Collegati con noi

Economia

Stellantis Italia risponde alle accuse sugli aiuti di Stato: nostro contributo essenziale al sistema paese”

Pubblicato

del

In una lettera indirizzata al direttore del Corriere della Sera, Daniela Poggio, vicepresidente Comunicazione e Relazioni Istituzionali di Stellantis Italia, ha contestato l’articolo “Da Fiat a Stellantis: gli aiuti di Stato ricevuti” a firma di Milena Gabanelli e Rita Querzè, pubblicato lunedì. Secondo Poggio, l’articolo offre una visione parziale che non riflette il vero ruolo e contributo di Stellantis al sistema economico italiano.

Poggio sottolinea che Fiat/Stellantis ha storicamente contribuito al sistema Paese con stipendi, tasse, indotto, innovazione industriale e investimenti, ammontanti a due miliardi di euro all’anno. L’Italia è l’unico Paese del Gruppo Stellantis a ospitare due piattaforme per la produzione di modelli innovativi, con una produzione destinata per il 63% all’export, beneficiando così la bilancia commerciale italiana.

Con oltre 40.000 dipendenti in Italia, che rappresentano il 17% della forza lavoro globale del gruppo, Stellantis ha distribuito un premio annuale medio in costante crescita negli ultimi tre anni, raggiungendo oltre 2.100 euro nel 2024. Poggio evidenzia che i dividendi agli azionisti sono stati subordinati alle performance aziendali e sospesi durante i periodi di crisi.

Poggio riconosce le difficoltà del mercato automobilistico globale e le ricadute occupazionali, sottolineando che anche altri Paesi, non solo europei, offrono aiuti diretti e indiretti più ingenti rispetto a quelli riservati dall’Italia a Stellantis. In un contesto di competizione internazionale, è essenziale guardare al futuro con unità di intenti e visione.

Stellantis è impegnata in un progetto di lungo periodo per ridisegnare la mobilità, contribuendo alla salvaguardia della salute ambientale e sociale del pianeta. Poggio afferma che questo impegno mira a mantenere la competitività dell’industria automobilistica nazionale, concentrandosi su territori e persone.

La lettera sottolinea l’importanza di fare sistema, come dimostrato dalla collaborazione con il Governo attraverso il Mimit, dove Stellantis sta condividendo il proprio progetto industriale. Poggio insiste sul fatto che aiutare l’industria automobilistica nazionale a uscire vincente richiede impegni vincolanti, dato gli ingenti aiuti ricevuti nel tempo.

Poggio conclude riconoscendo le sfide attuali, come la riconversione di Termoli e la produzione della Panda elettrica in Serbia, ma ribadisce l’impegno di Stellantis nel sostenere l’industria italiana. Nonostante l’emorragia dagli stabilimenti italiani, Stellantis intende continuare a contribuire positivamente al sistema Paese.

La risposta di Stellantis Italia rappresenta una difesa robusta del contributo del gruppo all’economia italiana, mettendo in luce gli sforzi continui per mantenere la competitività e promuovere la sostenibilità. Poggio invita a considerare una visione più completa e integrata del ruolo di Stellantis, auspicando una cooperazione continua con le istituzioni per affrontare le sfide future.

Questa la risposta di Gabbanelli alla lettera

Aiutare l’industria automobilistica nazionale a uscire vincente vuol dire — considerati gli ingenti aiuti elargiti nel tempo — vincolarsi a impegni. Al momento non c’è nulla di chiaro sulla riconversione di Termoli e la Panda elettrica Stellantis la costruirà in Serbia. Mentre l’emorragia dagli stabilimenti italiani continua.

Advertisement

Economia

Istat, da bonus coesione meno tasse su lavoro donne, non giovani

Pubblicato

del

I bonus assunzioni previsti dal decreto coesione appena approvato dal Parlamento avranno effetti diversi sulle imprese, risultando più convenienti per donne e lavoratori del Sud (anche se in questo caso solo nelle piccole aziende), meno per i giovani. E’ quanto emerge dall’analisi Istat sugli effetti dei provvedimenti fiscali sulle imprese. “A partire da settembre 2024, dopo l’entrata in vigore della nuova politica di coesione, il carico fiscale totale che i datori di lavoro dovranno sostenere per l’assunzione di donne sarà inferiore rispetto al 2023. – si legge – Al contrario, il beneficio fiscale per l’assunzione di giovani sarà nel 2024 inferiore rispetto al 2023. Per l’assunzione di dipendenti nelle regioni del Mezzogiorno, la riduzione del carico fiscale complessivo per il datore di lavoro sarà maggiore rispetto al 2023, ma solo per le imprese fino a 10 dipendenti”.

Continua a leggere

Economia

Nuovi vertici per Harmonic innovation group: Scaramuzzino presidente e Spampinato amministratore delegato

Pubblicato

del

Nuovi vertici per Harmonic innovation group Società benefit (Hig), impegnata a promuovere una via italiana all’innovazione, e il ruolo del Paese nei nuovi scenari geopolitici e nei modelli globali di innovazione. Con la nomina di Pasqualino Scaramuzzino nel ruolo di presidente, di Emanuele Spampinato nel ruolo di amministratore delegato e l’insediamento del nuovo Cda, sono stati completati tutti gli adempimenti a valle della recente delibera di integrazione con Eht Holding varata dall’Assemblea degli azionisti.

Una integrazione, è scritto in una nota, “da cui è nato uno dei più importanti player italiani per l’innovazione, sia in termini di leadership di pensiero che di numeri, con un fatturato proforma 2023 di circa 40 milioni di euro; un valore aggregato di produzione della rete consortile di circa 420 milioni; 60 milioni circa di capitali raccolti tra finanziamenti di importanti operatori, come Banca del Mezzogiorno di Gruppo Medio Credito Centrale, Intesa San Paolo e Azimut Libera Impresa Sgr, e investimenti di privati, imprese e istituzioni come Santo Versace, Luca Meldolesi, Gruppo Ferraro, Relatech, WebGenesys, EFM, Progetto CMR, Banca Etica e altri”. A Scaramuzzino e Spampinato, prosegue la nota, “il compito di guidare Hig nella nuova fase di sviluppo dando esecuzione all’importante piano industriale che sarà presentato entro fine anno.

Un piano che, con la sua caratterizzazione data dai principi dell’innovazione armonica, concepita dai fondatori del Gruppo come via per promuovere impatti economici, sociali e ambientali di lungo periodo in ottica mediterranea, sta registrando interesse da parte di importanti investitori internazionali. Tra i pilastri del progetto, una rete infrastrutturale diffusa di ‘luoghi del futuro’, in Italia e all’estero, il cui fulcro sarà rappresentato dall’Harmonic Innovation Hub Pitagora, a Tiriolo (Catanzaro) la cui apertura è prevista nel 2025, e l’Harmonic Innovation Hub Archimede, a Catania, la cui apertura è prevista nel 2026”.

Continua a leggere

Economia

Autostrade per l’Italia firma il Manifesto “Imprese per le Persone e la Società” dell’UN Global Compact Network Italia

Pubblicato

del

Il Gruppo Autostrade per l’Italia ha recentemente annunciato la firma del Manifesto “Imprese per le Persone e la Società”, un documento rivolto alle aziende e redatto dall’UN Global Compact Network Italia, la rete locale del Global Compact delle Nazioni Unite. Questa iniziativa rappresenta la più grande piattaforma mondiale per la sostenibilità d’impresa.

Firmando il Manifesto, Autostrade per l’Italia si impegna a integrare la dimensione sociale nelle sue strategie aziendali. Questo impegno non solo mira a generare valore a lungo termine per l’azienda stessa, ma anche a migliorare la catena di fornitura e le comunità in cui opera.

“L’impegno delle aziende per la sostenibilità sociale è per il nostro Gruppo un presupposto irrinunciabile della strategia industriale”, ha dichiarato Roberto Tomasi (nella foto in evidenza), Amministratore delegato di Autostrade per l’Italia. “L’impresa è, in primo luogo, persone: quelle che vi lavorano, quelle che usufruiscono dei suoi servizi o abitano i luoghi sui cui esercita, e quelle che interagiscono con l’organizzazione. La sostenibilità sociale per il gruppo significa sviluppo dei territori, inclusività, benessere e sicurezza dei lavoratori a tutti i livelli della filiera, attenzione e innovazione nell’esperienza di viaggio dei clienti”.

Il Global Compact delle Nazioni Unite è un’iniziativa speciale del Segretario generale delle Nazioni Unite, progettata per guidare e sostenere la comunità imprenditoriale globale nella promozione degli obiettivi e dei valori delle Nazioni Unite attraverso pratiche aziendali responsabili. Con oltre 20.000 aziende e 3.500 firmatari non profit in 167 paesi e 62 reti locali, l’UN Global Compact rappresenta la più grande iniziativa di sostenibilità aziendale al mondo.

In Italia, l’UN Global Compact opera attraverso l’UN Global Compact Network Italia (UNGCN Italia). Costituitasi in Fondazione nel 2013, dopo dieci anni di attività come gruppo informale, il Network italiano promuove i Dieci Principi dell’UN Global Compact tramite dialogo istituzionale, produzione di conoscenza e diffusione di buone pratiche di sostenibilità. Inoltre, è impegnato nell’avanzamento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) fissati dalle Nazioni Unite per il 2030.

Oltre 600 imprese e organizzazioni non profit italiane partecipano all’UN Global Compact, dimostrando un forte impegno nazionale verso pratiche aziendali sostenibili e responsabili. La firma del Manifesto da parte di Autostrade per l’Italia rappresenta un ulteriore passo verso la promozione di una cultura d’impresa che pone al centro le persone e la società.

L’adesione di Autostrade per l’Italia al Manifesto “Imprese per le Persone e la Società” sottolinea l’importanza della sostenibilità sociale nelle strategie aziendali moderne. Questo impegno non solo rafforza la reputazione del Gruppo, ma contribuisce anche allo sviluppo di un futuro più sostenibile e inclusivo, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto