Collegati con noi

Cronache

Sovraffollamento delle carceri, ci sono 14mila detenuti in più: allarme per la sicurezza e la dignità umana

Pubblicato

del

Le carceri italiane sono ormai sull’orlo del collasso, con condizioni di sovraffollamento che superano ampiamente il livello di guardia. Celle infuocate, infestazioni di cimici, mancanza d’acqua e di spazi vitali minimi sono solo alcune delle drammatiche realtà che emergono dal recente report di Antigone. L’associazione denuncia una situazione insostenibile, chiedendo interventi urgenti per evitare che le tensioni già altissime esplodano in rivolte che potrebbero far piombare il Paese nel caos.

Il report di Antigone, presentato oggi, evidenzia che il tasso di affollamento reale delle carceri italiane è del 130,6%, con circa 14.000 detenuti in più rispetto ai posti letto regolamentari. In 56 strutture, questo tasso supera il 150% e in 8 istituti è addirittura oltre il 190%. Tra queste, spiccano San Vittore, Brescia Canton Monbello e Foggia. Anche gli istituti minorili registrano un aumento delle presenze, segno di un problema che coinvolge tutta la filiera penitenziaria.

La situazione è ulteriormente aggravata dalle recenti proteste, come quella scoppiata nel carcere di Gorizia, dove un gruppo di detenuti ha dato fuoco ai materassi causando l’intossicazione di una decina di persone, tra cui agenti della penitenziaria. Fortunatamente, nessuno è in gravi condizioni, ma l’episodio rappresenta un chiaro segnale d’allarme.

Le visite effettuate dall’Osservatorio di Antigone negli ultimi 12 mesi dipingono un quadro “preoccupante”: carceri senza acqua, senza refrigerazione, senza luce e infestate da cimici. In quasi tre penitenziari su dieci, le celle non assicurano i 3 metri quadrati di spazio vitale a persona. Da inizio anno si contano già 58 suicidi, di cui 9 solo nel mese di luglio. Se il ritmo dovesse continuare, rischiamo di superare il tragico record del 2022 con 85 casi, l’anno con più suicidi di sempre.

L’ultimo episodio di rivolte risale all’aprile del 2020, durante il picco della pandemia da Covid-19. Le rivolte simultanee in molte carceri italiane provocarono 14 morti, decine di feriti e milioni di euro di danni. Un segnale chiaro di quanto possa essere esplosiva la situazione. Le carceri italiane sono una polveriera e il rischio di nuove rivolte è sempre dietro l’angolo, con conseguenze potenzialmente devastanti per la sicurezza e l’ordine pubblico.

Antigone non risparmia critiche al governo, accusato di adottare misure repressive invece di affrontare il problema alla radice. L’associazione propone quindici interventi urgenti per ridare dignità al sistema penitenziario: telefonate quotidiane per i detenuti, ventilatori o aria condizionata e frigoriferi in tutte le celle, assunzione di 1000 mediatori culturali, educatori, assistenti sociali e psichiatri.

Il report ha sollevato numerose reazioni politiche. La senatrice Mariastella Gelmini di Azione parla di “numeri impietosi” e propone interventi concreti. Il senatore Ivan Scalfarotto di Italia Viva chiede un intervento urgente del ministro Nordio in Aula. Ilaria Cucchi, senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra e vicepresidente della Commissione Giustizia del Senato, critica il governo per non aprire un dialogo costruttivo sul decreto carceri.

Il sovraffollamento delle carceri italiane non è una calamità naturale, ma il risultato di politiche inefficaci e miopi. La situazione richiede interventi immediati e strutturali per evitare che le tensioni esplodano in violenze incontrollabili, con conseguenze disastrose per il Paese. È il momento di agire con decisione per garantire la dignità umana e la sicurezza di tutti.

Advertisement

Cronache

Coppia aggredita in casa a Napoli, arrestati due loro parenti

Pubblicato

del

Sono ritenuti responsabili di avere aggredito con il volto coperto due coniugi, loro parenti, al culmine di una lite familiare, le due persone arrestate con l’accusa di tentato omicidio e lesioni gravi dalla Squadra Mobile che hanno indagato sulla vicenda coordinata dalla Procura di Napoli (VII sezione, pm Alessandra Cataldi, procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli). I fatti contestati risalgono al maggio del 2023 quando marito e moglie vennero aggrediti in casa. Lui finì in ospedale con numerose ferite da arma da punta e taglio per cui fu sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

L’uomo si mostrò reticente con la Polizia di Stato, riferendo agli agenti di essere stato aggredito da 4-5 persone travisate giunte a bordo di scooter e non fornendo altri particolari utili alla loro identificazione. Solo quasi un mese dopo, il 16 giugno, la moglie si è presentata, spontaneamente, in Questura dove, oltre a esporre quanto subìto , riferì anche che ad aggredire lei e il marito erano stati i suoi cugini, . Una versione dei fatti confermata anche dal marito, qualche giorno dopo. Il movente dell’aggressione venne inquadrato dagli investigatori della Squadra Mobile in screzi in famiglia che videro protagonisti zii, nipoti e cugini.

Continua a leggere

Ambiente

Peronospora, al via il 19 settembre aiuti per 47 milioni al settore vitivinicolo

Pubblicato

del

A partire dal 19 settembre, prenderanno il via da parte di Agea i pagamenti dei fondi di solidarietà destinati agli agricoltori colpiti dalla Peronospora. Gli aiuti, per un totale di 47 milioni di euro, sono riservati alle aziende che hanno subito una riduzione di produzione di almeno il 30% a causa dell’infezione fungina che ha colpito nel 2023.

“Abbiamo messo a disposizione tutto ciò che potevamo per sostenere in particolare le piccole e medie imprese, che sono maggiormente vulnerabili rispetto a eventi così distruttivi”, ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

“Il nostro obiettivo – ha rimarcato il ministro – è proteggere il futuro del settore vitivinicolo e offrire un sostegno concreto alle imprese danneggiate. La rapidità e la gravità con cui la Peronospora si è diffusa, complice il clima eccezionale di quell’anno, hanno richiesto un intervento straordinario, e il Governo Meloni ha risposto con decisione”. “Sono circa 30.000 – fa sapere il ministero in una nota – le aziende agricole che hanno fatto richiesta per accedere a tali fondi, una cifra che dimostra l’ampiezza della crisi che ha interessato sia il comparto dell’uva da tavola che quello del vino”.

Il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, si legge ancora nella nota, “ha destinato tutte le risorse disponibili per sostenere le imprese agricole colpite: 7 milioni di euro provenienti dalla legge 163/2023 e ulteriori 40 milioni dal Decreto Agricoltura. Il 40% dei fondi sarà erogato a tutte le aziende richiedenti, mentre il restante 60% sarà assegnato come quota aggiuntiva alle imprese che hanno adottato misure di prevenzione”.

Continua a leggere

Cronache

Reati contro la pubblica amministrazione, arresti

Pubblicato

del

Travolge anche la Puglia lo scandalo dei falsi titoli formativi e diplomi, che sarebbero stati rilasciati da alcune società in cambio di denaro. La Guardia di finanza di Bari e Barletta sta eseguendo nove misure cautelari e il sequestro di beni per circa 10 milioni di euro, in esecuzione dei provvedimenti firmati dal gip di Trani su richiesta della Procura guidata da Renato Nitti.

L’accusa a carico degli indagati è associazione per delinquere dedita alla commissione di reati contro la fede pubblica, il patrimonio e la pubblica amministrazione. Le misure cautelari sono state eseguite in Puglia e in altre regioni. La Guardia di finanza ha eseguito perquisizioni in tutta Italia.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto