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Esteri

Video shock, afroamericano ucciso a Milwaukee da vigilantes

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Quattro agenti della sicurezza privata di un hotel di lusso di Milwaukee, in Wisconsin, hanno provocato la morte per asfissia di Dvontaye Mitchell, un afroamericano di 43 anni con problemi mentali, schiacciato al suolo per diversi minuti con le ginocchia sul collo. Una vicenda che somiglia moltissimo a quella di George Floyd, anche lui afroamericano, 46 enne, ucciso nello stesso modo da alcuni poliziotti a Minneapolis, nel maggio del 2020. Non a caso i familiari di Mitchell hanno incaricato come legale Ben Crump, un noto avvocato specializzato nelle cause a difesa dei diritti civili, lo stesso che venne scelto dalla famiglia Floyd. Tutto è accaduto giorni fa, fuori dalla hall dell’ Hyatt Regency, nel centro della città che ospiterà la Convention repubblicana dal 15-18 luglio. Ma è stata la diffusione di un video dell’aggressione a rilanciare la storia sui media americani. Le immagini molto crude, mostrano la violenza delle guardie giurate sul corpo di Dvontaye mentre implorava aiuto. Secondo le prime ricostruzioni della polizia locale, Mitchell aveva creato scompiglio all’interno dell’hotel, per essersi chiuso in un bagno con una donna. Una volta uscito, avrebbe litigato con le guardie giurate dell’albergo mentre lo stavano allontanando dalla struttura.

Come si vede nel video, diventato virale sui social, quattro uomini hanno bloccato Mitchell per terra, comprimendogli il collo e il torace, fino all’arrivo della polizia. Ma a quel punto Mitchell, padre di due bambini, non respirava più. Ora la famiglia esige giustizia: il pool di avvocati ha chiesto all’ufficio del procuratore distrettuale della contea di Milwaukee di sporgere denuncia contro le quattro guardie. Il medico legale della contea di Milwaukee, ha già stabilito che la morte è avvenuta per omicidio, non per cause naturali. La famiglia ha quindi chiesto che la Aimbridge Hospitality, l’azienda che gestisce l’Hyatt Regency Milwaukee, rilasci i filmati delle sue telecamere. Al momento le guardie coinvolte sono state sospese, ma la città, e soprattutto la comunità nera, sono sotto choc. In una drammatica conferenza stampa, la moglie di Mitchell, De Asia Harmon, ha sottolineato lo sconcerto provocato dalla diffusione del video: “Ora i nostri figli, ogni volta che accendono la maledetta tv, questo è quello che devono vedere, lui che perde la vita. Non possiamo nemmeno andare a fare la spesa con mia figlia senza che lei abbia paura delle guardie davanti alla porta. Mi dice sempre: ‘Sono gli uomini della sicurezza o quelli che hanno ucciso mio papà?”.

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Breton: von der Leyen non mi voleva, gestione dubbia

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Il francese Thierry Breton accusa Ursula von der Leyen di aver chiesto a Parigi di sostituire il suo nome nel quadro dei negoziati per la formazione della nuova Commissione Ue. Sviluppi che “testimoniano ulteriormente una governance dubbia” e che lo hanno portato alle dimissioni. “Lei ha chiesto alla Francia di ritirare il mio nome – per ragioni personali che in nessun caso lei ha discusso con me direttamente – e ha offerto alla Francia, come scambio politico, un portafoglio che sarebbe più influente. Le sarà ora proposto un altro candidato”, si legge nella lettera di dimissioni di Breton indirizzata a von der Leyen.

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Esteri

Kiev invita Onu e Croce Rossa nella zona occupata del Kursk

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Il nuovo ministro degli Esteri dell’Ucraina, Andriy Sybiha, ha invitato le Nazioni Unite e il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) a visitare la porzione della regione russa di Kursk che le truppe di Kiev occupano. “L’Ucraina è pronta a facilitarne il lavoro ed a provare che rispetta il diritto umanitario internazionale” in quel territorio russo, ha scritto Sybiha su X.

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Comore, il presidente Assoumani accoltellato: è fuori pericolo

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Il presidente delle Comore, Azali Assoumani, è “fuori pericolo” dopo essere stato ferito venerdì in un attacco con coltello da parte di un poliziotto di 24 anni che è stato trovato morto nella sua cella il giorno dopo. Lo rendono noto le autorità dello Stato africano insulare, citate dai media internazionali. L’attentato è avvenuto intorno alle 14 ora locale a Salimani Itsandra, subito a nord della capitale Moroni. “Il presidente sta bene. Non ha problemi di salute, è fuori pericolo. Gli sono stati dati alcuni punti di sutura”, ha detto ieri sera il ministro dell’Energia comoriano Aboubacar Said Anli in una conferenza stampa. Azali è stato aggredito mentre partecipava a un funerale. Il movente dell’attacco non è stato ancora determinato.

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