Un avvelenatore seriale, abile nel maneggiare potenti sonniferi e nel mostrarsi con atteggiamenti bonari e dimessi per gabbare le sue vittime, è al centro di un’indagine che ha scosso la città. Francesco Marrazzo, 50 anni, è accusato di aver rapinato otto persone, utilizzando bevande contaminate con benzodiazepine per renderle indifese e sottrarre loro denaro e altri beni.
Tre settimane fa, Marrazzo è stato arrestato in relazione alla rapina di un’anziana turista di origini ischitane. Fingendosi tassista, ha offerto alla donna un caffè soporifero, l’ha prelevata fuori dal Molo Beverello e, dopo averla intontita, l’ha rapinata e abbandonata in una strada periferica.
L’indagine, coordinata dal pm Enrica Parascandolo e dal procuratore aggiunto Sergio Amato, ha rivelato altri sette episodi simili, avvenuti tra il 6 e il 10 luglio. Le vittime, sei donne e un uomo tra i 20 e i 55 anni, sono state avvicinate con scuse diverse, ma sempre con la stessa tecnica: bevande offerte con cortesia ma avvelenate.
Il 6 luglio, Marrazzo è entrato in un negozio di casalinghi e detersivi nella zona Arenaccia, fingendosi un cameriere neo assunto. Con la scusa del gran caldo, ha offerto bevande al latte di mandorla e amarena a quattro dipendenti. Due donne hanno subito accusato forti giramenti di testa e perdita di coscienza, ma sono state soccorse prontamente. I referti medici hanno confermato la presenza di benzodiazepine. In questo caso, il piano di Marrazzo è fallito grazie alla presenza di altre persone.
Il 10 luglio, tre persone – il titolare di una pescheria, la figlia e la titolare di una tabaccheria di via Foria – sono state ricoverate all’ospedale Vecchio Pellegrini con gli stessi sintomi. Marrazzo è riuscito a far recapitare le bevande contaminate nei due esercizi commerciali tramite baristi inconsapevoli e, approfittando dello stato di incoscienza delle vittime, ha sottratto seicento euro dalle tasche del titolare della pescheria.
La svolta nelle indagini è arrivata grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza e alle testimonianze delle vittime. I filmati mostrano Marrazzo mentre manipola una polverina, presumibilmente la benzodiazepina, prima di entrare in azione. Difeso dal penalista napoletano Giuseppe De Gregorio, il presunto avvelenatore dovrà rispondere alle nuove accuse che gli vengono contestate.
Francesco Marrazzo, ora in carcere, dovrà affrontare un processo per sette nuovi episodi di rapina, oltre a quello per cui è stato inizialmente arrestato. La sua abilità nel manipolare sonniferi e nel mostrarsi come una persona affidabile ha permesso di compiere una serie di crimini che hanno terrorizzato Napoli. Le indagini continuano, ma la rete di prove raccolte sembra stringersi attorno a lui, chiudendo il cerchio su una vicenda che ha destato incredulità e senso di impotenza nella comunità.