Otto corpi femminili sono stati recuperati finora da una discarica in una baraccopoli di Nairobi, ha dichiarato la polizia keniota, aggiungendo di essere alla ricerca di possibili collegamenti con culti oscuri, serial killer o medici disonesti. Le raccapriccianti scoperte di corpi mutilati e smembrati gettati in sacchi di plastica in una discarica a Mukuru, nel sud della capitale keniota, hanno inorridito e irritato la nazione. Il capo della polizia nazionale del Kenya, Douglas Kanja, ha dichiarato che i primi sei cadaveri sono stati trovati venerdi’ e altre parti del corpo sono state recuperate ieri. “Sono stati gravemente smembrati in diversi stati di decomposizione e lasciati in sacchi”, ha dichiarato Kanja in una conferenza stampa, aggiungendo che le indagini sono in corso. Kanja ha anche chiesto la collaborazione dei cittadini “affinche’ gli autori di questi atti efferati vengano arrestati”. Amin Mohammed, capo della Direzione delle Investigazioni Criminali, ha detto che l’eta’ delle vittime variava tra i 18 e i 30 anni e che tutte erano state uccise e macellate nello stesso modo.
“Abbiamo a che fare con una setta associata ad attivita’ criminali, o con dei serial killer?”, ha detto durante l’incontro con la stampa insieme a Kanja. “Potremmo anche avere a che fare con medici disonesti coinvolti in attivita’ criminali”. L’anno scorso il Kenya e’ stato sconvolto dalla scoperta di fosse comuni in una foresta vicino alla costa dell’Oceano Indiano, contenenti i corpi di oltre 400 membri di una setta del giorno del giudizio, uno dei peggiori massacri al mondo legati a una setta. Lunedi’, il sedicente pastore Paul Nthenge Mackenzie e’ stato processato con l’accusa di terrorismo insieme a 94 coimputati per le morti, con l’accusa di aver incitato i suoi seguaci a morire di fame per incontrare Gesu’. Lui e gli altri imputati devono affrontare anche accuse di omicidio, omicidio colposo e crudelta’ verso i bambini in casi separati per quello che e’ stato soprannominato il “massacro della foresta di Shakahola”.
Kanja ha dichiarato che la polizia si e’ impegnata a condurre “indagini trasparenti, approfondite e rapide” sui corpi abbandonati a Mukuru, aggiungendo che gli agenti della stazione di polizia vicina al luogo sono stati trasferiti. L’autorita’ di controllo della polizia keniota, l’Independent Police Oversight Authority (IPOA), aveva dichiarato venerdi’ che stava indagando per verificare se ci fosse un coinvolgimento della polizia nella macabra saga. “I corpi, avvolti in sacchi e fissati con corde di nylon, presentavano segni visibili di tortura e mutilazione”, ha dichiarato l’IPOA, sottolineando che la discarica si trovava a meno di 100 metri da una stazione di polizia. L’IPOA ha anche detto che stava esaminando le denunce di rapimenti di manifestanti scomparsi dopo che le diffuse proteste antigovernative del mese scorso erano degenerate in un caos mortale. Ma non ha fatto alcun collegamento tra i dispersi e i corpi abbandonati.