Le morti per il caldo sono in costante aumento in Europa a partire dal 2013: lo indicano i dati pubblicati sulla rivista The Lancet Public Health, mentre l’estate 2024 si annuncia con l’arrivo dei primi bollini rossi segnalati dal ministero della Salute. La ricerca sulle morti per il caldo in Europa si basa sulla revisione di centinaia di studi e indica che fra il 2013 e il 2022 i decessi legati al caldo sono stati ogni anno circa 17 in più ogni 100.000 persone rispetto ai nove anni precedenti (2003-2012). Coordinata da Rachel Lowe, del Supercomputing Center di Barcellona, l’indagine si basa sui dati su mortalità e temperatura e indica che l’aumento della mortalità legata al caldo è stato più elevato nelle donne rispetto agli uomini. Intanto, con l’imminente arrivo dell’estate, il ministero della Salute prevede per il 20 giugno un solo bollino rosso per la città di Perugia e per venedì 21 il numero dei bollini rossi salirà a otto.
Di queste città quattro si trovano nel Lazio (Frosinone, Latina, Rieti, Roma) e le altre sono Ancona, Campobasso, Palermo, e Perugia. Il bollino rosso, si legge sul sito del ministero, si riferisce al massimo livello di rischio per tutta la popolazione e all’arrivo di ondate di calore “con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive, non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche”. Le previsione meteorologiche indicano un aumento delle temperature di 5 -6 gradi nelle prossime 36 ore, con l’arrivo dell’anticiclone africano che porta anche sabbia del deserto, temperature fino a 40 gradi al Centro-Sud e afa al Nord.
Secondo il meteorologo Lorenzo Tedici, del sito www.iLMeteo.it, nelle prossime ore sono previsti 40 gradi a Foggia, 39 a Carbonia e 38 a Caltanissetta, Matera, Nuoro, Siracusa e Taranto. Il giorno del solstizio d’estate, giovedì 20 giugno, le temperature più alte sono previste a Taranto (41 gradi), Benevento, Caserta e Terni (40). Sarà comunque una breve parentesi, interrotta dal ritorno di piogge al Nord-Ovest. Il caldo non è l’unica insidia per la salute: la ricerca pubblicata su The Lancet Public Health indica che le temperature in aumento favoriscono la diffusione in Europa di parassiti e insetti vettori di virus e altri patogeni che in passato erano presenti solo a latitudini inferiori.
Lo studia individua inoltre 42 indicatori dell’impatto del cambiamento climatico sulla salute umana e mostra che, a causa delle temperature più alte, anno dopo anno il numero di ore diurne per l’attività fisica a rischio di stress da calore si è esteso oltre quelle più calde della giornata rispetto al periodo 1990-2022 sia per le attività di intensità media, come ciclismo o calcio, sia per quelle di intensità elevata, come rugby o mountain bike. “Abbiamo davvero bisogno di azioni drastiche da parte dei Paesi europei – rileva Lowe – per aiutare a mantenere la popolazione europea, e anche le popolazioni di tutto il mondo, al sicuro dagli impatti sulla salute del cambiamento climatico”.