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Cronache

‘Non voglio vedere mio padre’, Cassazione dà ragione a 16enne

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Come era già stabilito da una sentenza della Corte d’Appello di Torino una ragazza di 16 anni potrà continuare a non vedere il padre. Per la Corte di Cassazione, infatti, è inammissibile il ricorso presentato dal legale dell’uomo, l’avvocato Claudio Defilippi, del Foro di Milano. Una vicenda che era iniziata con un caso di separazione e l’accusa, poi archiviata, di presunte molestie da parte del padre sulla figlia di 4 anni. La bambina affidata a dei parenti e seguita dai servizi sociali è cresciuta, mentre l’uomo rivendicava l’esercizio del ruolo paterno. Un’ordinanza aveva disposto che il padre potesse incontrarla una volta alla settimana. Così avviene, fino a quando la ragazzina prende la decisione di non incontrarlo più.

“La Suprema Corte nega qualsivoglia diritto al padre, il quale dovrebbe farsene una ragione del fatto che la figlia minore non voglia più vederlo – spiega l’avvocato Defilippi – Nella fattispecie, non risulta esperita alcuna perizia neuro-psichiatrica al fine di verificare le condizioni di salute della minore, né l’esame di quest’ultima con l’assistenza di uno psicologo come previsto per legge. Infatti, la minore è stata sentita solo dal giudice senza uno psicologo”.

“Inoltre la commissione Affidi del Senato, essendo stata la minore data in affido alla sorella del mio cliente, ha giudicato tale decisione di affidamento illegittima, per colpa e fatto esclusivi dei giudici e degli assistenti sociali. Questo caso deve diventare la cartina tornasole dei diritti dei padri separati; il diritto di visita non può essere negato neppure a un assassino, figuriamoci al mio assistito incensurato”. Defilippi non esclude che il prossimo passo sia quello di fare ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e fare causa allo Stato Italiano per responsabilità dei magistrati e assistenti sociali. “Come diceva Voltaire, il diritto naturale prevale e deve prevalere sul diritto positivo”, conclude il legale.

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Cronache

A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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