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Economia

Warren Buffett, ecco le sue ultime volontà: il suo patrimonio di 130 mld ai tre figli, che faranno beneficenza

Il leggendario investitore e filantropo noto come l’«oracolo di Omaha», ha recentemente dichiarato al Wall Street Journal che il 99% del suo patrimonio sarà destinato a un nuovo fondo di beneficenza, gestito dai suoi tre figli. Questo segna una svolta significativa rispetto alla sua precedente promessa di destinare la sua fortuna alla Bill & Melinda Gates Foundation. Questo articolo esplora il contesto di questa decisione e il futuro delle donazioni filantropiche dei Buffett.

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Warren Buffett, l’indiscusso gigante dell’investimento e della filantropia americana, ha preso una decisione epocale riguardo al destino del suo patrimonio. Il magnate, noto per la sua abilità unica nel campo degli investimenti finanziari e soprannominato l’«oracolo di Omaha», ha annunciato che alla sua morte il 99% della sua enorme fortuna sarà destinato a un nuovo fondo di beneficenza. Questa decisione rappresenta un cambiamento significativo rispetto alla sua precedente intenzione di continuare a sostenere la Bill & Melinda Gates Foundation, alla quale ha donato miliardi di dollari nel corso degli anni.

Buffett, che compirà 94 anni il prossimo 30 agosto, ha già iniziato a distribuire gran parte della sua ricchezza. Ha ceduto più della metà delle azioni della Berkshire Hathaway, la sua holding, e ha annunciato di voler convertire ulteriori azioni per effettuare nuove donazioni. Nonostante la sua età avanzata, Buffett gode di buona salute e si dice fiducioso nel futuro gestionale dei suoi tre figli: Susie, Howie e Peter Buffett.

Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Buffett ha espresso piena fiducia nella capacità dei suoi figli di continuare il suo lavoro filantropico. Susie Buffett, la primogenita, è attiva nella Sherwood Foundation e nella Susan Thompson Buffett Foundation, entrambe dedicate alla promozione dell’istruzione e della giustizia sociale. Howie Buffett, agricoltore di professione, guida la Howard G. Buffett Foundation, focalizzata sulla sicurezza alimentare e sulla lotta al traffico di esseri umani. Peter Buffett, compositore, insieme alla moglie gestisce la NoVo Foundation, che finanzia progetti per le comunità indigene.

Nonostante la sua precedente promessa di includere la Bill & Melinda Gates Foundation nel suo testamento, Buffett ha ora deciso di cambiare rotta senza fornire una spiegazione dettagliata. Questo strappo ha suscitato interesse e speculazioni sulla motivazione dietro questa decisione. Tuttavia, Buffett ha indicato che i suoi figli saranno in grado di gestire l’eredità filantropica con saggezza e integrità, rispondendo ai cambiamenti futuri delle leggi fiscali e filantropiche.

I figli di Buffett, per ora, hanno evitato commenti diretti sulla nuova direzione delle donazioni, ma in passato hanno espresso rispetto per il lavoro del padre e un impegno a seguire le sue orme. Nonostante le incertezze sul futuro esatto delle donazioni, i Buffett sembrano decisi a continuare a utilizzare la loro eredità per migliorare il mondo, seguendo i valori di generosità e impegno sociale instillati dal loro illustre padre.

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Istat, da bonus coesione meno tasse su lavoro donne, non giovani

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I bonus assunzioni previsti dal decreto coesione appena approvato dal Parlamento avranno effetti diversi sulle imprese, risultando più convenienti per donne e lavoratori del Sud (anche se in questo caso solo nelle piccole aziende), meno per i giovani. E’ quanto emerge dall’analisi Istat sugli effetti dei provvedimenti fiscali sulle imprese. “A partire da settembre 2024, dopo l’entrata in vigore della nuova politica di coesione, il carico fiscale totale che i datori di lavoro dovranno sostenere per l’assunzione di donne sarà inferiore rispetto al 2023. – si legge – Al contrario, il beneficio fiscale per l’assunzione di giovani sarà nel 2024 inferiore rispetto al 2023. Per l’assunzione di dipendenti nelle regioni del Mezzogiorno, la riduzione del carico fiscale complessivo per il datore di lavoro sarà maggiore rispetto al 2023, ma solo per le imprese fino a 10 dipendenti”.

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Nuovi vertici per Harmonic innovation group: Scaramuzzino presidente e Spampinato amministratore delegato

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Nuovi vertici per Harmonic innovation group Società benefit (Hig), impegnata a promuovere una via italiana all’innovazione, e il ruolo del Paese nei nuovi scenari geopolitici e nei modelli globali di innovazione. Con la nomina di Pasqualino Scaramuzzino nel ruolo di presidente, di Emanuele Spampinato nel ruolo di amministratore delegato e l’insediamento del nuovo Cda, sono stati completati tutti gli adempimenti a valle della recente delibera di integrazione con Eht Holding varata dall’Assemblea degli azionisti.

Una integrazione, è scritto in una nota, “da cui è nato uno dei più importanti player italiani per l’innovazione, sia in termini di leadership di pensiero che di numeri, con un fatturato proforma 2023 di circa 40 milioni di euro; un valore aggregato di produzione della rete consortile di circa 420 milioni; 60 milioni circa di capitali raccolti tra finanziamenti di importanti operatori, come Banca del Mezzogiorno di Gruppo Medio Credito Centrale, Intesa San Paolo e Azimut Libera Impresa Sgr, e investimenti di privati, imprese e istituzioni come Santo Versace, Luca Meldolesi, Gruppo Ferraro, Relatech, WebGenesys, EFM, Progetto CMR, Banca Etica e altri”. A Scaramuzzino e Spampinato, prosegue la nota, “il compito di guidare Hig nella nuova fase di sviluppo dando esecuzione all’importante piano industriale che sarà presentato entro fine anno.

Un piano che, con la sua caratterizzazione data dai principi dell’innovazione armonica, concepita dai fondatori del Gruppo come via per promuovere impatti economici, sociali e ambientali di lungo periodo in ottica mediterranea, sta registrando interesse da parte di importanti investitori internazionali. Tra i pilastri del progetto, una rete infrastrutturale diffusa di ‘luoghi del futuro’, in Italia e all’estero, il cui fulcro sarà rappresentato dall’Harmonic Innovation Hub Pitagora, a Tiriolo (Catanzaro) la cui apertura è prevista nel 2025, e l’Harmonic Innovation Hub Archimede, a Catania, la cui apertura è prevista nel 2026”.

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Autostrade per l’Italia firma il Manifesto “Imprese per le Persone e la Società” dell’UN Global Compact Network Italia

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Il Gruppo Autostrade per l’Italia ha recentemente annunciato la firma del Manifesto “Imprese per le Persone e la Società”, un documento rivolto alle aziende e redatto dall’UN Global Compact Network Italia, la rete locale del Global Compact delle Nazioni Unite. Questa iniziativa rappresenta la più grande piattaforma mondiale per la sostenibilità d’impresa.

Firmando il Manifesto, Autostrade per l’Italia si impegna a integrare la dimensione sociale nelle sue strategie aziendali. Questo impegno non solo mira a generare valore a lungo termine per l’azienda stessa, ma anche a migliorare la catena di fornitura e le comunità in cui opera.

“L’impegno delle aziende per la sostenibilità sociale è per il nostro Gruppo un presupposto irrinunciabile della strategia industriale”, ha dichiarato Roberto Tomasi (nella foto in evidenza), Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia. “L’impresa è, in primo luogo, persone: quelle che vi lavorano, quelle che usufruiscono dei suoi servizi o abitano i luoghi sui cui esercita, e quelle che interagiscono con l’organizzazione. La sostenibilità sociale per il gruppo significa sviluppo dei territori, inclusività, benessere e sicurezza dei lavoratori a tutti i livelli della filiera, attenzione e innovazione nell’esperienza di viaggio dei clienti”.

Il Global Compact delle Nazioni Unite è un’iniziativa speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite, progettata per guidare e sostenere la comunità imprenditoriale globale nella promozione degli obiettivi e dei valori delle Nazioni Unite attraverso pratiche aziendali responsabili. Con oltre 20.000 aziende e 3.500 firmatari non profit in 167 paesi e 62 reti locali, l’UN Global Compact rappresenta la più grande iniziativa di sostenibilità aziendale al mondo.

In Italia, l’UN Global Compact opera attraverso l’UN Global Compact Network Italia (UNGCN Italia). Costituitasi in Fondazione nel 2013, dopo dieci anni di attività come gruppo informale, il Network italiano promuove i Dieci Principi dell’UN Global Compact tramite dialogo istituzionale, produzione di conoscenza e diffusione di buone pratiche di sostenibilità. Inoltre, è impegnato nell’avanzamento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) fissati dalle Nazioni Unite per il 2030.

Oltre 600 imprese e organizzazioni non profit italiane partecipano all’UN Global Compact, dimostrando un forte impegno nazionale verso pratiche aziendali sostenibili e responsabili. La firma del Manifesto da parte di Autostrade per l’Italia rappresenta un ulteriore passo verso la promozione di una cultura d’impresa che pone al centro le persone e la società.

L’adesione di Autostrade per l’Italia al Manifesto “Imprese per le Persone e la Società” sottolinea l’importanza della sostenibilità sociale nelle strategie aziendali moderne. Questo impegno non solo rafforza la reputazione del Gruppo, ma contribuisce anche allo sviluppo di un futuro più sostenibile e inclusivo, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

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