Il fenomeno dei parcheggiatori abusivi è una piaga che affligge la città partenopea, creando un’industria illegale che genera migliaia di euro ogni giorno. I carabinieri del comando provinciale di Napoli sono impegnati in una lotta costante contro questa pratica, con 323 denunce dall’inizio dell’anno, quasi due parcheggiatori abusivi identificati e denunciati ogni 24 ore.
A prima vista, i parcheggiatori abusivi possono sembrare una semplice manifestazione dell’illegalità diffusa, ma la realtà è ben più complessa. Questa attività non coinvolge solo individui isolati che cercano di sbarcare il lunario, ma rappresenta una vera e propria industria, spesso legata alla criminalità organizzata. Le operazioni di controllo e repressione dei carabinieri hanno rivelato come questa pratica sia parte integrante del tessuto criminale della città, con collegamenti diretti a clan mafiosi.
Un caso emblematico riguarda una donna di Posillipo aggredita da un parcheggiatore abusivo a via Caracciolo. L’uomo, un 32enne napoletano, ha lanciato una sedia contro l’auto della donna perché, a suo dire, aveva parcheggiato in un posto riservato a un altro cliente, nonostante la sosta fosse pubblica. I carabinieri, già a conoscenza del parcheggiatore abusivo, lo hanno individuato e denunciato rapidamente.
Un altro episodio grave risale a giugno scorso, quando i carabinieri hanno arrestato 11 persone legate al clan Contini, parte dell’Alleanza di Secondigliano. Gli arrestati erano accusati di associazione mafiosa e trasferimento fraudolento di valori, con la gestione dei parcheggiatori abusivi tra le loro attività illegali.
Le indagini hanno portato alla luce una struttura organizzativa complessa e ben radicata. I parcheggiatori abusivi occupano punti strategici della città, seguendo la movida e gli eventi principali. Le tariffe variano in base alla zona e all’importanza dell’evento: 5 euro per gli scooter, 10 per le auto, fino a 30 euro per un posto durante le partite di Champions League allo stadio Maradona.
Dall’inizio dell’anno, 323 parcheggiatori abusivi sono stati identificati e denunciati, una media di 46 denunce al mese. Molti di questi individui erano già noti alle forze dell’ordine e sono stati coinvolti in precedenti inchieste sui “furbetti del reddito di cittadinanza”. Quasi tutti sono sottoposti al Dacur, il divieto di accesso alle aree urbane.
Le tariffe dei parcheggiatori abusivi non si limitano solo agli eventi sportivi e ai concerti, ma si estendono anche a zone di grande afflusso come il cimitero di Poggioreale, le spiagge, i teatri e le discoteche di Coroglio. I prezzi oscillano a seconda dell’importanza dell’evento e della zona, con tariffe che possono raggiungere cifre esorbitanti.
I carabinieri combattono quotidianamente questa piaga con denunce, sanzioni e sequestri. L’attività investigativa costante ha permesso di delineare un quadro preciso dell’organizzazione legata ai parcheggiatori abusivi, mettendo in luce l’entità del fenomeno e i suoi collegamenti con la criminalità organizzata.
Il fenomeno dei parcheggiatori abusivi a Napoli rappresenta una sfida continua per le forze dell’ordine. Le operazioni di controllo e repressione sono essenziali per combattere questa pratica illegale che sottrae risorse all’erario e alimenta la criminalità organizzata. La strada per debellare completamente questa piaga è ancora lunga, ma l’impegno costante delle forze dell’ordine offre speranza per un futuro più sicuro e legale per la città partenopea.
Contro il fenomeno dei parcheggiatori abusivi diventato un’industria illegale che genera migliaia di euro al giorno, c’è chi si è sempre battuto con coraggio anche per i suoi legami con la camorra: Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra.
Borrelli è noto per la sua instancabile lotta anche contro i parcheggiatori abusivi. Le sue azioni non si sono limitate a semplici dichiarazioni di principio, ma hanno coinvolto denunce, manifestazioni e campagne di sensibilizzazione che mirano a smantellare questa rete illegale e a ristabilire la legalità nelle strade di Napoli.
Il suo impegno, tuttavia, non è privo di rischi perchè Borrelli è stato reiteratamente minacciato di morte per le sue battaglie di civiltà in città. Le minacce sono arrivate non solo da parte dei parcheggiatori stessi, ma anche da membri della criminalità organizzata che vedono in lui un ostacolo ai loro affari. Nonostante le minacce, Borrelli non ha mai abbassato la guardia, continuando la sua lotta con una determinazione che merita rispetto e ammirazione.
Oltre alle minacce dirette, Borrelli ha dovuto affrontare anche l’ostilità di alcuni colleghi politici. In un contesto dove spesso la connivenza e l’omertà fanno da padrone, la sua determinazione a combattere l’illegalità ha trovato resistenza anche in ambito istituzionale. Nonostante queste difficoltà, Borrelli ha mantenuto ferma la sua posizione, consapevole che la sua lotta è giusta e necessaria per il bene della comunità.