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Cronache

Giovanni Toti appena liberato: accuse esagerate e riflessioni su giustizia e politica

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A Giovanni Toti è stata appena notificata la revoca degli arresti domiciliari che ha trascorso nella villetta familiare di Ameglia. Il suo cellulare squilla in continuazione, segno del supporto e dell’attenzione ricevuta.

Quando gli viene chiesto come sono stati questi tre mesi, Toti risponde con moderazione: «Non voglio drammatizzare oltre misura, non è lo Spielberg e io non sono Silvio Pellico. Il posto è gradevole, la famiglia mi ha coccolato, ma ritengo francamente che le accuse, la tempistica, la dinamica e la carcerazione siano state un eccesso». La sua quotidianità è stata segnata da un profondo senso di ingiustizia e impotenza, evidenziando come il sistema politico si sia trovato subordinato a quello giudiziario.

Toti ha ricevuto numerosi messaggi di sostegno, tra cui quello del presidente Mediaset Fedele Confalonieri e di vari esponenti politici come Crosetto, Donzelli, Lupi e Salvini. In particolare, Toti ha espresso gratitudine verso Salvini per la sua vicinanza.

Le accuse mosse contro Toti riguardano il presunto favoritismo nei confronti di Aldo Spinelli, un imprenditore che ha finanziato i suoi comitati elettorali. Tuttavia, Toti difende la legittimità del suo operato: «Le intercettazioni dimostrano solo un pezzettino della scena. Ho trovato uno spaccato della mia vita costruito, montato, indirizzato e analizzato sul rapporto con un’unica persona, ma il trattamento che Spinelli ha avuto da me è stato lo stesso di tutti gli imprenditori della Liguria ai quali abbiamo sempre dato attenzione perché crediamo nell’impresa, che poi finanziassero i miei comitati oppure no, non aveva importanza».

Toti contesta la narrazione dell’accusa, sostenendo che le sue azioni erano sempre state orientate verso il bene comune e non dettate da interessi personali. Egli critica anche il moralismo presente nella politica italiana e sottolinea come la giustizia si sia arrogata una sorta di giudizio morale sulla politica: «Io sono convinto di non aver commesso alcun reato, loro pensano il contrario. La politica non si rende conto di aver abbassato talmente tanto le difese immunitarie e che oggi la giustizia si è arrogata una sorta di giudizio morale sulla politica».

Le dimissioni di Toti, avvenute in seguito alle pressioni del centrosinistra, sono state motivate dal desiderio di evitare la paralisi della presidenza della Regione e di permettere ai cittadini di esprimere il loro parere attraverso il voto. Nonostante tutto, Toti non ha intenzione di candidarsi alle prossime elezioni: «Ci sarà una lista civica, con o senza il nome Toti. Io non mi candido».

In autunno, con l’avvio del processo, Toti avrà finalmente l’opportunità di presentare la sua versione dei fatti: «Ho un sacco di cose che non ho avuto modo di dire».

La vicenda di Giovanni Toti mette in luce le tensioni tra giustizia e politica in Italia. Con la revoca degli arresti domiciliari, si apre un nuovo capitolo per l’ex presidente della Regione Liguria, che continua a difendere la propria innocenza e a criticare il sistema politico-giudiziario del paese.

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A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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