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Hollywood si schiera con Kamala, ‘aiutiamola’

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Hollywood si stringe attorno a Kamala Harris. Dopo che George Clooney si era eretto come portavoce delle celebrities dem nel chiedere al presidente Joe Biden di ritirarsi dalla corsa per il secondo mandato, le star che muovono i motori dell’industria dello spettacolo statunitense sembrano pronte a sostenere la sua vice. Tra le prime voci a reagire al tornado politico di domenica, quella di Barbra Streisand: ‘Joe Biden passerà alla storia come un uomo che ha ottenuto risultati significativi nei suoi 4 anni di mandato. Dobbiamo essergli grati per aver sostenuto la democrazia’, ha scritto su X la cantante, che aveva partecipato alla serata di raccolta fondi per Biden organizzata a Los Angeles insieme a Clooney, Julia Roberts, Jimmy Kimmel, Jack Black e Sheryl Lee Ralph, tra gli altri.

Proprio Ralph (recentemente nella serie pluri-premiata agli Emmy, Abbott Elementary) ha postato una foto sua e di Harris con la scritta: ‘Il presidente Biden ha appoggiato Kamala Harris!’. Non è l’unica esponente della comunità afroamericana ad esprimere entusiasmo pubblicamente. Il regista-attivista di Brooklyn Spike Lee ha postato su Instagram la foto ufficiale della vice presidente con la didascalia ‘Un’altra sorella che arriva in soccorso’, seguita da una sfilza di emoticon di mani giunte, pollici alzati, braccia muscolose, applausi e cuori. La potente produttrice e sceneggiatrice Shonda Rhimes (Grey’s Anatomy e Bridgerton, per esempio) ha postato su Instagram una foto di Biden, commentando ‘grazie per la sua straordinaria carriera di servizio pubblico’ e poi una di Harris, con scritto: ‘L’ho sostenuta nel 2016 quando si è candidata al Senato, l’ho sostenuta quando si è candidata come vice presidente e continuo a sostenerla oggi’.

L’attrice Viola Davis, altra voce preminente della Black Hollywood, ha usato lo stesso social per far sapere: ‘Sono con lei!’, seguito da un pugno nero chiuso e cuoricini. Il musicista John Legend ha pubblicato un lungo messaggio di congratulazioni al presidente uscente, che si conclude con una chiamata all’attivismo: ‘Sono più che pronto a lavorare per riunire la coalizione pro-democrazia contro l’autoritarismo di Trump e per eleggere Harris. È pronta per questa battaglia e sarò in prima linea per aiutarla’. Anche il cantante e attore di origini latine Ricky Martin ha lanciato un appello nelle storie di Instagram: ‘Mettiamoci al lavoro!’ Robert De Niro ha dichiarato a The Hollywood Reporter che ‘in un atto di politica accorta e di patriottismo disinteressato, Joe Biden si fa da parte per spianare la strada a un altro democratico per diventare presidente, perché non c’è niente di più importante per il nostro Paese che sconfiggere Donald Trump alle urne’. Cher festeggia il passo indietro di Biden su X: ‘Credo che sia l’unica possibilità per rimanere in democrazia. Il partito dem deve pensare fuori dagli schemi. Vincere è l’unica opzione’. L’attore Mark Ruffalo, sempre attivo politicamente nella vita e sullo schermo, ha scritto: ‘Ok, ora dobbiamo rimboccarci le maniche. No a Trump/Vance. No alla conquista religiosa cristiana di destra del nostro Paese. Non c’è niente di male nel cristianesimo, solo che non dovrebbe gestire una nazione fondata sulla libertà di religione’. Altrettanto esplicita Jamie Lee Curtis, che in poche ore ha fatto cinque post con il volto di Harris: ‘Donne. Minoranze. Lgbtq+. Con Kamala abbiamo ancora una possibilità. Fidata, testata, forte’, ha scritto l’attrice.

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Breton: von der Leyen non mi voleva, gestione dubbia

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Il francese Thierry Breton accusa Ursula von der Leyen di aver chiesto a Parigi di sostituire il suo nome nel quadro dei negoziati per la formazione della nuova Commissione Ue. Sviluppi che “testimoniano ulteriormente una governance dubbia” e che lo hanno portato alle dimissioni. “Lei ha chiesto alla Francia di ritirare il mio nome – per ragioni personali che in nessun caso lei ha discusso con me direttamente – e ha offerto alla Francia, come scambio politico, un portafoglio che sarebbe più influente. Le sarà ora proposto un altro candidato”, si legge nella lettera di dimissioni di Breton indirizzata a von der Leyen.

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Esteri

Kiev invita Onu e Croce Rossa nella zona occupata del Kursk

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Il nuovo ministro degli Esteri dell’Ucraina, Andriy Sybiha, ha invitato le Nazioni Unite e il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) a visitare la porzione della regione russa di Kursk che le truppe di Kiev occupano. “L’Ucraina è pronta a facilitarne il lavoro ed a provare che rispetta il diritto umanitario internazionale” in quel territorio russo, ha scritto Sybiha su X.

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Comore, il presidente Assoumani accoltellato: è fuori pericolo

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Il presidente delle Comore, Azali Assoumani, è “fuori pericolo” dopo essere stato ferito venerdì in un attacco con coltello da parte di un poliziotto di 24 anni che è stato trovato morto nella sua cella il giorno dopo. Lo rendono noto le autorità dello Stato africano insulare, citate dai media internazionali. L’attentato è avvenuto intorno alle 14 ora locale a Salimani Itsandra, subito a nord della capitale Moroni. “Il presidente sta bene. Non ha problemi di salute, è fuori pericolo. Gli sono stati dati alcuni punti di sutura”, ha detto ieri sera il ministro dell’Energia comoriano Aboubacar Said Anli in una conferenza stampa. Azali è stato aggredito mentre partecipava a un funerale. Il movente dell’attacco non è stato ancora determinato.

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