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Cronache

Alessia Russo, il coraggio della poliziotta in prova che salva una coetanea che voleva suicidarsi

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Uno sguardo e qualche parola per entrare in relazione. Un balzo istintivo e una presa, un istante prima dell’irreparabile. Poi, un lungo abbraccio. Questa è la storia di Alessia Russo, una giovane agente di polizia di 23 anni, che ha salvato una vita con un gesto tanto semplice quanto eroico.

Domenica scorsa, 28 luglio, Alessia, in servizio alla questura di Como, si è trovata davanti a una coetanea decisa a farla finita, pronta a lanciarsi dal tetto di un supermercato, a 20 metri di altezza. «Mi ammazzo, non ce la faccio più», gridava la ragazza. Ma è stato l’abbraccio di Alessia a salvarla.

«Ne avevamo bisogno entrambe. Lei, perché cercava conforto in una situazione di crisi totale. Io, per realizzare quello che stava succedendo», racconta Alessia Russo. Ha indossato la divisa da poco più di un mese ed è ancora in prova. Tuttavia, la sua prontezza e il suo istinto hanno mostrato un coraggio e una sensibilità fuori dal comune.

«Siamo arrivati sul posto — racconta Russo —. L’agente più anziano è rimasto giù cercando di parlare con la ragazza. Io e un collega siamo saliti e abbiamo cercato di avvicinarci. Appena la ragazza ha visto un viso femminile si è calmata un attimo. Ho iniziato a parlarle. Si è seduta».

La situazione era critica. «Si è data una spinta per lasciarsi cadere indietro — ricorda Alessia —. A quel punto ci siamo buttati in avanti e l’abbiamo presa con tutte le nostre forze. Ho avuto paura di non riuscire a tenerla e quando la stavo stringendo ho avuto bisogno di un attimo per capire. Si divincolava, provava a lanciarsi di nuovo». La risposta istintiva di Alessia è stata un lungo abbraccio, un gesto di protezione e comprensione.

«Ho cercato di calmarla, di tenerla al sicuro, di farla sentire protetta e compresa — continua Alessia —. Ho provato a farla parlare, ho cercato di entrare in relazione con lei. Siamo rimaste abbracciate fino all’arrivo dei soccorsi».

Dopo appena un mese in servizio, la divisa che Alessia indossa con orgoglio sembra già una seconda pelle. «Ho agito d’istinto, di pancia, e credo che la scritta polizia sulla maglietta che porto sia anche questo — evidenzia l’agente —. Quando l’ho presa non so spiegare cosa ho provato, è una forte emozione. Mi sono resa conto solo quando eravamo a terra, abbracciate, che era tutto reale».

Alessia sorride. «Non ci eravamo mai viste, era una sconosciuta — dice con la parlata toscana —. Ma è stato un abbraccio sentito, quasi intimo». Solo all’arrivo degli operatori del 118 Alessia ha lasciato la 22enne. «Ho fatto il mio dovere. Essere un poliziotto non è solo punire e arrestare, ma anche capire e aiutare le persone. È un’esperienza che mi porterò dietro».

In un mondo spesso dominato da notizie di cronaca nera, la storia di Alessia Russo è una boccata d’aria fresca. Un promemoria che a volte, tutto ciò che serve per fare la differenza è un cuore aperto e un abbraccio sincero.

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Cronache

A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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