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Cronache

Scandalo sessuale tra i Frati del Santuario di Afragola, indagini anche in altri conventi della Campania

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Un vero e proprio scandalo sessuale scuote la comunità religiosa locale, coinvolgendo figure insospettabili del clero. I carabinieri della compagnia di Casoria e della caserma di Afragola hanno arrestato sei persone, tra cui due frati, con accuse di violenza sessuale e rapina aggravata.

Gli arrestati includono padre Domenico Silvestro, 52 anni, parroco del santuario di Sant’Antonio di Afragola, e il frate francescano padre Nicola Gildi, 56 anni, del convento di Piedimonte Matese. I due religiosi sono accusati di aver costretto persone in difficoltà economica a rapporti sessuali in cambio di generi alimentari, spesso scaduti, e medicinali forniti dalla Caritas.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli Nord, hanno portato alla luce un sistema di abusi e ricatti sessuali all’interno dei conventi. Tra i dettagli emersi, spicca la testimonianza dell’ex frate Francesco, già protagonista di un episodio del programma “Le Iene”, che ha confermato le accuse mosse contro i due frati. Le vittime, secondo le testimonianze raccolte, venivano costrette a rapporti sessuali per ottenere aiuti economici e generi alimentari.

La situazione è ulteriormente complicata dall’intreccio con la criminalità organizzata. Due noti imprenditori di Afragola, Giuseppe Castaldo e Antonio Di Maso, sono stati arrestati per aver orchestrato la rapina dei cellulari delle vittime. Gli esecutori materiali, Danilo Bottino e Biagio Cirillo, appartenenti al clan Castaldo, sono accusati di aver compiuto il furto sotto la direzione degli imprenditori.

Le testimonianze raccolte dai carabinieri descrivono un quadro inquietante di abusi sistematici. L’ex frate Francesco ha riportato che le vittime erano costrette a subire rapporti sessuali con i frati per ottenere beni di prima necessità. In particolare, padre Mimmo avrebbe obbligato le vittime a compiere questi atti sotto la minaccia di non ricevere assistenza.

Oltre agli abusi, l’indagine ha rivelato l’organizzazione di orge nei conventi, con incontri avvenuti tramite siti di incontri come “Ciao Amigos” e “Tinder”. Questi incontri coinvolgevano spesso sconosciuti tra Napoli e Caserta, che venivano invitati nei conventi frequentati dai frati.

Le accuse contro padre Domenico Silvestro e padre Nicola Gildi rappresentano un colpo durissimo alla comunità religiosa di Afragola e ai fedeli del santuario di Sant’Antonio. Le indagini sono ancora in corso, e i frati avranno la possibilità di difendersi dalle gravi accuse. Tuttavia, il quadro che emerge è quello di un sistema di abusi profondamente radicato, con connessioni preoccupanti tra chiesa e criminalità organizzata.

 

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A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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