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Cori razzisti e insulti antisemiti, dimissioni tra giovani di FdI: via Segnini Bocchia di San Lorenzo e Pace

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Cadono le prime teste, tra i giovani di Fratelli d’Italia. La seconda puntata dell’inchiesta di Fanpage travolge i militanti di Gioventù nazionale, la ‘squadra primavera’ del partito di Giorgia Meloni, protagonisti – in filmati girati a loro insaputa – di insulti antisemiti, razzisti e frasi in cui esaltano il nazismo. Fino alle risate contro la senatrice ebrea e meloniana Ester Mieli, prima accolta da quei ragazzi in un circolo e poi denigrata. Troppo, insomma, per lasciar correre. Così a parte la solidarietà corale alla senatrice, a meno di 24 ore dalla proiezione al Monk di Roma dell’inchiesta e in linea con il pugno duro anticipato da FdI, si dimettono le militanti Flaminia Pace ed Elisa Segnini Bocchia di San Lorenzo.

Misure invocate da tutte le opposizioni che però condannano il “silenzio colpevole” della premier e leader di FdI. Fino a chiedere lo stop di Gioventù nazionale: “E’ un’organizzazione neofascista e va sciolta”, rimarca al Senato Peppe De Cristofaro, di Avs. Nel mirino finisce dunque Flaminia Pace, segretaria di un circolo romano di Gioventù nazionale e foto su Facebook con Meloni. Il 21 giugno lascia l’incarico che aveva da un anno nel Consiglio nazionale dei giovani, organo indipendente e consultivo della presidenza del Consiglio. Sue le risate su Mieli: “La cosa più bella è stata ieri a prendersi per il c… per le svastiche e poi io che avevo fatto il comunicato stampa di solidarietà a Ester Mieli…”, dice riferendosi alle polemiche nate ad aprile dopo che un giornalista aveva chiesto a Mieli se fosse ebrea. Elisa Segnini era a capo della segreteria di Ylenja Lucaselli, capogruppo di FdI nella commissione Bilancio della Camera e, riferisce Fanpage, ex candidata al consiglio comunale di Bergamo con FdI.

Nel video si definisce “razzista e fascista” e attacca l’eurodeputata Ilaria Salis (“Vado a Budapest e dico a Orban che Ilaria Salis deve marcire in galera con i topi e i ratti che le mangiano i piedi”). Nell’imbarazzo e gelo che avvolge i meloniani in Parlamento, consapevoli che è ora di fare i conti con quella realtà, arriva la reprimenda del partito. Attraverso Ignazio La Russa che, da presidente del Senato e colonnello di FdI, solidarizza con Mieli “vittima di frasi inaccettabili da parte di alcuni militanti di Gioventù nazionale”, tracciando un solco netto rispetto ai valori del partito.

E poi il presidente dei deputati Tommaso Foti che scandisce ai cronisti: “In FdI chi sbaglia paga, state tranquilli”. In realtà, al momento, è su Segnini che è calata direttamente la scure, visto che lascia un ruolo politico. Per Pace, non c’è traccia di addio o espulsione da Gioventù nazionale e da FdI, di cui – si deduce dalle opposizioni -abbia entrambe le tessere.

Le sue dimissioni sono da un organo pubblico istituito per legge e in cui è stata eletta come componente dei giovani di FdI. In più, come ha precisato il Consiglio, sono stati loro a chiederle un passo indietro con una delibera del 17 giugno, dopo la prima puntata dell’inchiesta di Fanpage in cui si vedeva Pace e “ritenendo ciò gravissimo e in palese violazione di tutti i nostri valori e principi”, sottolineano.

Quattro giorni dopo, Pace manda la lettera di dimissioni. Anche il fondatore e ministro Guido Crosetto si smarca da insulti e offese: “In FdI non può esserci spazio per persone, parole e pensieri come quelli che ho ascoltato. Vanno presi provvedimenti immediati”. E il più diretto a chiederli è un altro ‘patriota’ storico come Fabio Rampelli mettendo per iscritto che “è il partito che deve ‘dimetterli”. “Profondamente delusa” è la deputata Chiara Colosimo, perché “quello che abbiamo visto – spiega – non ci rappresenta”. Condanne pure dal Pd per insulti che sarebbero stati rivolti anche alla segretaria Elly Schlein dopo che – scrive poi Fanpage sul giornale on line – Pace avrebbe condiviso l’auspicio di una militante di “vederla impalata”.

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Diminuisce gap Sud-Nord, Bolzano perde primato del ‘BenVivere’

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Il Sud riduce il gap con Nord e Centro, mentre Bolzano perde il consolidato primato nella classifica a favore di Pordenone: è quanto emerge dalla sesta edizione del Rapporto sul BenVivere e la Generatività delle province italiane 2024. E’ il tema del numero speciale di ‘L’economia civile’, inserto di Avvenire, in uscita oggi e distribuito in occasione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, a Firenze fino a domani.

Guardando alla classifica, dunque, Bolzano (nella foto in evidenza) perde per la prima volta in sei anni la prima posizione sul podio scendendo fino al decimo posto, a causa di una flessione nelle dimensioni della legalità e sicurezza, della demografia e famiglia, dell’ambiente cultura e turismo e dell’economia e inclusione. A scendere dal podio è anche Prato, che cala di 8 posizioni. Il primato dunque passa a Pordenone (+1 posizione rispetto al 2023), al secondo posto Siena (+4), terza Milano (+1). Nella top 10 ci sono quattro nuovi ingressi: Trieste, quarta (+19); Rimini, settima (+23); Udine, ottava (+11); Parma, nona (+2). Ad uscirne, invece, sono le province di Bologna (-3), Prato (-8), Gorizia (-3) e Ancona (-11).

A completare la top 10 Firenze (stabile al quinto posto) e Trento in sesta posizione (+1). Tra le province che nel 2024 hanno registrato un netto incremento rispetto allo scorso anno, guadagnando più di 15 posizioni, rientrano Isernia (+37, in 39esima posizione), Novara (+28, in 21esima), Venezia (+26, in 17esima), Benevento (+24, in 77esima), Ferrara (+24, in 30esima), Rimini (+23, in settima), Belluno (+22, in 22esima), Trieste (+19, in quarta), Vercelli (+18, in 47esima) e Teramo (+15, in 35esima). Ai piedi della classifica si collocano alcune delle province del Sud: Crotone e Reggio Calabria occupano rispettivamente l’ultimo e il penultimo posto. Taranto perde due posizioni rispetto al 2023 e scende al terzultimo gradino. Nella Flop 10 anche Caltanissetta (+1), Foggia (+3), Catania (-3) e Napoli (+3). Nonostante questa evidenza, il Sud registra parallelamente l’aumento più rilevante del livello di BenVivere con Isernia +4,28 e Benevento +2,84, ottenendo un punteggio complessivo di +0,43 e riducendo quindi il gap con il Nord di 0,36 punti e con il Centro di 0,54 punti (il Nord registra risultati positivi pari a +0,07, mentre il Centro riporta una lieve flessione di -0,11).

Dal Rapporto in sintesi emerge che “a differenza dello scorso anno, il livello dei punteggi sia migliorato a livello di media totale fra le 107 province (+0,17%), così come fra le peggiori dieci (+0,23%), ma abbia subito una flessione, al contrario, fra le migliori dieci (-0,33%). In altri termini, c’è una situazione complessiva di maggiore ben-vivere, la seconda metà della classifica è più vicina alla prima, i secondi sono più vicini ai primi e gli ultimi ai penultimi”. Le dimensioni di BenVivere nelle quali si registrano, in media, i livelli più elevati sono Legalità e Sicurezza, Salute e Lavoro.

Le dimensioni che, al contrario, hanno in media i livelli più bassi sono Impegno Civile, Ambiente Cultura e Turismo, Accoglienza. Passando invece alla classifica 2024 della Generatività il podio, rispetto all’annualità passata, non varia: Bolzano, prima e stabile; Milano, seconda (+1); Trento, terza (-1). Tuttavia, tutte e tre le prime posizioni registrano una contrazione del livello di generatività. Nella top 10 ci sono quattro nuovi ingressi: Gorizia, quarta (+33), Verona, settima (+8), Mantova, ottava (+6), Rimini, nona (+17). Ad uscirne, invece, sono Bologna (-18), Reggio Emilia (-25), Piacenza (-5) e Ragusa (-6). A completare la top 10 Pordenone (quinta, -1), Treviso (sesta, +2) e Cuneo (decima, -3). A contrario del BenVivere, per quanto riguarda la Generatività, si legge nel report, “complessivamente assistiamo a un peggioramento sia in termini di livello che di aumento delle diseguaglianze, tra i primi, tra gli ultimi e tra i primi e gli ultimi”.

A ogni modo, “la maggior parte delle province che registrano un miglioramento presentano una tendenza positiva (aumento) nel tasso di iscrizione netto nel registro delle imprese (quasi il 70% delle province), nella riduzione dei Neet (in quasi l’88%), nella percentuale di imprese straniere (in aumento in oltre l’80%), nel tasso di nuzialità”. Le classifiche sono state redatte analizzando una serie di indicatori relativi a dimensioni quali accoglienza, ambiente turismo e cultura, capitale umano, demografia e famiglia, economia e inclusione, impegno civile, lavoro, legalità e sicurezza, salute, servizi alla persona. Nello specifico invece, gli indicatori che definiscono il punteggio della Generatività sono tredici, tra cui rientrano la raccolta differenziata, il numero di startup innovative, il tasso di nuzialità e natalità, l’età media delle madri al parto, il numero medio di figli, i Neet, le imprese di stranieri, il ‘voto col portafoglio’.

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Campi Flegrei, ennesima scossa di terremoto: magnitudo 2,4 con epicentro a Pisciarelli

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Un’altra scossa di terremoto ha colpito i Campi Flegrei questa mattina, precisamente alle ore 6:01. Il sisma, di magnitudo 2,4 della scala Richter, ha avuto come epicentro la località di Pisciarelli, situata tra Pozzuoli e le zone di Agnano, Pianura e Vomero di Napoli. Il terremoto si è verificato a una profondità di 2,6 km, in una delle aree più densamente urbanizzate della regione.

Fenomeno bradisismico e intensa attività sismica

La zona dei Campi Flegrei è nota per il fenomeno del bradisismo, un movimento del suolo caratterizzato da un sollevamento o abbassamento lento e costante. Negli ultimi mesi, l’attività tellurica è stata particolarmente intensa, con frequenti scosse e un progressivo sollevamento del suolo, che ha preoccupato i residenti e le autorità locali.

Il sisma di questa mattina è solo l’ultimo di una serie di scosse che continuano a manifestarsi nella zona flegrea, segnalando un’attività geologica in continuo movimento. Nonostante la magnitudo relativamente moderata, la scossa è stata avvertita distintamente in un’area molto urbanizzata, con numerose segnalazioni provenienti da Pozzuoli, Agnano, Pianura e dal quartiere Vomero di Napoli.

Un territorio sotto costante monitoraggio

L’Osservatorio Vesuviano, responsabile del monitoraggio dell’attività sismica nell’area, continua a tenere sotto stretta osservazione i movimenti del suolo e l’attività vulcanica dei Campi Flegrei. Gli esperti sottolineano che l’intensificazione dei fenomeni sismici e del sollevamento del suolo rientra nella dinamica naturale del bradisismo, anche se la situazione rimane sotto costante attenzione.

La scossa di oggi, benché non abbia provocato danni significativi, si aggiunge a un quadro complesso e delicato, dove l’aumento dell’attività sismica solleva interrogativi sul futuro di quest’area vulcanica.

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Omicidio Thomas: in un video nonni imputato ‘creano alibi’

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Marito e moglie si mettevano d’accordo sulle cose da dire ai carabinieri se gli avessero domandato come era vestito il nipote nel giorno del delitto: non sapevano che una telecamera li registrava. Quel video realizzato nella caserma dei carabinieri di Frosinone – hanno deciso oggi i giudici della Corte d’Assise del capoluogo – entrerà nel processo per la morte di Thomas Bricca, il 19enne di Alatri ucciso da un colpo di pistola alla testa esploso la sera del 30 gennaio 2023 da due persone arrivate in sella ad uno scooter nel centro storico di Alatri.

Per quel delitto sono sotto processo Roberto e Mattia Toson, padre e figlio, accusati di avere sparato sul gruppo di amici tra i quali era Thomas: intendevano vendicare le scazzottate avvenute nei giorni precedenti. Il video ammesso oggi al processo riprende la nonna di Mattia mentre attende di essere interrogata dai Carabinieri nei giorni successivi all’omicidio: per l’accusa hanno provato a creare un alibi al nipote.

La nonna paterna di Mattia, un’ex Cancelleria del Tribunale di Frosinone, suggeriva al marito di descrivere un abbigliamento diverso da quello che il nipote indossava la sera dell’omicidio. E poi – secondo i Carabinieri – la donna nel rispondere ad una domanda del marito ha mimato una pistola. La decisione è arrivata al termine dell’udienza di oggi, la settima, caratterizzata dalla deposizione del luogotenente Strusciuolo che ha riferito le varie fasi delle indagini ed i test condotti. Si torna in aula il prossimo 28 ottobre e la Corte, calendarizzato altre udienze, ha annunciato che la sentenza non arriverà prima di gennaio 2025.

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