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L’allerta di Anas e Polizia, weekend da bollino nero

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Al via il primo esodo d’agosto con i villeggianti che dovranno fare i conti con traffico molto intenso, il caldo estremo e l’annunciato maltempo al nord. Un fine settimana da bollino nero come avvertono Anas e Polizia Stradale, in particolare nella mattinata di sabato 3 agosto e bollino rosso nella giornata di domenica.

Gli spostamenti in auto sono infatti in netta crescita dai grandi centri urbani in tutta Italia verso le località di villeggiatura, di mare al sud e di montagna al nord, e lungo i valichi di confine con Francia, Slovenia e Croazia. Viene inoltre previsto un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani, soprattutto a partire dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i primi rientri dei vacanzieri e il ritorno dal fine settimana Disagi già stamani sull’A14 Bologna-Taranto, dove si sono formate code per 6 chilometri per un tamponamento nel tratto tra Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno, e Val Vibrata, in provincia di Teramo, in direzione Pescara.

Nel pomeriggio sempre per un incidente si sono formati altri 6 chilometri di coda sull’A1 Milano-Napoli nel tratto laziale compreso tra Valmontone e Anagni in direzione Napoli. Viabilità che si era già intensificata nell’ultima settimana di luglio come dimostra il record registrato da Autostrade Alto Adriatico: 200.079 transiti di auto nella sola giornata del 26. Per consentire la fluidità del traffico Anas da domani e fino al 3 settembre ha sospeso 906 cantieri, il 70% di quelli oggi attivi che sono 1278, mentre il divieto di transito dei veicoli pesanti è in vigore oggi dalle 16 alle 22, domani sabato dalle 8 alle 22 e domenica 4 agosto dalle 7.00 alle 22.00.

Tra le strade più gettonate le previsioni danno la A2 Autostrada del Mediterraneo che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 Carlo Felice in Sardegna; la strada statale 148 Pontina nel Lazio; la Ss675 e Ss3 bis che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici Ss1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto). Al nord i Raccordi Autostradali Ra13 ed Ra14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine, la Ss 36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la Ss45 di Val Trebbia in Liguria, la Ss26 della Valle D’Aosta e la Ss309 Romea tra Emilia-Romagna e Veneto e la Ss 51 di Alemagna in Veneto.

Nemmeno utilizzare aerei e treni per quanti hanno scelto le ferie d’agosto sarà una garanzia per non andare incontro a disagi. Sul versante voli, dopo i tantissimi ritardi e le cancellazioni di luglio, dall’Enac assicurano che ad agosto “andrà meglio”, mentre proprio nel periodo del grande esodo ci saranno gli annunciati lavori di manutenzione sull’alta velocità con inevitabili ritardi sulle rete ferroviaria, già particolarmente provata a luglio.

Altra giornata difficile per chi ha deciso di spostarsi in auto per raggiungere la meta delle vacanze sarà sabato 10 agosto, altro bollino nero per strade e autostrade, come ricorda la Polizia. Nella settimana di Ferragosto, considerata da sempre quella con più presenza di vacanzieri nei luoghi di villeggiatura, si prevede che gli spostamenti inizieranno da mercoledì 14 agosto, con un’intensità sostenuta nel pomeriggio e nella mattinata del 15 agosto, quest’ultima interessata anche da numerosi spostamenti in sede locale, per poi rimanere stabile venerdì 16 agosto, mentre da sabato 17 agosto e domenica 18, inizieranno i primi rientri dalle vacanze, con traffico molto sostenuto.

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Cronache

Deteneva 12 kg droga, armi e munizioni, arrestato 32enne di Acerra a Lecce

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Più di dodici chili di droga, hashish, marijuana e cocaina, tre pistole pronte all’uso, centinaia di proiettili, una lanciarazzi e circa 5mila euro in contanti ritenuti il provento dello spaccio. È questo il bilancio del sequestro effettuato nel corso di una operazione messa a segno dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Lecce, che hanno arrestato un pregiudicato 32enne della zona. L’uomo, Antonio Baldassarre 32enne di Acerra (Napoli) ma residente a Lecce, aveva nascosto l’ingente quantitativo di droga e le armi all’interno di due garage nella sua disponibilità. Il nervosismo mostrato durante il controllo ha insospettito i militari. Dopo aver consegnato ai carabinieri un sacchetto contenente 2 kg e mezzo di hashish occultato sotto il sellino della moto, i militari hanno fatto scattare la perquisizione nei due garage di pertinenza dove poi è stato scoperto l’ingente quantitativo di sostanze stupefacenti.

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Uccide la moglie e si presenta ai carabinieri

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Femminicidio a Sestri Levante questa mattina. Un uomo di 74 anni, Giampaolo Bregante, ha sparato alla moglie, Cristina Marini. Dopo l’omicidio si è presentato dai carabinieri e ha confessato. Secondo le prime informazioni l’uomo ha detto di avere ucciso la moglie per “porre fine alla sua depressione e visto che la moglie si rifiutava di prendere le medicine per le cure”. Sul posto sono arrivati i medici del 118 e i carabinieri del nucleo investigativo. I militari sono coordinati dal pm Stefano Puppo.

Comandante di lungo corso, Giampaolo Brigante è conosciuto come una persona tranquilla, amante del mare. Ieri era con alcuni suoi amici a giocare a pinnacolo, come tutti i giorni. “Amava raccontare le sue avventure per mare sui traghetti – raccontano gli amici – Era preoccupato solo per la depressione della moglie ma non faceva trapelare nulla”. Il primo ad accorrere sul luogo dell’omicidio è stato il figlio Righel avvisato dal padre dopo che aveva sparato alla moglie, assieme ai carabinieri che avevano ricevuto la telefonata da parte dell’omicida. Il corpo di Cristina Marini si trovava riverso in cucina. Giampaolo Bregante è stato quindi condotto nella caserma di via Val di Canepa a disposizione del magistrato di turno.

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San Gennaro fa il miracolo e il Cardinale chiede giustizia sociale per Napoli

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Questa mattina, alle 10 in punto, il miracolo di San Gennaro si è ripetuto nel Duomo di Napoli, portando con sé un profondo significato religioso e sociale. Come da tradizione, l’annuncio della liquefazione del sangue del santo Patrono è stato dato dall’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, ai fedeli che gremivano la cattedrale. Il sangue, contenuto nella famosa ampolla, era già sciolto al momento in cui è stato portato sull’altare maggiore, trasportato dai seminaristi. La celebrazione eucaristica, come sempre, ha attirato numerosi fedeli e personalità illustri, tra cui il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il governatore Vincenzo De Luca, il principe Carlo di Borbone, il principe Emanuele Filiberto di Savoia e l’attrice Marisa Laurito.

La tradizione del miracolo di San Gennaro, atteso tre volte l’anno – il sabato precedente la prima domenica di maggio, il 19 settembre e il 16 dicembre – è un momento di grande devozione per i napoletani, che vedono in questo evento un segno di protezione e speranza.

Durante la sua omelia, l’arcivescovo Battaglia ha collegato il miracolo del sangue con la sofferenza e le difficoltà vissute dalla città. “Questo sangue si mescola sempre con il sangue dei poveri, degli ultimi, con il sangue versato a causa della violenza e del degrado sociale”, ha dichiarato, ricordando tragedie recenti come il crollo di Scampia e l’esplosione di Forcella. Con queste parole, Battaglia ha voluto sottolineare la necessità di una risposta collettiva e solidale alle sfide che Napoli affronta quotidianamente.

L’arcivescovo ha proseguito il suo discorso ponendo l’accento sull’importanza di affrontare le emergenze sociali come opportunità per costruire un futuro di giustizia e pace. Ha menzionato l’emergenza educativa e abitativa come priorità che richiedono interventi immediati, ma che al tempo stesso offrono la possibilità di disegnare una nuova traiettoria per la città. “Occorre avere il coraggio di superare la logica della competizione ad oltranza per abbracciare quella della cooperazione”, ha esortato Battaglia, invitando la comunità a riscoprire il valore della solidarietà e della cura reciproca.

Napoli, città dalle profonde contraddizioni ma anche dalle grandi risorse umane, è stata al centro di un appello accorato a ripartire da quei gesti semplici ma fondamentali che la sorreggono ogni giorno: “Ricorda sempre di custodire con tutto te stessa e ripartire ogni giorno dalle poche cose che contano”, ha detto Battaglia, invitando i napoletani a non voltare mai lo sguardo di fronte alla sofferenza altrui e a lottare per una città più giusta e pacifica.

Il miracolo di San Gennaro, dunque, non è solo un evento religioso, ma un invito a riscoprire la dimensione della solidarietà, della cooperazione e della speranza, elementi essenziali per costruire una Napoli migliore e più equa. Concludendo, l’arcivescovo ha invocato la protezione del santo Patrono affinché il segno del suo sangue “ravvivi sempre in noi il desiderio di realizzare per la nostra terra e per il mondo intero il sogno di Dio”.

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