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Cronache

Muore un detenuto, rivolta nel carcere di Viterbo

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Una violenta protesta è esplosa mercoledì nel carcere di Viterbo dopo che un detenuto è stato trovato privo di vita nel letto della sua cella. Circa una sessantina di detenuti si sono asserragliati in una sezione del penitenziario dando alle fiamme materassi e suppellettili. All’esterno della struttura carceraria oltre alle forze dell’ordine anche i vigili del fuoco e il personale sanitario. La polizia penitenziaria ha lavorato per circoscrivere la sommossa ma si è reso necessario anche il supporto dell’intervento del gruppo specializzato arrivato da Roma. “Tutti i nostri avvertimenti sono rimasti inascoltati. Questa di Viterbo sarà una delle tante rivolte che caratterizzeranno l’estate. Speriamo solo che non ci scappi il morto”, afferma Aldo Di Giacomo segretario generale del Sindacato Polizia Penitenziaria. La protesta è scattata dopo il ritrovamento del corpo senza vita di un detenuto di 32 anni, originario dell’est. In base a quanto si apprende l’uomo, tossicodipendente, era detenuto da pochi giorni.

Al momento si esclude che la morte sia legata ad un gesto volontario o ad un evento violento, sul corpo non sarebbero individuate ferite. Il decesso potrebbe essere legato, ma questa è solo una primissima ipotesi, all’uso di sostanze stupefacenti. Risposte arriveranno dalla indagine che verrà avviata dalla Procura della Tuscia che affiderà incarico, come avviene in questi casi, per procedere con l’autopsia. La rivolta di Viterbo è solo l’ultima in ordine di tempo. Nei giorni scorsi nel carcere fiorentino di Sollicciano è esplosa la rabbia dei detenuti dopo che un cittadino tunisino di 20 anni si è tolto la vita impiccandosi. Il giovane nel febbraio scorso aveva presentato un reclamo al tribunale di sorveglianza per chiedere “il ripristino delle condizioni di salubrità”, dovendo vivere in cella senza acqua ma con cimici, muffa e topi. Il detenuto sollecitava i giudici a “ordinare alla amministrazione penitenziaria di porre fine alla lesione e alla limitazione dei suoi diritti”, legata alle condizioni degradanti della struttura fiorentina. Secondo gli ultimi dati diffusi sono oltre 50 dall’inizio dell’anno i suicidi nei penitenziari italiani. L’età media di chi decide di togliersi la vita è di 39 anni e secondo quanto rende noto il Garante dei detenuti circa il 40% di chi si è ucciso era in attesa di giudizio.

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Cronache

A Napoli fiaccolata per Chiara, “Perdonaci”

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Centinaia di persone hanno preso parte a Napoli alla fiaccolata organizzata in serata in memoria di Chiara Jaconis, la giovane padovana morta dopo essere stata colpita in testa da un vaso domenica scorsa mentre passeggiava nei Quartieri Spagnoli. Dalla gente del quartiere si è più volte levato il grido “perdonateci” rivolto ai familiari della 30enne veneta. “Napoli forse non è la città più bella del mondo ma ha la popolazione più bella del mondo”, ha detto Gianfranco Jaconis, il padre di Chiara presente con la sorella della ragazza, Roberta. Centinaia i cittadini dei Quartieri Spagnoli che lo attendevano con in mano candele accese e palloncini bianchi, tanti lo hanno abbracciato.

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Cronache

Turista morta a Napoli, video dell’incidente acquisito dalla Ps

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Su delega della Procura di Napoli è stato acquisito dalla Polizia il video registrato da un sistema di videosorveglianza che ritrae il momento in cui la statuetta colpisce al capo Chiara Jaconis, la turista padovana di 30 anni deceduta in ospedale a Napoli a causa delle gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto domenica pomeriggio nel cuore dei Quartieri Spagnoli. Le immagini – confluite nel fascicolo aperto dagli inquirenti che, al momento, potizzato l’omicidio colposo – ritraggono le fasi immediatamente precedenti la tragedia e l’esatto momento in cui la statuina, frantumatasi in pesanti schegge nell’impatto con un balcone, colpisce la giovane al capo.

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Cronache

Auto contro guardrail in A15, un morto

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Un uomo di 81 anni, originario della Campania, è morto in un incidente stradale avvenuto oggi pomeriggio lungo l’autostrada A15 nel tratto tra Pontremoli (Massa Carrara) verso Berceto, nel Parmense. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo, al volante di un’auto di grossa cilindrata, ha improvvisamente impattato il veicolo contro il guardrail. L’impatto violento ha costretto la chiusura temporanea del tratto stradale interessato, in particolare l’autostrada della Cisa, tra i caselli di Pontremoli e Berceto. Il personale di soccorso giunto sul posto non ha potuto fare altro che constatare il decesso del 61enne.

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