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Cronache

Alla Chiesa il 70% dell’8 per mille, quasi un miliardo

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La fetta più consistente dell’otto per mille dell’Irpef anche quest’anno sarà destinata alla Chiesa cattolica, anche se la percentuale dei contribuenti italiani che scelgono espressamente di destinarlo alla Cei nella propria dichiarazione dei redditi sono in costante, anche se lieve, discesa negli ultimi anni. E’ quanto emerge dai dati pubblicati dal dipartimento Finanze del Mef sulle scelte dei contribuenti e agli importi erogati nell’anno in corso, riferiti all’anno di imposta 2020, a cui si aggiungono i dati provvisori delle scelte relative agli anni di imposta 2021 e 2022. Nel 2024, su un totale di circa un miliardo 320 mila euro derivante dall’otto per mille, poco meno del 70% (il 68,59%) è stato destinato alla Chiesa cattolica, per un importo pari a poco più di 990 milioni di euro. Seguono lo Stato italiano con circa 340 milioni (25,62%) incassati e la Chiesa Evangelica Valdese con 40,3 milioni (3,04%).

All’Unione Buddhista Italiana sono invece andati poco più di 14 milioni di euro (1,05%), molto più distanti le altre confessioni religiose. Dalle tabelle emerge anche che su poco più di 41 milioni di contribuenti italiani totali, solo il 40,74% (circa 16 milioni) ha scelto espressamente a chi destinare l’8 per mille, mentre la maggioranza (il 58,68%, più di 24 milioni di contribuenti) non ha indicato a chi darlo. La Chiesa cattolica è stata indicata nel 70,37% del totale delle scelte espresse e nel 28,67% del totale dei contribuenti.

La percentuale di chi sceglie la Chiesa cattolica è comunque, anche se di pochi punti, in continua diminuzione: nel 2021(anno di cui non si conosce ancora l’importo complessivo in euro dell’otto per mille, che sarà ripartito nel 2025) è stata indicata nel 69,52% del totale delle scelte espresse, mentre nel 2022 (anche in questo caso non si conosce l’importo, ripartito nel 2026) nel 67,28% del totale delle scelte espresse. Crescono, al contrario, le scelte espresse a favore dello Stato: dal 24% nel 2020 al 26,79% del 2022. E chi sceglie di destinare l’otto per mille proprio allo Stato lo fa per varie ragioni: una quota consistente per contribuire all’edilizia scolastica o per affrontare le calamità. Per la Chiesa cattolica, a differenza delle altre confessioni, il meccanismo prevede l’erogazione di un acconto e di un conguaglio (riferito al terzo anno precedente), che per il 2024 ammonta a circa 80 milioni di euro. Nel caso di scelte non espresse, il riparto è effettuato nella stessa proporzione delle scelte espresse, con l’eccezione di alcune confessioni, che hanno deciso di rinunciare alla quota loro spettante delle scelte non espresse.

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Maltempo: temporali e forti venti, allerta gialla in 10 regioni

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Una vasta perturbazione, attualmente centrata sull’area balcanica, determinerà un graduale inasprimento delle condizioni di maltempo sull’Italia, con precipitazioni sparse sul territorio, specie settori adriatici, più diffuse e persistenti su Emilia-Romagna e Marche. Inoltre, la formazione di un’aera di bassa pressione sul basso Tirreno genererà una intensificazione dei venti nord-orientali sui settori adriatici centro-settentrionali. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse.

L’avviso prevede dalle prime ore di domani precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di carattere di rovescio o temporale, su Emilia-Romagna e Marche, dalla mattinata, precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Abruzzo e Molise, specie settori costieri, e su Campania, Puglia e Basilicata. Tali fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Attesi, inoltre, dal primo mattino di domani, venti da forti a burrasca nord-orientali, su Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna e Marche, specie su settori costieri e appenninici, con mareggiate sulle coste esposte. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di domani allerta gialla su parte di Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, sugli interi territori di Molise, Basilicata e Puglia, su parte di Campania e Sardegna.

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Cronache

Auto contro scooter, omicidio volontario dopo una lite

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Un incontro, questa volta casuale. Gli animi che si scaldano, ancora, per quella relazione sentimentale con sua sorella che proprio non gli andava giù. Il finestrino della sua auto frantumato con un martelletto, la rabbia che monta e l’inseguimento dello scooter a bordo del quale viaggiavano i due rivali. Infine la tragedia provocata da una collisione, a quanto pare voluta, che trasforma un diciannovenne nell’assassino di un ventenne. E’ il drammatico epilogo di una lite che andava avanti da qualche mese, caratterizzata anche da altri episodi su cui adesso si sta cercando di fare luce, la morte di Corrado Finale, speronato mentre era in fuga su uno scooter con un altro giovane che, per fortuna, è rimasto solo ferito. Contrariamente a quanto si era pensato in un primo momento non si è trattato di un incidente, uno dei tanti che funestano i weekend, ma di un atto voluto, deliberato, finalizzato a punire quei giovani suoi rivali.

E così ha trasformato la Fiat 500 in un ariete, facendo carambolare a terra i ragazzi che prima finiscono con lo scooter contro un palo e poi su una fioriera. Le condizioni di Corrado, disarcionato dal Beverly, sono sembrate subito molto gravi. E, purtroppo, il suo decesso è sopraggiunto poco dopo, per le gravi ferite riportate. Sarà l’esame autoptico disposto dalla Procura di Napoli Nord, a fornire l’esatta causa della morte. L’altro centauro, il ragazzino protagonista dell’osteggiata liaison amorosa, invece se l’è cavata: la sua prognosi è di 30 giorni, ma è vivo. E’ stato proprio lui a raccontare ai carabinieri la dinamica dell’accaduto (peraltro confermata dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza acquisite dagli investigatori), insieme con il movente: una relazione sentimentale contrastata con la sorella del 19enne fermato il quale, dopo l’incidente, si è allontanato senza prestare soccorso alcuno.

Solo successivamente si è consegnato in caserma accompagnato dall’avvocato. Ieri, l’investitore, che viaggiava su una Fiat 500, al termine dell’interrogatorio è stato sottoposto a fermo, non per omicidio stradale, come sembrava logico in un primo momento, ma per i ben più gravi reati di omicidio volontario e tentato omicidio. Nell’auto c’era anche la sorella la quale ha confermato la lite che da mesi andava avanti tra il fratello e il fidanzatino. In caserma, davanti al pm, sono stati convocati e ascoltati anche alcuni parenti del sopravvissuto. Uno ha fatto riferimento a un grave episodio risalente a qualche settimana fa, quando è stata lanciata una bottiglia incendiaria contro il portone della sua abitazione. Un episodio inquietante ma non denunciato. Secondo questa persona sarebbe stato proprio quel giovane fermato l’autore del gesto intimidatorio, ma lui, che ha reso dichiarazioni parzialmente confessorie, ha smentito di avere compiuto quell’attentato. Sequestrati per le perizie la vettura, il parafango bianco di una Fiat 500 trovato su via del Mare, teatro dell’incidente, e lo scooter sul quale viaggiava la vittima.

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Cronache

Coppia aggredita in casa a Napoli, arrestati due loro parenti

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Sono ritenuti responsabili di avere aggredito con il volto coperto due coniugi, loro parenti, al culmine di una lite familiare, le due persone arrestate con l’accusa di tentato omicidio e lesioni gravi dalla Squadra Mobile che hanno indagato sulla vicenda coordinata dalla Procura di Napoli (VII sezione, pm Alessandra Cataldi, procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli). I fatti contestati risalgono al maggio del 2023 quando marito e moglie vennero aggrediti in casa. Lui finì in ospedale con numerose ferite da arma da punta e taglio per cui fu sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

L’uomo si mostrò reticente con la Polizia di Stato, riferendo agli agenti di essere stato aggredito da 4-5 persone travisate giunte a bordo di scooter e non fornendo altri particolari utili alla loro identificazione. Solo quasi un mese dopo, il 16 giugno, la moglie si è presentata, spontaneamente, in Questura dove, oltre a esporre quanto subìto , riferì anche che ad aggredire lei e il marito erano stati i suoi cugini, . Una versione dei fatti confermata anche dal marito, qualche giorno dopo. Il movente dell’aggressione venne inquadrato dagli investigatori della Squadra Mobile in screzi in famiglia che videro protagonisti zii, nipoti e cugini.

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