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Una sorta di asta per Soulè, Milan non solo Morata

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Mentre il Real Madrid presenta Kyliane Mbappè, in Italia si parla invece di Matias SOULÈ e Armand LAURIENTÉ. Il 21enne argentino è al centro di alcune trattative di mercato che coinvolgono la sua Juventus, incerta se trattenerlo o cederlo a buon prezzo, la Roma e il Leicester, che grazie alle tasche da Premier sembra in vantaggio sul club giallorosso, o su altri eventuali pretendenti. Quanto al giocatore francese in uscita dal Sassuolo, sembra interessata la Lazio, che dopo aver fatto un pensierino a Mason GREENWOOD – corteggiato anche dal Napoli ma ormai quasi sicuramente destinato al Marsiglia -, sta virando su soluzioni meno onerose, come ad esempio Jobe BELLINGHAM, fratello minore del campione che, guarda caso, sta alla corte di Carlo Ancelotti.

In attesa di dare l’annuncio ufficiale dell’arrivo di Alvaro MORATA – oggi ha salutato i compagni dell’Atletico Madrid domani farà le visite mediche -, il Milan che festeggia i 125 anni vorrebbe fare altri regali ai tifosi e a Fonseca, ma al momento le trattative procedono sottotraccia. I nomi nel mirino restano PAVLOVIC per la difesa, FOFANA per il centrocampo e FUELLKRUG per il reparto avanzato, ma chiudere tutti questi affari richiederà tempo e soldi, sperando la società di fare un po’ di cassa con le vendite o almeno con la riduzione del monte stipendi per la partenza di giocatori ritenuti fuori dal progetto. Anche la Juventus ha il problema di sfoltire la rosa e tra i partenti c’è il portiere SZCZESNY. Sulle tracce del polacco ci sarebbe il Monza, come ha detto a mezza bocca anche Adriano Galliani (“è a metà tra la suggestione e il sogno”), ma secondo il presidente brianzolo ad attirare il giocatore sarebbero soprattutto le “faraoniche offerte dall’Arabia”.

A Monza si aspettano richieste per COLPANI, che interessa alla Fiorentina e non solo. Da Firenze, oltre a MILENKOVIC destinato al Nottingham Forest, viene dato in partenza l’attaccante KOUAME’, che avrebbe estimatori in Spagna e in Germania. Per restare in Lombardia, il ghanese SULEMANA deve solo essere ufficializzato dall’Atalanta. Il centrocampista arriva a titolo definitivo dal Cagliari, che ha fatto un triplo colpo con l’esterno destro ZORTEA, l’attaccante PICCOLI e il centrocampista ADOPO. Domani ci saranno le firme. Alla Roma, caso Soulè a parte, ci si sta concentrando sulla questione attaccanti.

Se per SORLOTH il Villarreal avrebbe pretese troppo elevate, ecco spuntare sempre dalla Spagna la pista EN-NESYRI. Il 27enne marocchino del Siviglia sarebbe ben intenzionato al trasferimento nella Capitale e l’affare avrebbe un impatto più accettabile sui conti del club giallorosso. Problemi di soldi probabilmente non ne avrà il Napoli se dovesse andare a buon fine, come pare probabile, la cessione di OSIMHEN al Paris Saint Germain. Il problema è investirli, dato che l’arrivo ipotizzato di LUKAKU non basterebbe a completare il reparto e soprattutto a soddisfare i desideri di Antonio Conte.

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Tennis: Jasmine Paolini quinta nel ranking Wta

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Jasmine Paolini si conferma al quinto posto del ranking Wta. Pressoché invariate la prime 10 posizioni della classifica mondiale che vede in testa Iga Swiatek. Alle spalle della polacca la bielorussa Aryna Sabalenka, la statunitense Jessica Pegula e la kazaka Elena Rybakina. Dietro l’italiana la statunitense Coco Gauff, la cinese Qinwen Zheng e la statunitense Emma Navarro. Esce dalla top 10 la ceca Barbora Krejcikova (undicesima) a vantaggio della greca Maria Sakkari (nona) e della statunitense Danielle Collins (decima).

1. Iga Swiatek (POL) 10885 pts

2. Aryna Sabalenka (BLR) 8716

3. Jessica Pegula (USA) 6220

4. Elena Rybakina (KAZ) 5871

5. Jasmine Paolini (ITA) 5398

6. Coco Gauff (USA) 4983

7. Zheng Qinwen (CHI) 3980

8. Emma Navarro (USA) 3705 9. Maria Sakkari (GRE) 3416 (+1)

10. Danielle Collins (USA) 3178 (+1)

 

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Tennis: Sinner in testa al ranking Atp. nove italiani in top 100

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Jannik Sinner è saldamente al comando della classifica Ata. L’italiano guida con 11180 punti davanti il tedesco Alexander Zverev (6875) e allo spagnolo Carlos Alcaraz (6690), Quarto Novak Djokovic (5560). Invariate le prime 20 posizioni del ranking mondiale.

  • 1. Jannik Sinner (ITA) 11180
  • 2. Alexander Zverev (GER) 6875
  • 3. Carlos Alcaraz (SPA) 6690
  • 4. Novak Djokovic (SRB) 5560
  • 5. Daniil Medvedev (RUS) 5475
  • 6. Andrey Rublev (RUS) 4645
  • 7. Taylor Fritz (USA) 4060
  • 8. Hubert Hurkacz (POL) 4060
  • 9. Casper Ruud (NOR) 4010
  • 10. Grigor Dimitrov (BUL) 3965
  • 11. Alex De Minaur (AUS) 3655
  • 12. Stefanos Tsitsipas (GRE) 3390
  • 13. Tommy Paul (USA) 3005 14. Holger Rune (DAN) 2780
  • 15. Sebastian Korda (USA) 2585
  • 16. Frances Tiafoe (USA) 2560
  • 17. Ben Shelton (USA) 2490
  • 18. Ugo Humbert (FRA) 2370
  • 19. Lorenzo Musetti (ITA) 2345
  • 20 Jack Draper (GBR) 2315

Primo degli azzurri, dopo Sinner, è Lorenzo Musetti che è 19mo.

Ma sono ben nove gli italiani tra i primi 100:

  • Flavio Cobolli (32)
  • Matteo Arnaldi (33)
  • Luciano Darderi (41)
  • Matteo Berrettini (43)
  • Lorenzo Sonego (50)
  • Fabio Fognini (78)
  • Luca Nardi (86)

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Sinner tifoso eccellente spinge l’Italia, Olanda battuta

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Forse ispirati dal sostegno del tifoso eccellente Jannik Sinner, che la sera prima, a cena, aveva anche tenuto un discorso alla squadra, a Bologna Matteo Berrettini e Flavio Cobolli non hanno tradito le attese, e battendo rispettivamente Botic Van de Zandschulp e Tallon Griekspoor hanno regalato all’Italia il successo sull’Olanda e anche la certezza del primato nel girone che ha dato loro l’accesso alle finali di Coppa Davis che si svolgeranno a Malaga, dove è presumibile che il n. 1 del mondo ci sarà non solo per fare il tifoso. L’obiettivo dell’Italtennis, nemmeno tanto nascosto, è di riconquistare l’insalatiera, intanto i successi dell’Unipol Arena sono un bel viatico sulla via della speranza di farcela.

Ad aprire le danze è stato Berrettini, che a fine partita per prima cosa è andato ad abbracciare proprio Sinner, con il quale prima del match aveva chiacchierato a lungo, e la cui presenza, ha poi spiegato Matteo, “mi ha dato una bella spinta e anche un po’ di pressione. Ma Jannik – ha aggiunto parlando a Super Tennis – è stato la ciliegina di una settimana spettacolare”. Per poi aggiungere che a Malaga “ci proveremo con tutto noi stessi e spero di esserci. Abbiamo il giocatore più forte del mondo, la squadra più compatta del mondo e il tifo più caldo del mondo”.

Intanto battere Van de Zandschulp in 2 ore e 22′ di gioco, è stato più complicato del previsto perché il tennista romano ha vinto in rimonta dopo aver ceduto al rivale il primo set, perso per 6-3. In campo non c’era il Berrettini migliore, che però è stato capace di riprendersi l’incontro, nonostante nel secondo set abbia sprecato troppo, leggi sei palle break. Tutto ciò non gli ha comunque impedito di imporsi per 6-4, per poi ripetersi, con identico punteggio, nel terzo set. “Tutta la squadra mi ha spinto al successo – ha poi voluto sottolineare Matteo -. E poi sarà l’aria di casa, il pubblico, il fatto che giocare davanti a voi è speciale e che l’ho sognato fin da quando ero bambino.

Oggi mi aspettavo un match difficile, e il mio avversario mi ha sorpreso in positivo ma alla fine era un break, sapevo che dovevo stringere i denti e provare a strapparne uno, e così è stato nel secondo mentre nel terzo me ne sono serviti due. Sono orgoglioso di come ho lottato oggi perché così è davvero speciale”. Sorride anche l’esordiente Flavio Cobolli che, contro Griekspoor, ha vinto di testa e di cuore. Il romano è sceso in campo dopo il successo dell’amico Matteo Berrettini su Botic Van de Zandschulp, contro il numero 1 olandese Tallon Griekspoor. E ha iniziato al meglio, vincendo il primo set al tie-break 7-4.

Ma l’olandese ha allungato il match al terzo set, in cui è stato bravo a sapersi isolare da cori, tamburi e assordanti trombette, ma alla fine non è stato abbastanza per vincere. Cobolli, che ha evidenziato progressi concreti, ha chiuso il match con un diritto lungolinea da sinistra che per l’azzurro e tutto il pubblico è stato anche un grido di vittoria. “Ho realizzato il sogno che avevo da bambino – le parole del giovane romano -, sono contento e fiero di me stesso. Questa non è la vittoria mia, ma di squadra. Senza il calore e supporto di tutti non sarebbe finita così. Sinner? Prima della partita mi ha detto di divertirmi, detto da lui è molto importante per me”.

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