un minimo errore e non c’è scampo.

Raian si era laureato tre anni fa in Ingegneria gestionale al Politecnico di Milano, ma la vita sedentaria e d’ufficio gli stava stretta. Si sentiva libero solo tra le vette delle Dolomiti, che aveva sorvolato, filmato e amato innumerevoli volte. La sua tragica scomparsa lascia un vuoto tra gli amici, i familiari e tutti coloro che seguivano le sue avventure.

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A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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