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Da Vannacci allo youtuber, i volti nuovi al Pe

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Doveva lanciarsi col paracadute su Bruxelles, ma in realtà Roberto Vannacci è arrivato in aereo nella capitale belga e si è stabilito a pochi passi dal Parlamento europeo. Il generale prepara ora i piani di sbarco all’Eurocamera, dove deve selezionare il nuovo staff e dove presto prenderà possesso del suo ufficio. Non è a Bruxelles invece Ilaria Salis, la neoeletta eurodeputata di Avs, che si trova ancora a Budapest agli arresti domiciliari.

I due eurodeputati italiani sono stati inseriti nella lista dei nuovi eurodeputati più “eccentrici” da Politico, la testata simbolo della bolla brussellese. Sono parte di una folta pattuglia, che comprende youtuber, piloti accusati di filo-nazismo, e perfino una 76enne, allevatrice, che non ha mai aperto un account sui social.

La situazione di Ilaria Salis, in realtà, è ben più seria, con il nodo dell’ immunità parlamentare che rischia di complicarsi ulteriormente. Il capo di gabinetto del Governo ungherese, Gergely Gulyás, ha annunciato che “le autorità ungheresi competenti dovrebbero chiedere al Parlamento europeo la revoca dell’immunità” e che, se la maggioranza del Parlamento europeo voterà per la revoca, “il procedimento penale potrà continuare durante il mandato dell’eurodeputata”.

Chi certamente metterà piede nei prossimi giorni a Bruxelles è invece lo youtuber cipriota Fidias Panayiotou, che si è autodefinito un “creatore di equivoci professionale”. Così celebre in patria da essersi piazzato terzo tra i partiti più votati, nonostante nella sua lista ci fosse solo lui. Poco più a nord l’allevatrice greca Galato Alexandraki ha una storia agli antipodi: lei, sulla rete, neppure esiste. Settantasei anni, vive a Evros, al confine con la Turchia e si è candidata con i nazionalisti di ‘Soluzione greca’. Ha preso oltre 51mila voti.

“Non so come sia potuto succedere”, ha ammesso ai media locali poco dopo aver saputo di essere entrata al Pe. A Strasburgo arriverà anche l’antisemita polacco Grzegorz Braun, divenuto celebre grazie a video in cui spegne la menorah esposta dal Parlamento di Varsavia. Tra gli eccentrici figurano anche Sarah Knafo, la compagna trentunenne del leader di Reconquête, Éric Zemmour.

In Repubblica Ceca la sorpresa è stato il partito ‘Promesse e automobilsti’, guidato da Filip Turek, ex pilota da corsa finito sotto processo dopo essere stato fermato mentre guidava con la mano destra fuori dal finestrino, facendo il saluto nazista. Occhi puntati infine sull’ultranazionalista e antiabortista spagnolo Alvise Pérez, leader del nuovo partito “Se acabò la fiesta” (La festa è finita). Youtuber, astro nascente dell’ultradestra iberica, Perez ha tra i suoi obiettivi elettorali la costruzione della prigione più grande d’Europa e “l’esplosione del sistema”. Al Pe ha incassato tre seggi.

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Esteri

Biden liquida i timori, ‘sono il più qualificato’

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“Nessuno è più qualificato di me per la presidenza e per vincere la corsa” alla Casa Bianca: “sono il più qualificato”. Incurante dei timori del partito e degli elettori, Joe Biden ribadisce che non intende lasciare e si dice sicuro di poter vincere le elezioni e restare in carica altri quattro anni. Nei 22 minuti di intervista a Abc, il presidente Usa appare più sicuro e incisivo rispetto alla disastrosa performance al dibattito contro Donald Trump, ma le sue parole non sembrano in grado di rassicurare e spazzare via i dubbi. Incalzato da George Stephanopoulos sui timori relativi alla sua età e al suo stato di salute, Biden cerca di smarcarsi alle domande. “Sono in buona forma.

Non correrei se non credessi di poterlo fare”, ha detto spiegando di sottoporsi a controlli medici di routine. “Non esiterebbero a dirmi che c’è qualcosa che non va”, ha quindi aggiunto. Il presidente però non si è impegnato a sottoporsi a una valutazione medica indipendente. “Con la presidenza faccio un test neurologico completo ogni giorno”, si è limitato a dire ribadendo che il dibattito tv è stato un “brutto episodio” e “non un segnale di un problema più serio”. Biden ammette di essere arrivato al confronto esausto e di non essere riuscito a recuperare a causa di un brutto raffreddore.

“La responsabilità di come è andato il dibattitto è solo mia”, ha aggiunto puntando comunque il dito contro il “bugiardo patologico” di Trump che ha mentito ripetutamente. Biden non solo si è mostrato sprezzante sui dubbi sulla sua salute, ma ha messo in dubbio anche i sondaggi che lo danno in svantaggio rispetto a Trump. A Stephanopoulos che gli indica di non aver mai visto vincere un presidente con il 36% dei gradimenti, Biden ha risposto secco: “Non credo a questo numero. Le nostre rilevazioni indicano altro. Ricordo che nel 2020 dicevano che non potevo vincere”. E quando il giornalista lo incalza facendogli notare che nel 2024 è molto più difficile, il presidente risponde: “Non quando si corre contro un bugiardo patologico.

Tutte le rilevazioni indicano che è un testa a testa. Non penso che ci sia nessuno più qualificato di me per essere presidente e vincere la corsa. Sono il più qualificato”. La performance del presidente comunque non convince. Molti democratici – riportano i media americani – non la ritengono rassicurante. “Non ritengo che spazzerà via le preoccupazioni”, ha osservato David Axelrod, l’ex consigliere di Barack Obama. A colpire è stata la decisione con cui Biden ha escluso del tutto una sua uscita dalla corsa: lo farei – ha detto – solo su intervento divino, “se me lo dicesse Lord Almighty”.

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Esteri

Pezeshkian sarà il nuovo presidente dell’Iran

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Il deputato riformista ed ex ministro della Sanità iraniano Massoud Pezeshkian ha vinto il ballottaggio delle 14me elezioni presidenziali e diventerà il nono leader della Repubblica islamica, hanno riferito oggi i media statali locali.

Il quartier generale delle elezioni statali iraniane rende noto che Pezeshkian ha ottenuto 16.384.403 voti contro i 13.538.179 del suo rivale ultraconservatore Saeed Jalili, espressi in un totale di circa 58.000 seggi in Iran e 314 seggi in oltre 100 paesi stranieri. Al ballottaggio presidenziale hanno partecipato circa 30.530.157 (49,8%) dei 61.452.321 elettori aventi diritto, aggiungo le autorità iraniane.

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Euro 2024: Francia in semifinale, battuto Portogallo ai rigori

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La lotteria dei rigori arride alla Francia che prevale sul Portogallo al termine di una partita equilibrata, non risolta neppure dai supplementari. L’errore di un giocatore iberico consente stasera ai francesi di assicurarsi l’ingresso alla semifinale.

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