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Mercato: Juve ha rebus Soulé, il Milan ‘punta’ Lukaku, Napoli alle prese con l’uscita difficile di Osimhen

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Ufficializzato l’arrivo di DOUGLAS LUIZ dall’Aston Villa, reso possibile anche dal trasferimento in senso inverso di BARRENECHEA e ILING JUNIOR, la Juventus riflette sul futuro di SOULE’, per il quale, dopo l’ottima stagione disputata nel Frosinone, ci sono le richieste di West Ham, Southampton e Bayer Leverkusen. La valutazione che la Juve dà al suo giocatore è alta, 35-40 milioni, ma c’è anche da dire che, su indicazione del tecnico Thiago Motta, alla fine l’argentino potrebbe rimanere, ma a quel punto diventerebbe molto difficile, per questioni di bilancio, l’arrivo in bianconero di KEHPHREN THURAM dal Nizza. Intanto in casa Milan è sempre attuale la questione del centravanti. La dirigenza sembra aver messo gli occhi su LUKAKU, che non può andare al Napoli se prima il club ex campione d’Italia non cede OSIMHEN.

Va anche definita la questione ORIGI, rientrato in rossonero dopo l’esperienza al Nottingham Forest quella degli inglesi. Per lui ci sono offerte dalla Turchia, e con la sua partenza il Milan risparmierebbe sull’ingaggio ( il giocatore ha ancora due anni di contratto a 4 milioni a stagione) e incasserebbe dalla vendita del cartellino. In tutto si arriverebbe a una decina di milioni di euro che verrebbero utilizzati per Lukaku. Scatenata la Lazio, che ha definito con il Verona l’acquisto di NOSLIN e con l’Hatayspor l’operazione per DELE-BASHIRU, 23enne trequartista nigeriano cresciuto nelle giovanili del Manchester City e poi ‘emigrato’ in Turchia. Arriverà in prestito con obbligo di riscatto per 6 milioni.

Già praticamente biancocelesti, a meno di ripensamenti dell’ultima ora da parte del presidente Lotito, anche CABAL e TCHAOUNA. Il Venezia insiste per avere CANCELLIERI. Al lavoro anche la Roma per prendere LE FEE dal Rennes. Per finanziare l’operazione potrebbero essere ceduti BOVE in Inghilterra e AOUAR in Arabia Saudita, destinazione che potrebbe essere anche quella di SMALLING. In tal caso il posto dell’inglese potrebbe essere preso da HUMMELS, che ha deciso di attendere novità da Trigoria ancora per qualche giorno. Giornata di commiati alla Fiorentina, che ha comunicato che non rinnoverà i contratti di BONAVENTURA, DUNCAN e CASTROVILLI. In entrata si pensa a COLPANI. CANDREVA lascia invece Salerno, e ora è nel mirino di Como (che tratta anche con l’x del Real VARANE, campione del mondo 2018) e Monza, club quest’ultimo anche al lavoro per far tornare Daniel MALDINI. Un altro giovane, l’ex interista CASADEI (miglior giocatore dell’ultimo Mondiale U.20) è nel mirino del Bologna, che lo sta trattando con il Chelsea. Capitolo tecnici: domani il Cagliari ufficializzerà l’ingaggio di NICOLA, mentre SOTTIL è sul punto di lasciare la Salernitana per via dell’incertezza sul futuro del club. PAULO SOUSA, invece, riparte dagli Emirati Arabi, dove allenerà l’Al-Ahli di Dubai.

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Euro 2024: Francia in semifinale, battuto Portogallo ai rigori

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La lotteria dei rigori arride alla Francia che prevale sul Portogallo al termine di una partita equilibrata, non risolta neppure dai supplementari. L’errore di un giocatore iberico consente stasera ai francesi di assicurarsi l’ingresso alla semifinale.

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Wimbledon: Sinner agli ottavi, Kecmanovic battuto in 3 set

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Jannik Sinner vola agli ottavi di finale di Wimbledon. L’azzurro numero 1 al mondo ha superato in 3 set (6-1, 6-4, 6-2) il serbo, numero 52 del ranking, Miomir Kecmanovic al termine di un match durato poco più di un’ora e mezza. Sinner nel prossimo turno giocherà contro uno tra Ben Shelton e Denis Shapovalov.

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Merino lancia la Spagna in semifinale, Germania ko

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La corazzata spagnola affonda anche la Germania e si proietta in semifinale con la quinta vittoria di fila e un finale thrilling che mette a dura prova le coronarie dei tifosi. I padroni di casa infatti pareggiano il gol iniziale di Dani Olmo con una prodezza di Wirtz all’ultimo respiro dei tempi regolamentari. Poi, quando aleggia lo spettro dei rigori, arriva il gol del ko, siglato da Merino su assist di Dani Olmo. E’ un epilogo feroce per i tedeschi (che non battono gli avversari in competizioni ufficiali da 36 anni) ma non scandaloso, in una gara equilibrata e ad alta tensione. Grandi proteste dei tedeschi con l’arbitro Taylor per un rigore non assegnato nei supplementari. Ad illuminare la sfida e’ da un lato Dani Olmo, decisivo con un gol e un assist, dall’altro il giovane Wirtz, chiamato forse in colpevole ritardo da Nagelsmann, che segna uno splendido gol.

La grande sfida di talenti tra Yamal e Musiala e’ in tono minore e la vince di un’incollatura lo spagnolo, che viene pero’ sostituito presto. Quella dei veterani e’ piu’ incerta: Rodri domina come di consueto la sua zona d’influenza con acume e continuita’. Kroos comincia con alcune falli, poi regala compattezza, creativita’ e resta in campo 120′ soffrendo e lottando. Il suo ritiro dall’attivita’ e’ una pessima notizia per tutti gli appassionati di calcio. Nella Germania Rudiger giganteggia reggendo la difesa nei momenti piu’ difficili anche per l’insufficiente apporto di Tah, ma e’ in ritardo nell’azione del gol di Merino. Gli da’ una robusta mano l’esperto Kimmich, che non perde un colpo e regala l’assist del pari. Nella Spagna, che deve rinunciare a Pedri dall’inizio, fa un figurone il suo sostituto Dani Olmo, autore del gol e migliore degli attaccanti.

Lascia a desiderare ancora una volta la direzione di Taylor. L’arbitro inglese disorienta i giocatori con una valutazione difforme degli interventi da giallo. Un mani che sembra netto di Cucurella nei supplementari su tiro di Musiala non viene sanzionato. Per come e’ andata poi a finire la partita resta una macchina non di poco conto. La grande bellezza della Spagna contro il mix di mestiere e talento della Germania. Il quarto che vale almeno una semifinale vive su grandi duelli e troppe aspettative. E’ la Spagna che parte col piede sull’acceleratore (tiro parato di Pedri dopo 54”) ma alle difficolta’ si oppone Toni Kroos, graziato del giallo dall’incerto arbitro Taylor per fallacci sui baby Pedri (che deve uscire subito) e Yamal in pochi minuti. Ma la Germania prende le misure con senso tattico e sacrificio: Gundogan pressa il suo ex compagno al City Rodri, Emre Can si appiccica a Fabian Ruiz, padrone del centrocampo per quattro gare. Ma anche Havertz arretra, a volta perfino Sane’ (preferito a Wirtz) e Musiala raddoppiano sugli spauracchi Nico Willams e Yamal. Il pressing e’ feroce per cui Unai Simon deve sempre rilanciare lontano. Poche le occasioni: Havertz conclude male due volte, Dani Olmo conclude forte da lontano. Nella ripresa la gara decolla al 7′: Yamal lavora bene un pallone a destra, non controllato dal modesto Raum, e centra rasoterra per Dani Olmo, che anticipa il nuovo entrato Endrich trovando l’angolino e ammutolisce lo stadio di Stoccarda.

La Spagna prende fiducia, la Germania prova le carte Wirtz e Fullkrug e la gara si infiamma con un assedio a testa bassa che produce belle azioni ma non troppe conclusioni grazie all’eccellente lavoro di Carbajal, Laporte e l’ineusaribile Rodri. Le occasioni arrivano lo stesso: al 31′ Wirtz apre per Fullkrug che pur cadendo a terra prende il palo, poi al 38′ errore grossolano di Unai Simon fuori dalla porta che regala palla a Havertz, ma il pallonetto e’ calibrato male. Ma il pareggio e’ solo rimandato: al 44′ ammucchiata selvaggia in area spagnolo: testa di Kimmich per Wirtz che al volo trova l’angolino opposto rimettendo in corsa la Germania. La Spagna affronta i supplementari senza il trio d’attacco di partenza, Nagelsmann sfrutta l’esperienza di Thomas Mueller. Lo sforzo sostenuto ha un prezzo perche’ la Spagna sembra meno stanca.

Al 13′ del pts Oyarzabal manda di poco fuori, come al 15′ Wirtz. Al 1′ sts Cucurella respinge col braccio largo su conclusione in area di Musiala, ma il Var non corregge Taylor. All’11’ spunto acrobatico di Fullkrug, che di testa manda di poco fuori, poi l’epilogo al 14′: Dani Olmo crossa per Merino che di testa manda in estasi i tifosi spagnoli. Nel recupero Carbajal viene espulso, poi ci prova ancora Fullkrug a riequilibrarla. Ma e’ troppo tardi: Germania fuori e Spagna in semifinale contro la vincente di Francia-Portogallo.

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