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Cronache

Napoli, il dolore e la lotta della famiglia Granata dopo la tragica uccisione di Rita

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Il ricordo di quella tragica notte è sempre vivido nella mente di Luigi Granata. «L’auto che ha travolto mia figlia andava a una velocità altissima e l’ha presa in pieno, trascinandola per metri. Il corpo era integro, ma ha battuto la testa», racconta con apparente serenità. Ma quando parla di Rita, della sua breve vita, dei suoi sogni e delle sue aspirazioni, l’emozione prende il sopravvento, gli occhi si fanno lucidi e la voce tremante tradisce una sofferenza profonda.

Il 5 maggio ha segnato un punto di non ritorno per la famiglia Granata. Rita, 27 anni, è stata travolta e uccisa da un pirata della strada. «Era ubriaco e drogato», spiegano i genitori. L’uomo è stato identificato e arrestato pochi giorni fa, e ora si trova ai domiciliari con l’accusa di omicidio stradale.

Rita era una giovane donna altruista e piena di vita. Laureata in Scienze diplomatiche e internazionali, lavorava per una società di Roma e si era candidata alle Comunali con Alessandra Clemente. Era appassionata di danza e judo, e amava profondamente la vita. I suoi genitori hanno deciso di donare i suoi organi, salvando così dieci vite. «Ci hanno detto che ha salvato dieci vite. Ma i disegni di Dio sono imprevedibili e per caso abbiamo conosciuto chi aveva ricevuto il suo fegato. Vorremmo abbracciare anche chi ha ricevuto i suoi occhi e il suo cuore», raccontano con commozione.

Luigi, ingegnere e ufficiale al Merito insignito da Mattarella, e Maria, mamma a tempo pieno, sono ora determinati a portare avanti i valori in cui credeva Rita. Stanno creando un comitato per aiutare le famiglie delle vittime della strada e per spingere i politici a modificare la legge sull’omicidio stradale. «Chi si mette alla guida di un’auto ubriaco e drogato è un assassino e va giudicato per omicidio volontario», affermano con fermezza.

Il ricordo di Rita è un faro di luce nella vita dei suoi genitori. «Una luce, un uragano di energia. Saremmo dovuti partire per Parigi e assistere alle gare delle Olimpiadi», ricorda Luigi. La tragedia che ha colpito la famiglia Granata è un monito sulla necessità di maggiore sicurezza e responsabilità sulle strade. La loro lotta continua, con l’obiettivo di onorare la memoria di Rita e di prevenire future tragedie.

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Cronache

A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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