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Addio a Maria Rosaria Omaggio, attrice napoletana

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Maria Rosaria Omaggio, attrice e scrittrice di origini napoletane, è morta all’età di 67 anni. Diventata popolare giovanissima, aveva iniziato la sua carriera partecipando all’edizione 1973-74 di “Canzonissima” condotta da Pippo Baudo. Nel 1976 debuttò al cinema con i film “Roma a mano armata” e “Squadra antiscippo”, accanto a Maurizio Merli e Tomas Milian. Interpretò il ruolo di Oriana Fallaci nel film “Walesa – L’uomo della speranza” di Andrzej Wajda, presentato alla 70esima Mostra del Cinema di Venezia, che le valse il premio Pasinetti.

Omaggio ha recitato in numerosi sceneggiati televisivi italiani come “Racconti fantastici”, “Caro maestro 2”, “Donne di mafia”, “La squadra” e “Don Matteo 5”. Nel suo curriculum vantava 50 piéce teatrali, 29 film e 18 fiction televisive. Negli ultimi anni si era dedicata alla spiritualità, studiando antropologia culturale e scrivendo numerosi libri. Inoltre, era diventata istruttrice di taiji quan dopo essersi diplomata con la cinese Li Rong Mei.

La bellezza straordinaria di Maria Rosaria Omaggio l’aveva resa un’icona per milioni di italiani, posando per “Playboy” e “Playmen”. Per la rivista fondata da Hugh Hefner fu protagonista di tre copertine nelle edizioni italiane del 1976, 1980 e 1982. Ricordava la sua esperienza dicendo: “Posavo per ‘Playboy’ nello studio del grande Angelo Frontoni e sapevo già che sarei entrata nell’immaginario collettivo”. La sua prima copertina, a 19 anni, la consacrò come oggetto del desiderio.

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Esteri

Biden liquida i timori, ‘sono il più qualificato’

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“Nessuno è più qualificato di me per la presidenza e per vincere la corsa” alla Casa Bianca: “sono il più qualificato”. Incurante dei timori del partito e degli elettori, Joe Biden ribadisce che non intende lasciare e si dice sicuro di poter vincere le elezioni e restare in carica altri quattro anni. Nei 22 minuti di intervista a Abc, il presidente Usa appare più sicuro e incisivo rispetto alla disastrosa performance al dibattito contro Donald Trump, ma le sue parole non sembrano in grado di rassicurare e spazzare via i dubbi. Incalzato da George Stephanopoulos sui timori relativi alla sua età e al suo stato di salute, Biden cerca di smarcarsi alle domande. “Sono in buona forma.

Non correrei se non credessi di poterlo fare”, ha detto spiegando di sottoporsi a controlli medici di routine. “Non esiterebbero a dirmi che c’è qualcosa che non va”, ha quindi aggiunto. Il presidente però non si è impegnato a sottoporsi a una valutazione medica indipendente. “Con la presidenza faccio un test neurologico completo ogni giorno”, si è limitato a dire ribadendo che il dibattito tv è stato un “brutto episodio” e “non un segnale di un problema più serio”. Biden ammette di essere arrivato al confronto esausto e di non essere riuscito a recuperare a causa di un brutto raffreddore.

“La responsabilità di come è andato il dibattitto è solo mia”, ha aggiunto puntando comunque il dito contro il “bugiardo patologico” di Trump che ha mentito ripetutamente. Biden non solo si è mostrato sprezzante sui dubbi sulla sua salute, ma ha messo in dubbio anche i sondaggi che lo danno in svantaggio rispetto a Trump. A Stephanopoulos che gli indica di non aver mai visto vincere un presidente con il 36% dei gradimenti, Biden ha risposto secco: “Non credo a questo numero. Le nostre rilevazioni indicano altro. Ricordo che nel 2020 dicevano che non potevo vincere”. E quando il giornalista lo incalza facendogli notare che nel 2024 è molto più difficile, il presidente risponde: “Non quando si corre contro un bugiardo patologico.

Tutte le rilevazioni indicano che è un testa a testa. Non penso che ci sia nessuno più qualificato di me per essere presidente e vincere la corsa. Sono il più qualificato”. La performance del presidente comunque non convince. Molti democratici – riportano i media americani – non la ritengono rassicurante. “Non ritengo che spazzerà via le preoccupazioni”, ha osservato David Axelrod, l’ex consigliere di Barack Obama. A colpire è stata la decisione con cui Biden ha escluso del tutto una sua uscita dalla corsa: lo farei – ha detto – solo su intervento divino, “se me lo dicesse Lord Almighty”.

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Esteri

Pezeshkian sarà il nuovo presidente dell’Iran

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Il deputato riformista ed ex ministro della Sanità iraniano Massoud Pezeshkian ha vinto il ballottaggio delle 14me elezioni presidenziali e diventerà il nono leader della Repubblica islamica, hanno riferito oggi i media statali locali.

Il quartier generale delle elezioni statali iraniane rende noto che Pezeshkian ha ottenuto 16.384.403 voti contro i 13.538.179 del suo rivale ultraconservatore Saeed Jalili, espressi in un totale di circa 58.000 seggi in Iran e 314 seggi in oltre 100 paesi stranieri. Al ballottaggio presidenziale hanno partecipato circa 30.530.157 (49,8%) dei 61.452.321 elettori aventi diritto, aggiungo le autorità iraniane.

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Euro 2024: Francia in semifinale, battuto Portogallo ai rigori

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La lotteria dei rigori arride alla Francia che prevale sul Portogallo al termine di una partita equilibrata, non risolta neppure dai supplementari. L’errore di un giocatore iberico consente stasera ai francesi di assicurarsi l’ingresso alla semifinale.

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