Collegati con noi

Esteri

Non solo Harris, tutti i possibili sostituti dem per rimpiazzare Biden

Pubblicato

del

Kamala Harris è, almeno sulla carta, la predestinata a raccogliere il testimone di Joe Biden nel caso in cui il presidente cedesse alle pressioni e decidesse di ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca. Ma la panchina dei democratici è molto più lunga e include i popolari governatori della California e del Michigan, Gavin Newsom e Gretchen Whitmer, che guardano però al 2028 e difficilmente potrebbero decidere di bruciare le loro chance in una eventuale mini-primaria accelerata. Nella rosa dei possibili sostituiti figurano anche il ministro dei Trasporti Pete Buttigieg e i governatori della Pennsylvania e dell’Illinoi, Josh Shapiro e JB Prtizker.

* KAMALA HARRIS – Si sta affermando come la scelta più popolare all’interno del Partito democratico per prendere il posto di Biden. Fra gli elettori tuttavia le cose non stanno così e la vicepresidente gode di consensi ancora più bassi del suo attuale capo. Puntare su di lei è considerata ad ogni modo la scelta più facile, almeno dal punto di vista dell’accesso ai fondi del partito per la campagna. Paladina dei diritti delle donne, Harris si è dimostrata nelle due settimane successive al dibattito come un’alleata leale del presidente.

* GRETCHEN WITHMER – Al suo secondo mandato da governatrice del Michigan, Whitmer è molto popolare nel Midwest e non ha mai nascosto le sue ambizioni politiche. Al New York Times ha confessato che nel 2028 le piacerebbe vedere alla Casa Bianca un presidente della generazione X, senza comunque suggerire esplicitamente che potrebbe essere lei. Durante la pandemia è salita alle cronache come una delle nemiche di Donald Trump per le sue rigide misure anti Covid, che l’hanno resa oggetto di un tentato rapimento da parte gruppo armato di estrema destra che voleva processarla per la sua stretta anti virus.

* GAVIN NEWSOM – Il governatore della California sta difendendo a spada tratta Biden dopo la disastrosa performance al dibattito. Molti da tempo lo indicano come possibile candidato al 2028, ma nelle ultime due settimane le sue quotazioni per sostituire Biden subito sono aumentate. Il feroce antagonismo con il governatore della Florida, Ron DeSantis, ha portato negli ultimi anni Newsom alla ribalta sul palcoscenico nazionale.

* PETE BUTTIGIEG – Non è un mistero che il ministro dei Trasporti abbia aspirazioni presidenziali. Già nel 2020 si era candidato e da anni è considerato uno dei migliori comunicatori del governo.

* JOSH SHAPIRO – Il governatore della Pennsylvania ha conquistato nel 2022 la guida dello Stato, uno dei quelli chiave per la corsa alla Casa Bianca, battendo il candidato appoggiato da Trump. Pur essendo stato più volte criticato dagli ambientalisti e dall’ala liberal del partito, Shapiro gode di ampia popolarità e, con i suoi 51 anni, è visto come uno dei possibili eredi della leadership del Partito democratico.

* JB PRITZKER – Il miliardario governatore dell’Illinois, erede della catena degli hotel Hyatt, ha acquistato popolarità a livello nazionale per le sue critiche a Trump ed è apprezzato per essere riuscito a mettere a segno riforme importanti su temi chiave per i progressisti, dai diritti all’aborto al controllo delle armi.

Advertisement

Esteri

Breton: von der Leyen non mi voleva, gestione dubbia

Pubblicato

del

Il francese Thierry Breton accusa Ursula von der Leyen di aver chiesto a Parigi di sostituire il suo nome nel quadro dei negoziati per la formazione della nuova Commissione Ue. Sviluppi che “testimoniano ulteriormente una governance dubbia” e che lo hanno portato alle dimissioni. “Lei ha chiesto alla Francia di ritirare il mio nome – per ragioni personali che in nessun caso lei ha discusso con me direttamente – e ha offerto alla Francia, come scambio politico, un portafoglio che sarebbe più influente. Le sarà ora proposto un altro candidato”, si legge nella lettera di dimissioni di Breton indirizzata a von der Leyen.

Continua a leggere

Esteri

Kiev invita Onu e Croce Rossa nella zona occupata del Kursk

Pubblicato

del

Il nuovo ministro degli Esteri dell’Ucraina, Andriy Sybiha, ha invitato le Nazioni Unite e il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) a visitare la porzione della regione russa di Kursk che le truppe di Kiev occupano. “L’Ucraina è pronta a facilitarne il lavoro ed a provare che rispetta il diritto umanitario internazionale” in quel territorio russo, ha scritto Sybiha su X.

Continua a leggere

Esteri

Comore, il presidente Assoumani accoltellato: è fuori pericolo

Pubblicato

del

Il presidente delle Comore, Azali Assoumani, è “fuori pericolo” dopo essere stato ferito venerdì in un attacco con coltello da parte di un poliziotto di 24 anni che è stato trovato morto nella sua cella il giorno dopo. Lo rendono noto le autorità dello Stato africano insulare, citate dai media internazionali. L’attentato è avvenuto intorno alle 14 ora locale a Salimani Itsandra, subito a nord della capitale Moroni. “Il presidente sta bene. Non ha problemi di salute, è fuori pericolo. Gli sono stati dati alcuni punti di sutura”, ha detto ieri sera il ministro dell’Energia comoriano Aboubacar Said Anli in una conferenza stampa. Azali è stato aggredito mentre partecipava a un funerale. Il movente dell’attacco non è stato ancora determinato.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto