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Piastri vince il GP Di Ungheria, Verstappen coi nervi a fior di pelle

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Considerato per tradizione noioso, dato il tracciato ostico per i sorpassi, il Gp d’Ungheria 2024 è stato al contrario una della gare più appassionanti della stagione, confermando il nuovo ruolo di leader per le McLaren e riservando nuovi momenti di nervosismo al leader del mondiale, Max Verstappen, che vede negli specchietti, pur da lontano, Lando Norris.

A vincere, la sua prima volta in Formula 1, è stato però Max Piastri, cui il compagno di squadra ha dovuto cedere con qualche riluttanza il primo posto come da accordi di scuderia dopo due pit stop mal gestiti dal muretto. A salire con loro sul podio è stato Lewis Hamilton, che nel finale ha alzato un muro davanti ai rabbiosi tentativi di sorpasso di Verstappen, che ha rischiato l’incidente e regalato così il quarto posto a Charles Leclerc, stavolta più veloce di Carlos Sainz, il quale ha chiuso sesto dietro all’olandese.

“È davvero una sensazione speciale, è il giorno che sognavo da bambino ed è successo solo dopo 18 mesi alla McLaren – ha detto entusiasta il 23enne di Melbourne. Alla fine è stato un po’ complicato anche se mi ero messo in una buona posizione già dopo la partenza. Un grande ringraziamento alla squadra, è un onore guidare una vettura incredibile, dominare la gara e fare una doppietta”. Piastri dalla seconda piazzola della griglia ha fatto un’ottima partenza ed è riuscito a infilarsi all’interno per prendere il comando alla prima curva, mentre Verstappen è scattato dalla seconda fila superando a sua volta il poleman Norris ma era andato largo e per evitare sanzioni il team ha preferito fargli restituire la posizione. Sainz, che era a fianco di Verstappen, è partito meno bene di Leclerc e tra alti e bassi nel cambio gomme ha terminato sesto, mentre il monegasco ha guadagnato alla fine due posizioni.

Le Ferrari non sono al livello delle McLaren ma hanno dimostrato di poter competere con Red Bull e Mercedes. “Nel complesso abbiamo fatto un buon fine settimana – ha detto Frederic Vasseur, il team principal -. Ci serve ancora un piccolo passo avanti nelle prestazioni. Lo scorso anno abbiamo chiuso a 65” dalla Red Bull, ora a 20” dalla McLaren ma c’è ancora da lavorare”. Red Bull e Mercedes possono però anche contare su piloti eccezionali, superiori ai pur ottimi Leclerc e Sainz. Se l’olandese ha fatto mostra della sua classe con sorpassi in serie dopo i pit stop, il sette volte campione del mondo è riuscito alla fine a tenerlo a bada con una difesa impeccabile del terzo posto.

Verstappen ha esagerato, andando a contatto col rivale e rischiando l’incidente, una mossa che è costata a entrambi un’investigazione. “Ti comporti come un bambino” è il rimprovero rivolto dal muretto Red Bull all’olandese, che a sua volta in precedenza si era molto lamentato col team. “La battaglia finale è stata da rizzare i capelli, ma queste sono le corse automobilistiche”, ha affermato invece Hamilton. Piastri ha dimostrato di poter gestire la leadership con tranquillità ma nel balletto mal gestito dei pit stop incrociati è finito alle spalle di Norris.

Dopo molteplici scambi alla radio, il britannico ha finito per inchinarsi alle istruzioni della squadra, sempre più insistenti. In tal modo, però, il britannico si è garantito l’aiuto del compagno nella rincorsa Verstappen, che ha ancora 76 punti di vantaggio su di lui. La McLaren si è invece portata a +16 sulla Ferrari nella classifica costruttori e a -51 dalla Red Bull, che difende il primo posto solo con l’olandese dato l’apporto quasi nullo di Perez, oggi settimo davanti a George Russell con la Mercedes, autore del giro veloce. Tra una settimana si tornerà in gara a Spa, una pista molto diversa da quella di Budapest e gli equilibri in campo potranno cambiare ancora.

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Tennis: Jasmine Paolini quinta nel ranking Wta

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Jasmine Paolini si conferma al quinto posto del ranking Wta. Pressoché invariate la prime 10 posizioni della classifica mondiale che vede in testa Iga Swiatek. Alle spalle della polacca la bielorussa Aryna Sabalenka, la statunitense Jessica Pegula e la kazaka Elena Rybakina. Dietro l’italiana la statunitense Coco Gauff, la cinese Qinwen Zheng e la statunitense Emma Navarro. Esce dalla top 10 la ceca Barbora Krejcikova (undicesima) a vantaggio della greca Maria Sakkari (nona) e della statunitense Danielle Collins (decima).

1. Iga Swiatek (POL) 10885 pts

2. Aryna Sabalenka (BLR) 8716

3. Jessica Pegula (USA) 6220

4. Elena Rybakina (KAZ) 5871

5. Jasmine Paolini (ITA) 5398

6. Coco Gauff (USA) 4983

7. Zheng Qinwen (CHI) 3980

8. Emma Navarro (USA) 3705 9. Maria Sakkari (GRE) 3416 (+1)

10. Danielle Collins (USA) 3178 (+1)

 

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Tennis: Sinner in testa al ranking Atp. nove italiani in top 100

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Jannik Sinner è saldamente al comando della classifica Ata. L’italiano guida con 11180 punti davanti il tedesco Alexander Zverev (6875) e allo spagnolo Carlos Alcaraz (6690), Quarto Novak Djokovic (5560). Invariate le prime 20 posizioni del ranking mondiale.

  • 1. Jannik Sinner (ITA) 11180
  • 2. Alexander Zverev (GER) 6875
  • 3. Carlos Alcaraz (SPA) 6690
  • 4. Novak Djokovic (SRB) 5560
  • 5. Daniil Medvedev (RUS) 5475
  • 6. Andrey Rublev (RUS) 4645
  • 7. Taylor Fritz (USA) 4060
  • 8. Hubert Hurkacz (POL) 4060
  • 9. Casper Ruud (NOR) 4010
  • 10. Grigor Dimitrov (BUL) 3965
  • 11. Alex De Minaur (AUS) 3655
  • 12. Stefanos Tsitsipas (GRE) 3390
  • 13. Tommy Paul (USA) 3005 14. Holger Rune (DAN) 2780
  • 15. Sebastian Korda (USA) 2585
  • 16. Frances Tiafoe (USA) 2560
  • 17. Ben Shelton (USA) 2490
  • 18. Ugo Humbert (FRA) 2370
  • 19. Lorenzo Musetti (ITA) 2345
  • 20 Jack Draper (GBR) 2315

Primo degli azzurri, dopo Sinner, è Lorenzo Musetti che è 19mo.

Ma sono ben nove gli italiani tra i primi 100:

  • Flavio Cobolli (32)
  • Matteo Arnaldi (33)
  • Luciano Darderi (41)
  • Matteo Berrettini (43)
  • Lorenzo Sonego (50)
  • Fabio Fognini (78)
  • Luca Nardi (86)

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Sinner tifoso eccellente spinge l’Italia, Olanda battuta

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Forse ispirati dal sostegno del tifoso eccellente Jannik Sinner, che la sera prima, a cena, aveva anche tenuto un discorso alla squadra, a Bologna Matteo Berrettini e Flavio Cobolli non hanno tradito le attese, e battendo rispettivamente Botic Van de Zandschulp e Tallon Griekspoor hanno regalato all’Italia il successo sull’Olanda e anche la certezza del primato nel girone che ha dato loro l’accesso alle finali di Coppa Davis che si svolgeranno a Malaga, dove è presumibile che il n. 1 del mondo ci sarà non solo per fare il tifoso. L’obiettivo dell’Italtennis, nemmeno tanto nascosto, è di riconquistare l’insalatiera, intanto i successi dell’Unipol Arena sono un bel viatico sulla via della speranza di farcela.

Ad aprire le danze è stato Berrettini, che a fine partita per prima cosa è andato ad abbracciare proprio Sinner, con il quale prima del match aveva chiacchierato a lungo, e la cui presenza, ha poi spiegato Matteo, “mi ha dato una bella spinta e anche un po’ di pressione. Ma Jannik – ha aggiunto parlando a Super Tennis – è stato la ciliegina di una settimana spettacolare”. Per poi aggiungere che a Malaga “ci proveremo con tutto noi stessi e spero di esserci. Abbiamo il giocatore più forte del mondo, la squadra più compatta del mondo e il tifo più caldo del mondo”.

Intanto battere Van de Zandschulp in 2 ore e 22′ di gioco, è stato più complicato del previsto perché il tennista romano ha vinto in rimonta dopo aver ceduto al rivale il primo set, perso per 6-3. In campo non c’era il Berrettini migliore, che però è stato capace di riprendersi l’incontro, nonostante nel secondo set abbia sprecato troppo, leggi sei palle break. Tutto ciò non gli ha comunque impedito di imporsi per 6-4, per poi ripetersi, con identico punteggio, nel terzo set. “Tutta la squadra mi ha spinto al successo – ha poi voluto sottolineare Matteo -. E poi sarà l’aria di casa, il pubblico, il fatto che giocare davanti a voi è speciale e che l’ho sognato fin da quando ero bambino.

Oggi mi aspettavo un match difficile, e il mio avversario mi ha sorpreso in positivo ma alla fine era un break, sapevo che dovevo stringere i denti e provare a strapparne uno, e così è stato nel secondo mentre nel terzo me ne sono serviti due. Sono orgoglioso di come ho lottato oggi perché così è davvero speciale”. Sorride anche l’esordiente Flavio Cobolli che, contro Griekspoor, ha vinto di testa e di cuore. Il romano è sceso in campo dopo il successo dell’amico Matteo Berrettini su Botic Van de Zandschulp, contro il numero 1 olandese Tallon Griekspoor. E ha iniziato al meglio, vincendo il primo set al tie-break 7-4.

Ma l’olandese ha allungato il match al terzo set, in cui è stato bravo a sapersi isolare da cori, tamburi e assordanti trombette, ma alla fine non è stato abbastanza per vincere. Cobolli, che ha evidenziato progressi concreti, ha chiuso il match con un diritto lungolinea da sinistra che per l’azzurro e tutto il pubblico è stato anche un grido di vittoria. “Ho realizzato il sogno che avevo da bambino – le parole del giovane romano -, sono contento e fiero di me stesso. Questa non è la vittoria mia, ma di squadra. Senza il calore e supporto di tutti non sarebbe finita così. Sinner? Prima della partita mi ha detto di divertirmi, detto da lui è molto importante per me”.

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