Una giornata di luglio come tante a Ischia ha preso una piega inaspettata quando Carmen Borriello, colta da doglie improvvise, è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. La situazione non permetteva di raggiungere Napoli, e così il parto è avvenuto nel presidio sanitario isolano. Ma ciò che ha reso questa vicenda diversa dalle tante altre storie di nascite estive sull’isola è stata la presenza di Veronica Acquaviva, nota tiktoker napoletana, meglio conosciuta come VeryeSasy.
Veronica Acquaviva ha documentato ogni momento dell’evento, scherzando con medici, infermieri e ostetriche, coinvolgendo tutti nel gioco durante il travaglio e il parto. La nascita del piccolo Luigi ha visto il personale dell’ospedale scatenarsi in canti e balli, con i video che inevitabilmente sono finiti sui social.
Non tutti hanno preso bene questa condivisione sui social. Tra i critici, il deputato Francesco Emilio Borrelli ha postato sui suoi canali social le immagini dell’evento, definendole «imbarazzanti» e condannando la partecipazione del personale sanitario: «Sono stati pubblicati dei video sui social di due tiktoker, che occupano abusivamente una casa popolare a Napoli e sono oggetto di varie denunce, che hanno girato dei video nell’ospedale di Ischia con la partecipazione del personale sanitario. Vogliamo capire chi ha autorizzato tali riprese e perché. Inoltre vogliamo ricordare che le Asl vietano riprese interne a privati anche per vicende molto più importanti e che riguardano la funzionalità degli ospedali. Una vicenda che ci fa capire e almeno in questo caso la scarsa professionalità dei sanitari che si sono prestati a questa “buffonata”. Abbiamo chiesto alla Asl di approfondire la vicenda e attuare eventuali provvedimenti».
La risposta della Asl Napoli 2 Nord non si è fatta attendere. In una nota ufficiale, l’azienda sanitaria ha espresso «il più profondo disappunto per una condotta gravemente inopportuna e in contrasto con i principi di professionalità, rispetto e riservatezza che devono caratterizzare l’operato di ogni dipendente. Questo costituisce violazione del Codice di comportamento del personale dipendente dell’Asl Napoli 2 Nord. Al fine di accertare i fatti, si dispone l’apertura di un’indagine interna, in caso di accertamento di responsabilità verranno adottate le misure disciplinari previste dal vigente ordinamento. La direzione Strategica ribadisce il proprio impegno a garantire la qualità e la sicurezza delle cure erogate ai cittadini e a tutelare l’immagine dell’Azienda. Si confida nella massima collaborazione di tutto il personale dipendente affinché episodi di questo tipo non si ripetano in futuro».
Anche la presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Napoli, Teresa Rea, e il presidente dell’Ordine dei medici, Bruno Zuccarelli, sono intervenuti con un comunicato congiunto: «Attenderemo i risultati dell’inchiesta avviata dalla Asl per capire se nostri iscritti abbiano preso parte e in che misura alle riprese di un video realizzato presso l’ospedale Rizzoli di Ischia che viola i più elementari principi di riservatezza in ambito sanitario e che condanniamo come indecoroso e indegno. Nel caso fosse verificata la partecipazione attiva di medici e infermieri prenderemo senza mezzi termini tutte le misure disciplinari previste dal codice deontologico e dall’etica professionale, particolarmente attenti e severi nei casi di violazione della privacy dei pazienti».